Come si descrive l’architettura senza attraversarla, solo vedendola? Quanto può essere fedele alla reale consistenza di una struttura, la sua fotografia? Cosa si perde e cosa si ottiene, dalla riproduzione di un edificio attraverso l’immagine? A queste domande proverà a rispondere Obiettivo Architettura che, in cinque incontri, dal 6 ottobre al 12 dicembre, al MAXXI, metterà in dialogo alcuni tra i più interessanti architetti e fotografi italiani, capaci di creare edifici significativi e interpretazioni fotografiche altrettanto espressive. Se l’interpretazione dello spazio passa dalla sua contemplazione più che dall’esperienza, allora la conoscenza e la comprensione dell’architettura sono condizionate dal proprio ritratto fotografico, che diviene esso stesso essenza dell’oggetto che descrive, strumento sostanziale per accedervi.
Per il progetto, realizzato in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, sono stati invitati i progettisti di MoDusArchitects, PARK ASSOCIATI, Gianluca Peluffo, Werner Tschool, Labics e i fotografi Marco Pietracupa, Andrea Martiradonna, Ernesta Caviola, Marco Cappelletti. La rassegna, nata da un’idea di Lucia Bosso / BasedArchitecture, si aprirà venerdì, 6 ottobre, con la conversazione tra Sandy Attia e Matteo Scagnol, dello studio MoDusArchitects, e il fotografo Marco Pietracupa, moderati da Anna Iuzzolini, photoeditor di Pagina99. All’incontro, introdotto da Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura, interverrà anche Alessandra Ferrari, del Dipartimento Cultura del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Qui il calendario con gli altri incontri.