17 maggio 2008

Quotazioni stellari per il contemporaneo? L’Italia risponde con un Guercino…

 

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Qualcuno dirà: vivaddio! Mentre da oltreoceano si rincorrono fantasmagorici record sulle aste di arte contemporanea, in Italia c’è ancora spazio per consegnare alle cronache il sensazionale risultato ottenuto in asta da un’opera di arte antica. Si tratta della Sibilla Samia del Guercino, che nell’asta di Dipinti Antichi tenutasi mercoledì 14 maggio presso la milanese Porro ha raggiunto gli 805mila euro, risultato sensazionale per un’opera notificata che pertanto non può essere esportata. Dipinta da Giovanni Francesco Barbieri – vero nome del Guercino – nel 1651, l’opera, un olio su tela di cm. 116×97, è stata acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, che accresce così il valore della già preziosa collezione. Proveniente da una collezione privata, non è mai apparsa in pubblico ed è stata ritrovata all’inizio degli anni ’80 da Luigi Salerno con cui concorda tutta la critica successiva, a partire da Denis Mahon. Il dipinto è registrato nel Libro dei Conti di Guercino, documento fondamentale per capire l’andamento del mercato dell’arte dell’epoca: vi si legge fra l’altro che il 4 dicembre 1651 il pittore centese riceveva da Ippolito Cattani 120 ducatoni per una coppia di Sibille, una delle quali era appunto La Sibilla Samia.

[exibart]

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