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Il titolo è “Murano sotto vuoto” ma per noi è breathless, senza fiato. Un’installazione aerea fatta di calici finemente lavorati e accuratamente sciolti per togliergli tridimensionalità e quel soffio che gli aveva dato originariamente la vita. Gli oggetti sono maniacalmente catalogati e disposti in una forma di piramide rovesciata. La plastica aderisce al vetro, la tradizione soffoca rendendo asfittica la riproduzione dell’antico manufatto. Il rapporto vetro/arte prende forma trasfigurandosi in un lampadario del tutto inedito, colorato e tecnico, azzardato e attuale. Interessante il gioco innescato con una manualità che non viene negata ma piegata al desiderio dell’artista/maestro.
È questa l’opera che attira più di tutte la nostra attenzione all’interno del prestigioso spazio di Murano Gallery LUAB 4.0, dove il maestro Fabio Fornasier sperimenta quotidianamente forme e relazioni nuove nel rapporto tra il vetro e altri materiali. Famoso per la sua linea di lampadari LU, negli ultimi anni ha affiancato con vigore al celebre marchio di design la sua particolare ricerca sulla materia. L’ambiente elegante e gli ampi volumi della fornace / atelier, emersa dall’attento restauro di vecchi spazi di lavoro, permettono a Murano di aver acquisito una nuova punta di eccellenza. Oltre ai lavori del maestro e a una ricca collezione di artisti del vetro ormai diventati storici, lo spazio accoglie opere pittoriche come le ampie tele dell’artista Gino Blanc. (Penzo+Fiore)