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È il caso di dirlo, save the date! Non sono molte infatti le occasioni per vedere un artista italiano under 30 investito da una commissione pubblica di tale portata. Una grande sfida al limite tra scultura e architettura. Venerdì 11 e sabato 12 inaugura infatti l’ultima opera di Edoardo Tresoldi, la ricostruzione in rete metallica del corpo longitudinale della Basilica di Santa Maria di Siponto.
Parliamo di un progetto a grandezza reale, che ha visto l’artista confrontarsi ed avvalersi del supporto di archeologi e architetti , oltre che del suo prezioso team. Immaginate l’evoluzione di un progetto che dal nulla si trasforma – tra trasparenze, luci ed ombre della rete – in un luogo che unisce uno dei periodi storici più gloriosi per l’erezione di meravigliosi luoghi di culto (il Medioevo) e l’emozione di poter rivivere e attraversare in modo totalmente inedito qualcosa che il tempo ha deciso di toglierci. Se all’interno delle basiliche la cupola ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale sia per la grandiosità costruttiva che per la simbologia ad essa connessa, la cupola trasparente di Tresoldi va a sublimare il concetto tutto cristiano di un Dio che scende in Terra e di un uomo che può avvicinarsi al Cielo e quindi alla salvezza dell’anima.
Solo l’ultimo di molti progetti che hanno permesso all’artista di confrontarsi con il paesaggio, questa commissione porta il lavoro di Edoardo Tresoldi ad un nuovo livello di consapevolezza e di crescita artistica. Speriamo di vederlo lavorare sempre di più è sempre più internazionalmente. (Greta Scarpa)