-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Si sa, negli ultimi anni Roma si è data il ruolo di propulsore innovativo e all’avanguardia. Laboratorio sociale, culturale, anche politico. Modello Roma, l’ha battezzato il guru della rinscita capitolina Goffredo Bettini, vero spin doctor all’ombra del Cupolone.
L’ultima novità? L’occupazione illegale di spazi pubblici con il giustificativo dell’arte e della cultura. E’ quello che stanno facendo da mesi un gruppo di privati cittadini all’interno dell’ex convitto Angelo Mai, clamorosa struttura nel cuore della città già da tempo destinata a scuola e a spazio attrezzato per il quartiere e da altrettanto tempo occupata da un’officina per biciclette (a Roma? E che siamo a Padova…), da curatori autoreferenziali, da osterie senza licenza e da famiglie che soggiornano a gratis da mesi, in barba a tutti quegli imbecilli che ogni trenta giorni debbono pagarsi la pigione…
Dopo un processo di progettazione partecipata, il quartiere tutto (stiamo parlando del Rione Monti, tra il Colosseo e Via Nazionale) ha deciso di destinare l’area a scuola trasferendovi le aule del Viscontino, istituto con gravi carenze di spazi. E di restaurare il resto della struttura con servizi pubblici di utilità comune.
Peccato che i lavori di restauro non riescano a partire per l’ostinazione degli occupanti che, in nome di un imprimatur culturale fatto di mostre d’arte raffazzonate e di serate danzerecce, si sentono autorizzati -violando ogni legge e regola- a starsene abusivamente in uno spazio pubblico che l’amministrazione ha destinato ad altro.
Il Comune di Roma poi, sempre troppo paziente con i prepotenti specie se protetti dal Partito della Rifondazione Comunista (sic), non ha fatto altro nelle ultime settimane che offrire agli occupanti spazi alternativi per non interrompere le attività. Un bel cinema nel rione Esquilino, uno spazio ex industriale all’Ostiense, un fienile sull’Appia, addirittura un Antiquarium al Celio. Quante associazioni culturali in città debbono pagarsi gli affitti delle loro sedi, magari in periferia? Ebbene gli Angeli Mai hanno sempre risposto, adducendo scuse bizzarre, che no, da lì non se ne sarebbero andati. E che no, ogni alternativa offerta in dono dal Comune (che si sarebbe sobbarcato anche l’onere dei restauri. A spese della collettività, of course) non andava bene per questo, questo o quest’altro motivo.
Dopo un braccio di ferro durato mesi, la data fissata dal Comune per lo sgombero definitivo dell’ex convitto è il 15 luglio. Con lo stile che li contraddistingue, gli occupanti hanno invitato tutte le famiglie sfrattate del centro storico ad asserragliarsi nell’Angelo Mai per far fronte comune in attesa che le forze dell’ordine facciano il loro dovere. Condendo il tutto con minacce di morte (è il Corriere della Sera a dirlo) nei confronti dei residenti del Rione, esasperati dall’invadente e non prevista presenza…
Da primario strumento di riflessione sul mondo dell’arte non possiamo che invitare gli occupanti ed i loro sodali a continuare pure la loro lotta fintanto che il Comune glielo consentirà, ma a farlo -come per tutte le iniziative di questo genere- in nome dell’illegalità, della prepotenza e del reato, non in nome dell’arte e della cultura. Nella speranza che il 15 luglio la giustizia prevalga sulla violenza. (massimiliano tonelli)
Angelo Mai occupato
Laboratorio aperto di arti e culture
via degli Zingari 13 o via Clementina 2 (ingresso senza barriere)
nel cuore del rione Monti, fermata metro B Cavour (Roma)
info@angelomai.org – tel. 340.6959026
www.angelomai.org
[exibart]
Che articolo fazioso!!
Ma andate a caghè..
chi è il fascistello che ha scritto questo articolo?
Bugiardo, reazionario, divulgatore di false informazioni.
Eppure si tratta proprio di arte e cultura, forse troppo alternativa rispetto al conformismo dominante ed arrogante.
Come contribuente, sarei felice se il Comune destinasse parte delle tasse che pago regolarmente al finanziamento dei restauri per una nuova sede dove continuare le attività dell’angelo mai.
e comunque al terrore e alla morte seminati dai comunisti non ci crede più nessuno!
un conto e’ schierarsi, un conto e’ distorcere la realta’. ma chi c’era alla conferenza stampa del 6 luglio? leggendo l’articolo proprio nessuno. COMPLIMENTI PER LA PROFESSIONALITA . . .
Che vuol dire? Lo pagavano sto affitto o no?
ecco co tutte ste cazzate c’hai sparato hai fatto venì a piove hai fatto…..
ma facciamola finita con i figli di papà che fanno gli alternativi in attesa di essere sistemati dalle conoscenze “giuste” di famiglia, che si attaccano abusivamente alla corrente e bloccano le attività delle persone che si devono guadagnare da vivere, e che magari sono nate e vivono in perfiferia, e che a Monti ci vanno per lavorare, perché non hanno la “borsetta di mammà” aperta e nessuno gli paga niente. E scrivo questo a ragion veduta. E basta insultare, dando del fascista a chi espone ragioni evidenti di equità sociale e di giustizia, il fascismo non sapete neanche cosa sia. Ma perché il comune deve cedere uno spazio a questi signori? a quale titolo? Con i soldi che hanno se ne possono affittare uno, così vedono com’è difficile dovere andare avanti con le proprie forze; ma quali mostre di rilievo sono state fatte in questo spazio? basta con queste storie della cultura alternativa, che poi spesso mette in mezzo curatori “in erba” che spererebbero di lavorare con le gallerie più importanti, si tratta di un conformismo trito e ritrito travestito da underground da quattro soldi…
ma il bello è che questo articolo.a differenza di altri,non è neanche firmato!
MA quale SArebbe l’arte in erba? Quella del Curatore Francesco Stocchi che fa le mostre allAngeloMai e poi cura le personali alla galleria di Valentina Bonomo, la più establishment della città?
Ah, perchè stare dalla parte vi veltroni significa esssere fastiscelli? Nuova questa.
ve lo meritate alberto sordi……!!!
no, io non mi merito l’angelo mai, pagato coi soldi MIEI (e degli altri contribuenti)!
p.s. caro nanninello dei poveracci, alberto sordi era un genio! hai la mamma tu?…
“mostre d’arte raffazzonate” e “serate danzerecce”…? ragazzi, non discuto nel merito centri sociali/non centri sociali, ma trovo davvero poco professionale fare di tutta l’erba un fascio e parlare di cose che non avete mai visto… cos’è, un articolo su commissione…?
P.S. ho provveduto anche a cancellarmi dalla vostra mailing list…
che mostre orrende poi!
e che birra scadente un misto tra un centro sociale disastrato e un fatebenefratelli snob!
Basa con questi mangia e bevi a tradiemnto!
Non ne posso più di pagare per gli altri. La mattina ci alziamo tutti o quasi tutti…. per andare a lavorare…..
nascondersi dietro delle maschere è tanto facile…
più che una “notizia” sembra un tremendo, pessimo e personalissimo punto di vista…un appunto: in bici non ci si va solo a Padova!!!! Anzi forse la ciclofficina dovrebbe essere luogo su cui riflettere per tutti, non è bello andare in bici e respirare la merda degli altri!
L’aura di artista che molti qui credono di avere è solo un terribile conservatorismo…più che sulla qualità artistica del luogo, mi soffermerei a riflettere sullo spazio sociale che rappresenta!!!
Per maggiore informazione sarebbe opportuno sentire anche l’altra campana.Per una informazione più corretta !
ma che bel carosello… la fiera dei luoghi comuni è arrivata anche qui… complimenti…
Ma senti quanti “lavoratori” incazzati ci sono a leggere una rivista d’arte (strano, no?)
Una volta si chiamavano provocatori…oggi basta chiamarli stronzi; comunque sono sempre gli stessi: inconfondibili.
Sempre pronti a combatere NON le istituzioni e i poteri forti ma le esperienze dal basso in nome del più indigesto populismo fascista.
Se non facessere pena farebbero schifo.
la mamma , la mamma, le borse , le borse, ma che hai fatto la guerra tu? mi sembra di sentire il mio bisnonno……
ti sento un po’ teso , prenditi una vacanza con i soldi che hai guadagnato,penso ti farà bene, e forse capirai anche che la tua triste vita non cambierà una volta chiuso l’angelo mai.
Bravo Zanzibar abbiamo capito chi sei!
Tu cosa combatti? O meglio combatti o cerchi il modo di vivere senza fare niente??
Per adesso PURTROPPO le nostre tasse non hanno contribuito neanche con un euro alle mostre, alle serate di cinema e di teatro dell’angelo mai. L’ingresso è gratuito e gli organizzatori non ci guadagnano niente. Gli unici a guadagnarci siamo noi cittadini, che dopo una giornata di lavoro, possiamo vedere a costo zero qualcosa di diverso dalle solite mediocrità. Per di più con una “osteria” dove i prezzi vanno da 1 a 2,50 euro. Purtroppo in Italia non abbiamo uno Stato che ci assista nei nostri bisogni elementari, figuriamoci in quelli culturali, e il risultato è abbastanza evidente in queste pagine.
P.S. Perché non utilizziamo tutto questo rancore per organizzare una caccia agli evasori fiscali?
Non credo che a un ex frequentatore del liceo Chateaubriand servano i miei soldi per continuare la sua attività pseudo-culturale, se proprio non sa cosa fare nell’ora dell’aperitivo.
Non diciamo cazzate, voglio sperare che qui ci sia ancora gente che ha letto qualche libro di storia dell’arte, qualche giornale, qualche libro di filosofia…non possiamo chiamare culturale tutto quello che pretende di esserlo, quasi con la forza.Chiudo il mio intervento con questa domanda:chi è più fascista, il finto fricchettone mantenuto che nutre le sue noiose giornate da gagà di esotismi proletari o il proletario vero,che deve pagare per avere anche il necessario, oltre che il superfluo, seppure tacciato di populismo, quando reclama i suoi sacrosanti diritti?
Cari amici,
come forse già sapete, il Comune ci chiede di lasciare l’Angelo Mai entro il 15 luglio, data in cui la struttura dovrebbe essere consegnata alla ditta che si occuperà della ristrutturazione.
L’ultimatum segue una trattativa inesistente in cui il progetto culturale dell’Angelo Mai occupato non è mai stato preso in reale considerazione dall’amministrazione capitolina.
Per questo non lasceremo l’Angelo Mai e, al contrario, abbiamo in cantiere una serie di iniziative speciali a partire dal 14 luglio, per tutto il fine settimana e ancora oltre, di cui vi faremo sapere di più nei prossimi giorni.
[ma non si vergognano? dal sito dell’angelo mai]
arturo, la tua vita è molto più triste della mia, non ti piace alberto sordi…
p.s. simona ha sintetizzato in modo egregio il problema, comunque in vacanza ci vado, eccome! magari senza gravare sui contribuenti: l’affitto, insomma, lo pago coi soldi miei, non mi occupo abusivamente una villa comunale, sul mare magari, poi ci faccio un paio di mostre fighette (potrei, eccome potrei) e dico che il mio è un grande progetto culturale, anzi un lavoro concettuale: “operazione vacanza gratis”!
alla faccia tuaaaa, alla faccia vostraaaa, con la bionda e con la moraaa, me ne vado a passeggiaaaar…
sei proprio un simpaticone, sei riuscito a farmi sorridere.
forza itaglia!!!!!
Simona sei un mito, evviva l’ora dell’aperitivo da riempire.
La firma, doverosa, era saltata. Chi, naturalmente rimanendo nell’anonimato, l’ha richiesta in mail e messaggi è servito. Ma temo che non sposti di una virgola il merito della situazione.
No infatti la virgola dovunque la si metta non puo mettere in dubbio l’enorme sensibilità dell’articolista.
You Italians are so much funny. You always make me laugh. I’ll tell you something: it’s 2006, not 1956. What is all this deplorable talking about fascists and communists? Wake up, you sleepers!
WINTER IS COMING.
L.S.