30 novembre 2002

Roma, la Vettese stecca la prima. Ma per fortuna che c’è Marina Ripa di Meana

 

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La voce girava già da qualche settimana: Angela Vettese, critica d’arte di massimo splendore, neo-direttrice della lagunare Fondazione Bevilacqua La Masa, allestirà una grande collettiva a Roma, negli spazi della galleria di Pio Monti. Ieri (venerdì 29 novembre), nell’ambito dei ‘lavori’ della fiera Riparte, la mostra ha inaugurato con opere raccogliticce di una manciata di grandi autori internazionali, pareti completamente pittate di rosa per un concept rimediato: il corpo non mente, tra la bodyart di Marina Abramovic e l’erotismo in bianco-nero di Helmut Newton. E la Vettese? Giustificava la sua assenza all’inaugurazione con un fax scritto in fretta e furia: importanti impegni istituzionali a Venezia. Come dire 45 minuti d’aereo…
La cosa più interessante della serata? Marina Ripa di Meana che si aggira per la galleria cercando Pio Monti al grido stridulo di Pioneeee, Pioneeee
Peccato.

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GALLERIA PIO MONTI, Via Pietro della Valle,2, 06..68808590, permariemonti@hotmail.com , a cura di angela vettese. artisti: Gino De Dominicis Vanessa Beecroft Luigi Ontani Marina Abramovic Gian marco Montesano Matthew Barney Vettor Pisani Tony Oursler Helmut Newton Vito Acconci Mark Kostabi Andres Serrano Douglas Huebler Sandro Chia Bill Viola Ombre e Fantasmi

[exibart]

9 Commenti

  1. Assolverei Monti che ha ancora voglia di fare in una città che di gallerie veramente interessanti ne ha ancora poche o nessuna: quante non lavorano su Roma, cioè beninteso entro una linea culturale che nasce da qui e non localizza ma espande, rompe, spacca questa culturaccia milanese globalizzata che ha estenuatamente rotto gli esteticissimi coglioni. Non mi pare la scelta delle opere sia della Vettese, il suo corpo se ne è dissociato? Perfetto, grazie.

  2. Era forse seria questa mostra? La stessa assenza della curatrice dimostrerebbe, di per sé, che se ne poteva fare a meno, che al massimo si trattava di un evento speculativo, di mercato, specchietto per le allodole per vip e, di conseguenza, per cacciatori di quello stesso gossip che tanto infastidisce quanto, sotto sotto, gratifica; il fatto che la Nostra non sprechi una parola per rispondere alle critiche mosse all’evento non fa che confermare l’impressione del recensore. E dunque perché farla? Uno poi finisce per pensare che qualcuno, le bacchettate, se le va a cercare.

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