20 gennaio 2003

Roma, presentazione ufficiale per il nuovo libro di Giuliano Urbani

 

di

Mercoledì 22 gennaio alle ore 18, presso il Salone Monumentale della Biblioteca Casanatense – Via Sant’Ignazio 52 a Roma – il Presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, Francesco Paolo Casavola, introdurrà la presentazione del volume di Giuliano Urbani Il Tesoro degli Italiani (Mondadori, 2002), che sarà discusso con l’autore dal Prof. Sabino Cassese, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dal Prof. Antonio Paolucci, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.

Si tratta di un libro-intervista accolto con molto interesse, perché al libro hanno fatto séguito alcune iniziative del Ministro Urbani, che ha concretamente aperto un costruttivo confronto con personalità autorevoli sia sul piano delle diverse competenze storico-artistiche, sia su quello della disciplina giuridica della materia, che è molto complessa, nonché su tutte le implicazioni economico-finanziarie del settore.

Si è così aperto un dialogo molto qualificato e certamente produttivo di risultati sulle linee di una rinnovata politica dei Beni Culturali, che è un problema decisivo di civiltà e di responsabilità culturale e civile. L’Istituto della Enciclopedia Italiana ha tenuto ad esser partecipe del dibattito in corso.

[exibart]

2 Commenti

  1. Ho letto un vecchio articolo, ma a quanto pare ancora molto attuale, di Federico Zeri (articolo apparso ne La Stampa 8/11/87 e contenuto in Orto Aperto)che si chiedeva quale fosse il livello culturale medio e come vengono formati i funzionari preposti all’amministrazione dei nostri Beni Culturali. Una risposta giunge dal ministro Urbani che nel suo nuovo libro, dove illustra un mastodontico progetto che consentirebbe di visitare tramite la realtà virtuale i maggiori musei mondiali, afferma che si potrà addirittura giungere a leggere nella Cappella Sistina la firma di Raffaello (!!) sul collo di un angelo. Intervistato, il Ministro Urbani, ha reso evidente come parli senza cognizione di causa alcuna, giungendo a dire che lui questa firma sul collo dell’angelo non l’ha ancora vista e non vede l’ora di vederla! (la firma di Raffalello si trova in realtà sul collo di Euclide nella “scuola di Atene”)Sostiene inoltre che non è certo possibile che lui abbia confuso Michelangelo con Raffaello perchè ci si può sbagliare con i “piccoli” e non certo con dei grandi di quel calibro! C’è qualche speranza che venga allora tutelato il nostro immenso patrimonio artistico, immenso perchè estremamente vario? Conoscerà, il Ministro, uno Spinello Aretino, per esempio?
    Non sarebbe forse bene che s’informasse sulla ricchezza del nostro patrimonio artistico, visto che fa tanta confusione anche con i “grandi”, invece di varare mastodontici e dispendiosi progetti che invece di valorizzarlo hanno il solo compito di far propaganda al suo ministero?

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui