25 ottobre 2003

Roma, sempre più vicina la partenza della Stele di Axum. Ciascuno deve fare qualcosa

 

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Stele di AxumTra pochissimi giorni la Stele di Axum smetterà di testimoniare la grandezza della civiltà etiope nella capitale d’Italia.
La scellerata iniziativa del governo, di dar seguito ad un’ancor più scellerata decisione del ex presidente Scalfaro, sta contribuendo a far avvicinare quello che -con le parole di Vittorio Sgarbi- non può che essere definito un giorno di lutto per tutta Italia. Non solo, si tratterà anche di un tremendo precedente (perché i fregi del Partenone sono a Londra e non ad Atene? Perché centinaia di capolavori italiani sono in Francia invece che nei palazzi nobiliari dai quali Napoleone li fece trafugare).

La Stele di Axum verrà fatta a pezzi, fratturata. Di fatto ignorando le conseguenze di questa traumatica operazione. Verrà poi montata su cargo volanti e verrà scaricata ad Axum, città santa d’Etiopia. Verrà conficcata in una buca, già scavata. In un altipiano dove giacciono, devastati, altri obelischi di identico livello qualitativo, di medesimo significato religioso. Con i soldi che si spenderanno per lo smontaggio (già iniziato), il trasporto ed il rimontaggio si sarebbero potuti restaurare tutti.

Queste e altre sono le contraddizioni di un fatto gravissimo, derivazione e vittima di una malattia italiana per antonomasia: il senso di colpa. La stele non fu un bottino di guerra del fascismo, fu un dono abissino a Roma. Un regalo che il clero d’Etiopia fece alla Città Eterna.

Chiediamo ai lettori che ne avranno voglia di farsi sentire, di dare un segnale. Piccolissimo, ma fattivo. Scrivete una e-mail al Ministero dei Beni Culturali, una lettera al vostro quotidiano o semplicemente un commento sotto questa notizia. Almeno per poter dire di non essere rimasti in silenzio di fronte a tutto questo.

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[exibart]

4 Commenti

  1. Perché ci strappiamo i capelli per la stele che ritorna a casa? Magari i Francesi e tutti gli altri ladri dei nostri capolavori, Americani in testa, ci restituissero le opere che illegalmente hanno portato come trofei nelle loro città e musei!

  2. E’ vergognoso!!
    Se così però deve esssere, rivoglio tutto quel che di italiano sta Parigi, a Praga, a Londra, a new York, a Madrid, a Berlino e via discorrendo…Anzi, voglio pure che tutte le opere che stanno dentro i musei ritornino nei luoghi per i quali sono state create. Voglio che le mummie egizie tornino a riposare nelle loro tombe, le pale ritornino sopra gli altari, i calici tornino a servire messa…Voglio, voglio, voglio…voglio uno psicanalista perchè mi sa che sto impazzendo…e non solo io!!!!

  3. E’ semplicemente un’idea folle e insensata. Non posso che essere dispiaciuta.
    Ma ormai, in Italia, non si fa altro che devastare. Basta notare le sorti di tante piazze, come anche quella della mia città (Ravenna) che da “salotto” è diventata “autostrada”.

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