24 marzo 2011

RSQ-Rassegna Stampa Quotidiana: reintegro fondi alla Cultura,Bibbia a fumetti ed impatto nuove tecnologie

 

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Reintegrati i fondi alla Cultura. Sono stati stanziati 236 milioni di euro al Ministero dei Beni Culturali. Tale importo è frazionato tra 149 milioni indirizzati al Fondo unico per lo spettacolo, 80 assegnati alla tutela e al recupero del patrimonio storico, architettonico, artistico e archeologico, e 7 milioni di euro destinati agli istituti per la cultura. La comunicazione è partita ieri da una conferenza stampa indetta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Il Foglio ne parla in tutti i suoi dettagli, affermando che il decreto legge che acconsente queste manovre è stato approvato al Consiglio dei Ministri proprio ieri. Bondi ne è soddisfatto, adesso il testimone del Ministero è passato tra le mani di Galan, già Governatore del Veneto. Invece Carandini fa pensare ad un suo ritorno.

L’artista Robert Crumb si inventa la Bibbia a fumetti, ed è subito visibilio. La pubblicazione è per tutti i gusti, sia per chi di comics se ne intende sia per coloro che desiderano una spolverata sulle gesta bibliche. L’accorta considerazione apparsa in copertina e raccontata da Il Sole 24 Ore, la quale “raccomanda ai minori la lettura accompagnata da un adulto” la dice lunga sulle finalità che esulano dal didattico di questo libro. Piuttosto si tratta di un esperimento sotto forma di graphic novel di un autore che vuole cimentarsi nella più grande storia mai raccontata.

Autore di svariati saggi, lo studioso Donald A. Norman ed ex-vice presidente del settore Tecnologie Avanzate alla Apple, rilascia un’intervista a Il Corriere della Sera, denunciando la complessità dei mezzi tecnologici, i quali, sebbene non semplici, dovrebbero essere resi almeno comprensibili al pubblico. “Ho capito che la complessità è necessaria in un mondo sempre più articolato e interconnesso”. E denuncia l’uso del pc a favore di nuovi strumenti che inglobano molteplici funzioni: “In Cina e Giappone, ad esempio, si usano già oggi più smartphone che pc. Le funzioni del computer verranno sempre più inglobate dentro altri dispositivi, come le cosiddette “tavolette”. Userà il pc in senso classico solo chi, come gli scrittori o gli ingegneri, non potrà fare a meno dello schermo e della tastiera. Per tutti gli altri, non sarà più così necessario”. (selezione a cura di eleonora galasso)

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