SAIL/LINK si propone come vero e proprio evento, perché per la prima volta stabilisce una collaborazione fra l’arte contemporanea, e la Marina Militare Italiana, in particolare MARITELE La Spezia (Centro di Telecomunicazioni Principale della Marina Militare di La Spezia). SAIL/LINK si sviluppa quale progetto per la ‘Rete’, per cui il luogo in cui si svolge sarà tale sì da caratterizzare l’evento stesso, ma secondo angolature e prospettive stabilite paritariamente dagli artisti. E’ così, quindi, che SAIL/LINK è visitabile esclusivamente all’indirizzo Web, a partire dalla data di inaugurazione.
I due artisti, Margherita Abbozzo ed Antonino Bove, hanno elaborato due progetti autonomi (Portolani il primo, Conversazione tra opere d’arte viventi il secondo), che hanno autonome valenze per via di ricerche che ovviamente sono diverse, accomunate semmai da una medesima tensione, profondità, riflessione: su e per l’essere umano.
Comunicazione, dialogo, conoscenza (di sé e degli altri), finanche sogno, scienza e tecnologia sono gli elementi basilari che in Sail-link vengono messi in opera, dispiegandosi sulla Rete per raggiungere il singolo lettore nel suo punto d’osservazione.
Laddove il progetto di Margherita Abbozzo è fatto per, e con, il materiale del Web (quindi utilizzando links ulteriori che amplificano di enorme potenzialità la navigazione, scoprendo ad ogni passo orizzonti o significati inaspettati), mantenendo anche quale sfondo sonoro la comunicazione in alfabeti o anche sonorità diverse (nel corso di una vera Battaglia Navale dove mai si perde), nel caso di Antonino Bove dato peculiare è quello della web-cam puntata sulla figura della Sognatrice accanto al grande radar, da cui si dipanano (sovrapposti poi in fase di montaggio) tre differenti punti di vista, dislocati in differenti località, per via di una triangolazione che si origina, ancora una volta, da La Castellana stessa (fortezza-sede della mostra), spostandosi simultaneamente su Viareggio e poi Firenze.
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