Le cifre non sono chiarissime, ma i ben informati sulle vendite private hanno parlato di qualcosa come sessanta milioni di dollari. Tanto avrebbero speso il magnate russo Roman Abramovich e la sua compagna Dasha Zhukova, per acquistare 40 opere del più grande artista contemporaneo russo vivente, Ilya Kabakov. La vendita sarebbe stata confermata dalla moglie Emilia, e riguarderebbe un nucleo di opere realizzate da Kabakov prima di lasciare Mosca, nel 1987.
Il venditore dei pezzi è stato il collezionista statunitense John L. Stewart, che non ha voluto rilasciare commenti sull’episodio, anche se dal Kolodzei Art Foundation, ente americano che promuove l’arte russa del XX secolo, il direttore esecutivo Natalia Kolodzei ha dichiarato: «La collezione non ha prezzo, perché ha molte opere storiche che non si possono trovare altrove». I Kabakov si sono guadagnati l’appello dei più costosi russi viventi nel 2008, quando Beetle venne venduto in asta per 2,9 milioni di sterline Phillips a Londra.
I pezzi venduti includono, tra molti altri, otto album di una serie chiamata The 10 characters, creati tra il 1968 e il 1975, dove ogni pagina racconta una favola e offre riflessioni su un movimento artistico del XX secolo: due di questi, raramente esposti, appartengono alla collezione del Centre Pompidou. Inoltre ad Abramovich è andata anche la serie di dipinti di Holiday, mostrati al Bard College di Londra nel 2000.
«Sapevamo che la collezione era sul mercato e eravamo preoccupati di una possibile vendita pezzo per pezzo in qualche asta -ha detto Emilia Kabakov- ma ora è salva. E tutta unita». Un buon investimento Mr. Abramovich, che di certo ora farà aumentare non di poco le quotazioni del grande vecchio russo.