Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Il titolo della mostra di Ettore Spalletti, che si apre oggi al MAXXI (prima tappa che coinvolgerà anche la GAM di Torino e il MADRE di Napoli), racchiude in sé tutto il valore di un elemento fondante e fondamentale nell’opera di Spalletti: la luce. Ed ecco così che “Un giorno così bianco, così bianco”, si tramuta in uno specchio per guardare quella che si dispone come una collezione quasi ieratica, da osservare in assoluto silenzio e contemplazione. Una mostra “a togliere”, seguendo le infinite gradazioni e i toni dei suoi colori, che ci ricorda il lato mistico dell’arte.
Al MAXXI Ettore Spalletti, rappresentante dell’Italia alla Biennale del 1997, ha scelto di mostrare le opere più recenti, a volte alterando lo spazio del museo e ricostruendo la disposizione dei lavori nel suo studio, lasciando protagonisti i suoi inconfondibili colori messi in relazione con gli elementi architettonici delle sale, utilizzando pareti e pavimento, come accade per la grande installazione azzurra Voce bassa (2014) e le Colonne sole (2014), omaggio all’architettura e alla bellezza del paesaggio italiano, fino ad arrivare al grande cubo Un giorno così bianco, così bianco, anch’esso realizzato per l’occasione, dove lo spettatore può entrare, e vedere 11 quadri bianchi, a dimostrare quanto la pittura dell’artista sconfini continuamente nella scultura e viceversa.
E in attesa di vedere i riflettori accesi alla GAM, dove la seconda tappa aprirà il 27 marzo, e al MADRE, opening il 13 aprile, sulla nostra pagina facebook potete scoprire la mostra così come dovrebbe essere vista. Buona visita.