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A neanche due
anni dalla scomparsa dell’americano Max Neuhaus, la Sound Art perde un altro
dei suoi protagonisti assoluti. Nella sua abitazione di Berlino, dove viveva da
decenni, a pochi giorni dal suo 72° compleanno, è morto infatti nei giorni
scorsi l’artista e performer Rolf Julius.
Nato a Wilhelmshafen,
nel nord della Germania, nel 1939, Julius si muoveva sia nel campo più propriamente
artistico, sia in quello della musica di ricerca, di area definita
post-cagiana. I suoi esordi risalgono alla seconda metà degli anni ’70, già
quasi quarantenne, e alla fine di quel decennio cominciò a inserire l’elemento
suono in primo piano nel suo lavoro, creando composizioni originali.
nel nord della Germania, nel 1939, Julius si muoveva sia nel campo più propriamente
artistico, sia in quello della musica di ricerca, di area definita
post-cagiana. I suoi esordi risalgono alla seconda metà degli anni ’70, già
quasi quarantenne, e alla fine di quel decennio cominciò a inserire l’elemento
suono in primo piano nel suo lavoro, creando composizioni originali.
Nel 1983 svolse
una residenza di un anno al PS1 di New York, che gli permise, all’interno del
grande studio che gli era stato dato in uso, di andare ancora più avanti nella
sua ricerca, entrando in diretto contatto con i grandi maestri della ricerca sonora
americana, come David Behrman, Pauline Oliveros, David Tudor, Joan La Barbara, e lo stesso John
Cage.
una residenza di un anno al PS1 di New York, che gli permise, all’interno del
grande studio che gli era stato dato in uso, di andare ancora più avanti nella
sua ricerca, entrando in diretto contatto con i grandi maestri della ricerca sonora
americana, come David Behrman, Pauline Oliveros, David Tudor, Joan La Barbara, e lo stesso John
Cage.
Numerose le
partecipazioni a prestigiose mostre e rassegna, da Documenta 8 nel 1987, a quelle in Germania
(Hamburger Bahnhof di Berlino nel 1998, Kunsthalle Fridericianum di Kassel nel
2001, Museum Bocum nel 2006), in Francia (Biennale di Parigi del 1985, Centre
Pompidou nel 2004) negli USA (Asian Art Museum di San Francisco nel 2001) in
Giappone (360° Gallery di Tokyo nel 2002, Museo Nazionale di Kyoto nel 2007). In
Italia ebbe una prima personale nel 2001 a Torino da e/static, galleria che da
allora lo rappresenta.
partecipazioni a prestigiose mostre e rassegna, da Documenta 8 nel 1987, a quelle in Germania
(Hamburger Bahnhof di Berlino nel 1998, Kunsthalle Fridericianum di Kassel nel
2001, Museum Bocum nel 2006), in Francia (Biennale di Parigi del 1985, Centre
Pompidou nel 2004) negli USA (Asian Art Museum di San Francisco nel 2001) in
Giappone (360° Gallery di Tokyo nel 2002, Museo Nazionale di Kyoto nel 2007). In
Italia ebbe una prima personale nel 2001 a Torino da e/static, galleria che da
allora lo rappresenta.
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[exibart]