Categorie: Speednews

Steve McQueen, un altro premio. Lo Stedelijk Museum di Amsterdam annuncia oggi due nuove acquisizioni del regista-artista

di - 5 Marzo 2014
Una fotografia del 2002, Mees, After Evening Dip, New Year’s Day e un 16mm, Running Thunder, del 2007. Sono le ultimi acquisizioni dello Stedelijk Museum di Amsterdam, rese possibili grazie al sostegno di numerosi enti, tra cui il Mondriaan Fund e il BankGiro Loterij. Quel che però si deve sapere, è che non si tratta di due opere di un artista qualsiasi, anche se bravo, ma di un premio Oscar, anzi, “del” Premio Oscar di quest’anno, Steve McQueen.
Il regista e artista, che solo due giorni fa ha ritirato la statuetta per il suo 12 anni schiavo, torna a “collaborare” con il museo olandese dopo l’esperienza di Vondell Park. Bart Rutten, il curatore della sezione arti visive del museo spiega: «Siamo estremamente orgogliosi di questo duplice acquisizione.
Lo Stedelijk ha una fruttuosa relazione di lunga data con Steve McQueen, coronata con lo straordinario progetto Blues Before Sunrise, nel 2012.  Questa acquisizione inoltre corona anche il lavoro di Ann Goldstein: i nostri sforzi per assicurarci la proprietà delle opere sono stati avviati sotto la sua direzione». Anche in questo caso McQueen racconta la realtà sociale, specialmente nello scatto Mees, che ritrae un ragazzo tremante su una spiaggia dopo un tuffo nel giorno del Capodanno nel 2002. Un periodo non facile per gli Stati Uniti, che ancora erano fortemente scossi dalla tragedia dell11 settembre. Running Thunder è invece la storia di un fraintendimento: un cavallo in un prato sembra semplicemente a riposo, ma qualcosa dopo pochi minuti sovviene: l’animale è morto, e tutte le certezze di una “quiete prima della tempesta” scompaiono dietro le nostre domande.
Ma stavolta le questioni sono tutte sulla poetica, perché non c’è dubbio che l’istituzione olandese non sia stata lungimirante, almeno ad accaparrarsi a caro prezzo i due nuovi lavori del regista-star, vincitore del Turner Prize nel 1999 e che ci ha abituati a trattenere il respiro, da Hunger (2008), a Shame (2011).

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Casasanvito: una dimora storica delle Marche diventa residenza artistica

Casasanvito è la nuova residenza d’artista in un borgo delle Marche, per riscoprire il tempo lento della creazione: in apertura…

20 Giugno 2025 11:08
  • Formazione

Performing Rome con Marta Jovanovic: RUFA presenta il corso che attraversa la città

La RUFA – Rome University of Fine Arts presenta un corso estivo a cura di Marta Jovanović, che unisce le…

20 Giugno 2025 9:29
  • Mostre

Slow Manifesto: il desiderio sotto pressione alla Galleria A plus A di Venezia

Desiderio imposto, confezionato, deviato da qualcuno che non è il sé; la mostra proposta dai partecipanti al Corso in Pratiche…

20 Giugno 2025 0:02
  • Musei

Parigi, il rinnovato Grand Palais ospiterà le mostre del Centre Pompidou

Dopo quattro anni di restauri e un investimento di 466 milioni di euro, il Grand Palais ritorna al centro della…

19 Giugno 2025 16:48
  • Mercato

Unlimited 2025: una passeggiata tra le opere fuori misura di Art Basel

I dipinti giganti di Valerio Adami, la processione di Atelier Van Lieshout, l’installazione luminosa di Marinella Senatore. Ecco le opere…

19 Giugno 2025 16:29
  • Arte contemporanea

Cinque artisti in dialogo: i finalisti del Mario Merz Prize 2025 in mostra a Torino

Fino al prossimo 21 settembre alla Fondazione Merz di Torino sono in mostra le opere dei finalisti della quinta edizione…

19 Giugno 2025 15:59