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Sul confine. È in Norvegia l’ultima residenza-public project di Stefano Cagol

di - 27 Novembre 2010

Dopo aver terminato lo scorso settembre la sua esperienza all’ISCP di New York, Stefano Cagol è già coinvolto in un nuovo artist in residence, questa volta a nord della Norvegia, presso Kirkenes. Affacciata sul mare di Barents e prossima al confine con l’ex-Unione Sovietica, il suo territorio è stato oggetto di contese tra norvegesi e russi fino al 1926, anno in cui furono definiti i confini dell’uno e l’altro stato. A oggi una consistente comunità russa popola la città che, non a caso, è l’unica della Norvegia in cui le indicazioni sono espresse in forma bilingue.
È in questa terra di confine che Cagol è al lavoro dal 14 novembre per portare a termine la sua opera il 5 dicembre, quando si concluderà la sua permanenza legata al progetto BAR International, diretto dal board curatoriale di Pikene på Broen, promotrice tra l’altro della Barents Triennale.
Invitato a Kirkenes, ho elaborato un progetto intitolato Evoke Provoke (the border) – Evocare Provocare (il confine) – racconta l’artista ad Exibart -. Evoke corrisponde alla volontà di richiamare equilibri e conseguenze di eventi passati e recenti. Mentre Provoke è l’atto di stimolare il confine, di attivare una riflessione sul confine per andare avanti, oltre”.
Il progetto si compone di un video – in cui l’idea di confine è rimarcata dal limite naturale – e due installazioni. La prima, permanente, trasformerà una vecchia gru dismessa del porto in un landmark, in cui la rievocazione del passato sarà funzionale a suscitare una riflessione sul futuro e le sue possibilità; l’altra, temporanea, sfrutterà una serie di aste per bandiere, non utilizzate e dislocate lungo le strade, tratteggiando un percorso in cui la presenza di simboli e iscrizioni sarà collegata al concetto di evocazione e provocazione. Gli esiti della ricerca saranno presentati all’interno della cornice del Spektakel Festival 2011 a Kirkenes, durante la quinta settimana del 2011. (anna saba didonato)

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  • Cagol è il perfetto esempio di "artista residenziale". Vivere passando da una residenza ad un'altra, in Erasmus da un vita, tante chiacchere e scopiazzare alla benemeglio in giro. Se uno ha così tanto tempo pre prendere e prendersi in giro, bravo lui.

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