Quante volte abbiamo letto la didascalia “tecnica mista su carta”? Tante e questo vorrà pur dire qualcosa. Per esempio, che la carta è il supporto ideale per sperimentare qualunque tipo di pratica ed è da questa consapevolezza che prende le mosse “[tecnica-mista-su-carta]”, mostra a cura di Davide Sarchioni e presentata dall’Associazione Culturale Il Frantoio, visitabile a Capalbio dal 30 giugno al 18 agosto. In esposizione, opere di Agostino Arrivabene, Antonio Barbieri, Giuseppe Capitano, Rudy Cremonini, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Luca Grechi, Thomas Lange, Gianni Moretti, Pietro Perrone, Pierluigi Pusole, Ettore Tripodi.
Dodici artisti ai quali è stato chiesto di entrare in dialogo sul tema, attraverso una selezione dei loro lavori su carta, perseguendo l’idea che tale tipologia di supporto consenta un peculiare approccio all’opera. Il risultato è un connubio di tecniche e di immagini, da una definizione figurativa all’astrazione, dal gesto immediato a quello meticoloso. «Per questa mostra ho fatto diverse scelte e considerazioni con l’idea di inserirmi all’interno di un dibattito, a mio avviso sempre attuale, teso ad esplorare e a proporre alcune fra le esperienze pittoriche e figurali più interessanti da nord a sud dell’Italia e tentare di unire le fila tra generazioni differenti di artisti, così come da diversi anni continuiamo a fare qui al Frantoio», ha spiegato Sarchioni.
In home: Agostino Arrivabene, studio per i Folli, 2007, tecnica mista su cartone preparato. Courtesy Agostino Arrivabene
In alto: Thomas Lange, K1, 2014, tecnica mista su carta. Courtesy Atelier Thomas Lange