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Certo, di fondi per arrivare a raccogliere i 215 milioni di sterline che porteranno alla costruzione della “nuova” Tate Modern di Londra, ancora un po’ ne mancano, anche se la percentuale ora parla di un 85 per cento raggiunto. Ma ora uno dei più visitati musei inglesi ha un tassello in più su cui poggiare le basi del proprio futuro, grazie a Eyal Ofer, il magnate e filantropo israeliano, Presidente delle spedizioni internazionali Zodiac Maritime Agency e figlio del più grande finanziatore Sammy, che contribuì alla nascita del National Maritime Museum di Greenwich e al progetto di restauro del veliero Cutty Sark.
Per l’occasione, e per sdebitarsi con l’onore, il museo ha già deciso che nominerà le gallerie del suo terzio piano proprio a Ofer.
Il progetto di ampliamento, di cui ha fatto parte l’apertura dei Tanks sotterranei, aumenterà lo spazio della Tate del 60 per cento, e l’apertura è prevista nel 2015-16.
Il direttore della Tate, Nicholas Serota, ha dichiarato: «Sono lieto che la Eyal Ofer Family Foundation abbia scelto di dare un contributo così importante per il futuro della Tate Modern. È emozionante vedere come la filantropia continua da una generazione a quella successiva. La generosità di Eyal Ofer e della sua famiglia ci aiuterà a fare della Tate Modern un vero museo del XXI secolo».
Si sdebita, dalle colonne del Guardian, anche Ofer: «La Tate Modern è una delle più grandi istituzioni artistiche pubbliche del mondo Così è mio privilegio sostenere questo progetto di sviluppo, per migliorare l’esperienza e l’accessibilità dell’arte contemporanea, per una ancora più ampia gamma di visitatori provenienti da tutto il Regno Unito e dall’estero».