Fusion Art Gallery / Inaudita, scrigno di concetti e ricerche nel cuore di Torino, luogo inedito che sforna edizioni indipendenti e mostre di sostanza. A distanza di tre anni dall’apertura, fresca di un nuovo assetto organizzativo, non perde lo smalto berlinese che la curatrice/direttrice artistica Barbara Fragogna, ex-mente/anima della storica Kunsthaus teutonica Tacheles, ha dato a questa sua nuova creatura.
Inserita all’interno del circuito cittadino di Nesxt, propone durante la kermesse torinese, fino al 5 novembre, “Climax change”, personale di Stefania Migliorati. Due grandi video della serie In Plain Sight reiterati con accanimento senza il sollievo di una seppur minima dissolvenza o didascalia, impongono uno sguardo su uno spazio pubblico che viene abitato come privato, svelandone da una parte la rassicurante familiarità, dall’altra il confine con l’abuso. Tra le due ali della galleria, stanze dedicate ai video, uno spaccato di natura selvaggia all’interno dell’ambiente urbano. Qui emerge forse l’aspetto più interessante del lavoro della Migliorati, sempre in equilibrio tra raffinatezza di pensiero e di concetto, e dote artistica nella fattura fisica dell’opera.
La mostra, dice Fragogna, è un vortice intorno al concetto di «Shifting Baseline Syndrome; ossia, le persone di ogni generazione percepiscono e accettano come – naturale – lo stato degli ecosistemi che hanno incontrato nella loro infanzia» (Selvaggi). Una riflessione raffinata e accurata che coinvolge ambiente urbano, consapevolezza ambientale e relazione tra umano e animale. Scrive sempre Fragogna: «Lo stupore è la forma eccelsa dell’intuito. I disegni e le fotografie da documento diverranno catalogo, da catalogo lista, da lista intuizione, da intuizione a coscienza». (Penzo+Fiore)