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Sono stati selezionati da un comitato scientifico composto da Antonio Arevalo, Eliana Cerrato, Francesca Comisso, Rebecca De Marchi, Cecilia Guida, Anna Musini, Paolo Naldini, Maria Teresa Roberto, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Catterina Seia le due coppie di artisti vincitori della seconda edizione del contest “viadellafucina”, ideato da Brice Coniglio, e che passeranno un mese negli spazi del K-Hole di Torino come proprio atelier aperto al pubblico e svilupperanno i propri progetti all’interno del quartiere di Porta Palazzo, fino alla mostra finale prevista a Novembre.
A cura di Stefania Crobe e Alan Sardella, la torinese Marta Romani e Karl Logge, da Sydney, presenteranno “At the end of home”, dove i due “Balon” di Porta Palazzo, il mercato delle pulci e il Turin Eye, saranno il punto di partenza per riflettere, in un momento di decadenza endemica, sulle condizioni umane di nostalgia e solastalgia: prospettive diverse per visualizzare e analizzare la crisi dal macro al micro, e per domandarsi se l’arte possa generare un cambiamento.
“Il sogno di Francesco Cirio” è invece il progetto degli artisti ilmotorediricerca, Bisceglie/Berlino based in coppia con la torinese Alessandra Giannandrea, a cura di Bruno Barsanti: partendo dal monumento liberty dedicato appunto a Cirio, innovatore nella conservazione dei cibi, si aprirà un’indagine che svilupperà una sorta di gemellaggio temporale immaginativo tra il nostro tempo, della contaminazione, e l’epoca vissuta da Cirio. E se quest’anno le partecipazioni sono ridotte, si apre però invece il “Laboratorio viadellafucina”, ovvero l’incubatore di progetti per Porta Palazzo. Trattasi, nello specifico, di una piattaforma, aperta e continuativa, di discussione e sviluppo di progetti. Appuntamento, per i risultati, durante la nuova Artissima.