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Milano ha un nuovo spazio espositivo. Ve lo abbiamo raccontato con l’intervista a uno dei suoi direttori, Mirko Canesi con il curatore Andrea Lacarpia, e anche in occasione della nostra rubrica #marginalia, ma ecco che finalmente il progetto è terminato, e l’Edicola Radetzky ha aperto le sue porte. Anzi, la sua vetrina, che fino alle fine di maggio offrirà uno spettacolo unico nello scenario urbano dei Navigli milanesi, con l’installazione di Daniele Carpi.
Un diorama, o forse un vero e proprio bosco in cattività, che assorbe anche un particolare monumento: un busto che ritrae l’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo, metafora ideale del potere che viene assorbito dall’organica vitalità della selva attraverso l’azione “indipendente” di muschi e piante, che ne modificano l’aspetto fiero ed autoritario. Il titolo? “L’Imperatore era un vecchio”. E sarà stata colpa del verde, o di una monumentalismo ormai fuori tempo? Quel che è certo è che l’Edicola, nel suo primo appuntamento, diventa un’apparizione esotica, un secondo “Bosco in città”: Non sarà verticale, ma potrebbe essere invece appunto il vero, nuovo, monumento dei Navigli. Cangiante e contemporaneo, come i colori di un bosco al passare delle stagioni.