Laurea honoris causa in “Economia e politiche economiche con curriculum in Health, Economics e Management”, all’imprenditrice Isabella Seràgnoli, fondatrice della bolognese Fondazione MAST, polo multifunzionale votato alla cultura industriale e all’arte contemporanea. L’Aula Absidale di Santa Lucia, storico complesso bolognese che ospita convegni, incontri e in cui vengono promosse le iniziative universitarie di più alto prestigio era gremita, segno dell’affetto che i cittadini e gli amici più cari (tra gli altri in sala il sindaco Virgilio Merola, Romano Prodi, Luca Cordero di Montezemolo, Fabio Roversi Monaco, Francesco dal Co’) provano per l’operato di una delle più riservate imprenditrici italiane.
Dopo i saluti Istituzionali è seguito il sentito discorso della neo laureata Signora Seràgnoli che ha introdotto il principio della filantropia e della cura come strumenti principali del suo operato in campo sanitario e industriale (la sola GD – l’impresa di famiglia con sede a Bologna – opera su 31 Paesi nel Mondo). Il metodo della circolarità strutturata dell’investimento che ha esposto prevede che parte dei proventi siano reinvestiti in campo sociale e culturale secondo la considerazione ormai stringente che la ricchezza non possa essere più un fatto privato ma che debba intervenire nel miglioramento nel benessere del tessuto sociale. Rara avis questa da sentir dire oggi in cui lo sgretolamento dei fatti che riguardano l’individuo, laddove la cura è cura dell’anima, è relegata ai margini e bollata come mera voce di costo. Il MAST ultima nata della progettualità filantropica dell’imprenditrice è esempio di questa dinamica e interdipendente combinazione di profit e non profit, con una spiccata propensione all’eccellenza e alla giovane ricerca sperimentale. E allora ci sentiamo di rivolgere diffusamente la domanda che lo stesso rettore enuncia: cosa succederebbe se ogni regione d’Italia avesse la sua Isabella Seràgnoli? (Paola Pluchino)