Nel Comune di Rionero in Vulture in Basilicata viene inaugurato uno spazio pubblico esclusivamente destinato a tutti gli aspetti creativi della cultura e dell’arte contemporanea, un autentico atto di coraggio da parte di un Comune di una regione rimasta sempre appartata, come visibilità, sul piano nazionale.
Il progetto è stato concepito e realizzato da Pasquale Plastino, (regista teatrale e sceneggiatore di Carlo Verdone, Laura Betti, aiuto-regista di Bernardo Bertolucci), insieme ai suoi collaboratori locali.
L’edificio che ospita “la piccola” – Centro Arti e Linguaggi Contemporanei era un vecchio deposito di materiale ferroviario di proprietà delle Ferrovie dello Stato donato al Comune di Rionero. Uno spazio lungo e stretto, molto alto, con un magnifico tetto spiovente sorretto da imponenti travature in legno. E’ stato ristrutturato per trasformarlo in uno spazio funzionale ad ospitare eventi performativi di tutti i generi: installazioni di artisti, proiezioni di video e films, spettacoli teatrali, di danza, di musica.
Il progetto prevede una programmazione di eventi che rappresentino tutto quanto avviene nella grande massa dei linguaggi artistici e creativi contemporanei. Si propone di instaurare un dialogo costruttivo e formativo fra le ricerche dell’arte contemporanea e i giovani in età di formazione. Si propone cioè di sfatare il luogo comune delle arti contemporanee come il luogo dell’incomprensibilità e del gratuito, e a tal scopo farà in modo che ogni artista invitato discuta con il pubblico sul proprio lavoro. Sarà quindi programmato uno stretto collegamento con le scuole medie inferiori e superiori attraverso una capillare opera di informazione sulla natura degli eventi che verranno presentati in modo da preparare i giovani agli incontri con gli artisti.
All’attività di presentazione di spettacoli, mostre e altro, il Centro istituirà dei Corsi di formazione professionale per preparare tecnici in grado di gestire la struttura sia tecnicamente (illuminotecnica, fonica) sia per i vari aspetti organizzativi: ufficio-stampa, programmazione culturale, reperimento fondi privati e pubblici, gestione amministrativa.
Lo spazio verrà inaugurato il 12 maggio 2002 con un’installazione di Adrian Tranquilli, un artista che racchiude le linee su cui si fonda il programma del Centro.
Il lavoro di Adrian Tranquilli si è formato attraverso una rielaborazione di immagini provenienti dai più diversi contesti (fumetto, cinema, arte e religione) in un universo di segni originale e poetico che sottolinea lo stato di crisi in cui versano cultura e modelli della società odierna. Le sue opere nascono da un atteggiamento analitico verso il modello culturale globale e le sue rappresentazioni simboliche, e dalla riflessione sullo sviluppo tecnologico e la sempre più presente fusione e intersezione dei diversi linguaggi e modelli. La produzione artistica di Adrian Tranquilli è tecnicamente eterogenea e va dalla scultura all’installazione, dai lavori fotografici all’elaborazione digitale delle immagini, ai video, ai progetti interattivi.
L’installazione per “la piccola” è un’antologia di opere realizzate con diverse tecniche adottate dall’artista fino a questo momento.
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