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“Un relitto del 900…”. Uffizi commissariati, Isozaki accantonato?

di - 8 Dicembre 2009

Chi lavora a Firenze non dovrebbe mai dimenticare di doversi misurare con Giotto, Michelangelo e Vasari. Mi chiedo in che modo la pensilina potrebbe convivere con le contigue logge vasariane, senza provocare uno choc nei fiorentini e nei visitatori che arrivano da tutto il mondo”.
Queste parole, pronunciate nei mesi scorsi dal ministro per i Beni culturali Sandro Bondi, parevano già un de profundis, per il famoso – o famigerato? – progetto dell’architetto giapponese Arata Isozaki per la pensilina degli Uffizi. Progetto che ormai da oltre dieci anni divide le opinioni di storici e critici dell’architettura, ma soprattutto quelle dei fiorentini. E sul quale si è lungamente esercitato anche Vittorio Sgarbi, ai tempi del suo incarico a Sottosegretario ai Beni culturali. E che invece il sindaco Matteo Renzi appena insediatosi si era detto propenso a riprendere.
Ora un fatto nuovo pare accantonare – forse definitivamente – il discusso progetto, una loggia larga oltre 23 metri ed alta quasi 30, che dovrebbe sorgere su Piazza del Grano, all’uscita delle Gallerie degli Uffizi.
Bondi – informa il Sole 24 ore – ha infatti nominato l’architetto Elisabetta Fabbri commissario straordinario per accelerare la conclusione del cantiere per l’ampliamento degli Uffizi, ma nelle consegne della pensilina – “Un reperto archeologico, un relitto del 900”, l’ha definita Antonio Paolucci – non c’è menzione.
L’opinione di Exibart? Bhe, senz’altro già la sapete: qualsiasi cosa vada nella direzione di spiegare a Firenze ed ai fiorentini che non si può campare sulla rendita di 500 anni fa, è la benvenuta. Pensiline, grattacieli, demolizioni: Firenze – e con lei tutte le nostre città – ha bisogno estremo di una scossa che l’architettura è in grado di dare. Mettiamola nelle condizioni di farlo.

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[exibart]

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  • Rendite, scosse? Non ho ben afferrato ma mi pare evidente che quella "pensilona" è mostruosa e poi a cosa servirebbe esattamente? Gli Uffizi ganno bisogno di un nuovo ingresso? OK ma, fatelo decente seppur moderno.

  • al di là del progetto di Isozaki che può piacere o meno (ma in Italia è possibile che debbano lavorare sempre i soliti 3 architetti internazionali?!) e delle pietose affermazioni del nostro 'illuminato' Ministro, il problema è che l'Italia e i suoi 'amministratori' non solo dovrebbero sdoganarsi dai 500/1000 anni di storia passata ma a questo punto capire urgentemente e in modo intelligente come farli diventare una voce sostanziale della produttività del Paese, se non vogliamo essere superati anche in questa eccellenza dai paesi emergenti! Forse potrebbero insegnarcelo loro come fare..

  • Pensiline, grattacieli, demolizioni... (?!)

    ...a Firenze?!

    Imbarazzante scrivere simili minchiate; ti prego di andare a vivere in qualche città giapponese così avrai le tue pensiline, i tuoi grattacieli e tutte le demolizioni di cui sentirai il bisogno e lasciaci la bellezza delle nostre città... molte grazie!

  • Si vede subito quando antico e moderno vanno d'accordo. In questo caso l'impatto è ridicolo, sembra si tratti di una struttura da coprire per proteggere da insolazioni i turisti in estate quando all'uscita vogliano fermarsi a commentare qualche seria opera d'arte appena vista all'interno. Spero se ne faccia a meno.

  • Caro Lorenzo, infatti coerentemente e per fortuna ci vivo in un paese straniero.......

  • In linea di principio l'inserimento di architetture contemporanee nelle città storiche è perfino auspicabile: tutte le generazioni hanno il dirito di rappresentarsi nella città; diversamente la città viene condannata ad un futuro necroforico e museale; vuol dire che ha finito di vivere come città. Bisogna peraltro riconoscere che l'ambientazione ha le sue leggi e, per applicarle, occorre la genialità di un maestro dell'architettura, e Isozaki non lo è certamente, lo stridore del suo linguaggio rispetto al contesto è ... assordante.
    Certo non è facile trovare un Wright che col suo "Masieri Memorial" si espresse nel 1952 in un linguaggio che nella sua modernità era fortemente impregnato di venezianità. Ma l'Italia è quella degli estremi; allora mancò la sensibilità necessaria per capire l'alto valore culturale che quella realizzazione avrebbe aggiunto alla storia e all'immagine di Venezia; oggi invece si accetta qualsiasi proposta d'"immagine" senza il necessario spirito critico.O sbaglio?

  • Dalle immagini, la pensilina non mi è mai piaciuta. Soprattutto fatico a vedervi una funzione logica specifica: sembra l'inserimento di plastica di un meccano. La tanto vituperata Piramide di Pei, al confronto, è un capolavoro. C'è qualcuno che mi sappia dire a cosa servirebbe? Sono anche disposto a cambiare idea estetica...

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