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La cerimonia di premiazione ufficiale si svolgerà a Tokyo il prossimo 21 ottobre, ma poco fa sono stati annunciati i vincitori del Praemium Imperiale 2015, giunto alla sua 27esima edizione, e che si pone come uno dei riconoscimenti per le arti più importanti al mondo, che l’anno scorso era andato anche all’italiano Giuseppe Penone.
A essere premiati quest’anno sono invece il giapponese Tadanori Yokoo per la pittura, il tedesco Wolfgang Laib per la scultura, l’inglese Mitsuko Uchida per la musica e i francesi Dominique Perrault e Sylvie Guillem per l’architettura e il teatro/cinema. La Japan Art Association conferirà a ciascuno dei vincitori un premio di circa 111mila euro (15 milioni di yen) e una medaglia che sarà conferita dal Patrono onorario dell’associazione, il Principe Hitachi.
Nato nel 1950, il medico Wolfgang Laib passa definitivamente all’arte nel 1975, dopo una serie di viaggi in India, e realizzando la sua prima Milkstones, le celebri sculture riempite poi con del latte, materiale che insieme al riso e al polline è “cifra” della sua produzione. Un premio molto solenne, per un artista etereo: felice combinazione, dopo alcune assegnazioni decisamente muscolari, date negli scorsi anni.
Riconoscimento, forse meno inaspettato, per Yokoo, prolificissimo giapponese classe 1936, a cui la Fondation Cartier di Parigi dedicò una retrospettiva nel 2014.