Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Non si potrà accedere agli interni di casa Bonacossa, ma questi saranno “tangibili” nell’installazione in giardino; uno straniamento, un paesaggio primaverile che viene variato, una caccia al tesoro come rito di sepoltura e di ritorno dei corpi alla terra. Ancora una volta Nico Vascellari (sopra in una foto di archivio, a Museion-Bz), in occasione del progetto Case Chiuse, a cura di Paola Clerico, sceglie di tentare di mettere in relazione lo spazio intimo dei ricordi e delle emozioni con una fisicità materica, e da domani sarà protagonista al 14 di via Necchi a Milano, a Casa Bonacossa. Appena due giorni dopo aver chiuso il suo bell’intervento a Villa Medici a Roma, curato da Pierpaolo Pancotto.
L’innesco è per un cortocircuito, per generare e moltiplicare le possibilità interpretative senza offrire risposte, ponendo lo spettatore in una temporalità onirica e contraddittoria, con una figura d’eccezione come protagonista di questa ricerca: il cane di famiglia, sul quale Vascellari ha deciso di lavorare creando una nuova serie di sculture in bronzo nelle quali ha unito l’idea di due riti funebri: quello della sepoltura e quello della cremazione, dedicando la sua pratica a una serie di animali morti, trovati in varie perigrinazioni e fondendoli direttamente nel bronzo. Una naturalità, della scomparsa e della vita, sospesa in un tempo senza definizione possibile. Da domani, per 10 giorni, dalle 10 alle 14.