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Nel 1937 Adolf Hitler aveva tagliato il nastro della “Casa delle Arti” di Monaco di Baviera con l’idea che potesse diventare emanazione culturale della grande arte germanica, e non a caso, qui, si era perseguitata l’arte “degenerata”.
Parliamo dell’Haus der Kunst di Monaco di Baviera, che riceve dal Bundestag tedesco qualcosa come 20 milioni di euro per la sua ristrutturazione (per una cifra totale che si aggira intorno agli 80 milioni).
Chi sarà il nome chiamato a modificare la struttura, a conservarla e restaurarla? David Chipperfield, che ha messo come data di termine dei lavori la fine del 2017.
Un ulteriore sforzo per cancellare, o almeno lenire, il difficile passato dell’edificio, che sotto l’attuale direzione di Okweui Enwezor, ha trovato una linfa ancora più originale e globale.
Rüdiger Kruse, portavoce del Bundestag per la cultura e i media ha dichiarato: «L’Haus der Kunst ha il potenziale per andare ben oltre i confini della Baviera. Con questo contributo da parte del parlamento tedesco l’obiettivo è rafforzare l’eccellenza nella cultura e per favorire un luogo di comunicazione culturale». Una nuova mecca del contemporaneo in Europa (ri)nasce.