Questo mese, in occasione della 119esima edizione di Verona Fieracavalli, sarà presentato Equinox, progetto d’arte contemporanea a cura di Rebecca Russo che andrà ad arricchire il programma di questa importantissima fiera equestre, che ogni anno accoglie oltre 170.000 visitatori da tutto il mondo. Nato da una riflessione sul rapporto uomo-cavallo e sul dialogo tra cultura e natura, il progetto è incentrato sulle diverse soluzioni con le quali l’uomo, attraverso l’arte, ha proiettato la propria natura contradditoria sulla figura di questo animale, riconoscendovi lo stesso legame che intercorre tra l’Es e l’Io. I sei artisti invitati, Taus Makhacheva, Kathi Prosser, Emilia Faro, Polina Kanis, Said Atabekov e Janet Biggs, si confrontano con questa creatura da sempre collegata alla forza vitale, simbolo di libertà senza confini e senza limiti, presentando lavori che partono proprio da queste riflessioni.
Taus Makhacheva, in Karakul (2007), ci racconta della difficile relazione interposta tra un Cavallo e un Essere Umano, completamente rivestito da una pelliccia di astrakan, che assume i connotati di un’iniziativa utopica. Il video di Kathi Prosser, Horses never lie (2003), mostra una donna la cui danza ispirata ai movimenti dei cavalli ci parla di nascita, di vita e di morte, mentre in The Path (2017), di Emilia Faro, una donna e un cavallo affrontano insieme un percorso, esperienza magica e intensa che li porterà alla faticosa conquista di un equilibrio esistenziale. Si continua poi con The New Flag (2012), dell’artista russa Polina Kanis, dove una donna che tiene in mano una bandiera come simbolo di vittoria, prova a montare sull’animale con l’aiuto di un assistente, cadendo più volte e ricominciando da capo, senza mai raggiungere il fine, invitando lo spettatore a riflettere sulla differenza tra mondo reale e mondo ideale. Il video Battle for the Square (2009), di Said Atabekov, ispirandosi alla tradizionale competizione del Kokpar, ci mostra il caotico scontro dei cavalieri per la conquista di un agnello morto, che diventa una metafora di ogni tipo di lotta violenta tra gli uomini. Ativan (2003), di Janet Biggs, pone l’umanità intera davanti a uno specchio: qui un cavallo corre su un tapis-roulant mentre uomini e donne immersi in una piscina eseguono degli esercizi.
La rassegna si svolgerà dal 26 al 29 ottobre 2017, grazie al sostegno di Verona Fieracavalli, Fondazione Videoinsight, con la partecipazione di TermalVet, Animal & Equine Thermography e la collaborazione di Analix Forever, Joey Rinaldi e Silvia Piccolino Boniforti Parelli Professionals.
Trovate il programma completo e tutte le altre informazioni
qui.
In home: Emilia Faro, The path, 2017, Videoinsight Collection
In alto: Said Atabekov, The battle for the Square, 2009, Videoinsight Collection