[exibart]
76 artisti internazionali, tra cui anche tre italiani, invitati alla quarta edizione della Bangkok Biennale: le fotografie delle mostre diffuse…
In programma dal 15 novembre 2024 al 28 luglio 2025, "Maria Lai. A Journey to America" è la prima retrospettiva…
SpazioVolta presenta il nuovo spazio espositivo nella ex chiesa cinquecentesca di San Rocco, a Bergamo, con un suggestivo progetto site…
Silent Studio, a cura di Bernardo Follini, presenta alcuni dei lavori principali realizzati dall’artista olandese negli oltre trent’anni della sua…
Mulino Caputo, storica azienda napoletana, celebra i suoi 100 anni con un premio dedicato alla valorizzazione del talento delle nuove…
Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 4 al 10 novembre, in scena nei teatri…
Visualizza commenti
bel logo, complimenti
Scusate, ma chi è Marzia Migliora per selezionare dei dipinti e chiedere ad alcuni le proprie suggestioni..? Ma quali sono le basi di queste scelte? ma stiamo scherzando....il 900,marzia migliora...mha
hai ragione mandiamo le pizze e i fichi (Luca Rossi) anche lì
Bel logo. Anche se il futura fa un po' fascio e probabilmente nel complesso invecchierà presto. Vista anche la sede rischia di essere fuorviante, ridondante.
Ma "900" che sembra una virgola con due punti di sospensione è un'immagine concettualmente azzeccata e che si presterà bene per la comunicazione.
il font non è il futura (eresia!!!:) ma un bellissimo caslon two lines english egyptian, con le caratteristiche C ad arco di cerchio, che ahimè data 1816. Non mi sembra la scelta più azzeccata per un museo del novecento, e la cifra dagli occhielli pieni è quanto di più visto possa esistere. Ma considerando che probabilmente il marchio è stato disegnato da uno stagista non pagato direi che non c'e' male.
La font scelta per il marchio del Museo del Novecento non è il Caslon Two Lines English Egyptian, carattere che non è disponibile commercialmente, nonostante esistano alcuni tentativi di digitalizzazione (una delle quali a opera di James Mosley, e una di Antonio Cavedoni). Il carattere scelto è invece un Avenir Black, progettato da Adrian Frutiger nel 1988. L'Avenir riprende idealmente il disegno del Futura: è quindi un alfabeto che affonda le radici nelle seconde avanguardie del Novecento ma risente dell'intera storia tipografica del secolo, e proprio questa caratteristica ci ha influenzati nella scelta.
Gli occhielli invece non sono stati 'rimossi' come dici, il marchio è stato infatti disegnato appositamente a partire dal cerchio (e non da uno 'stagista'— mi dispiace che dalla critica colta tu sia passato all'insinuazione del tutto gratuita e ingiustificata). L'utilizzo che ne viene fatto serve a suggerire l'idea di apertura, di un discorso che continua; ad uno dei tre punti di sospensione si sostituisce una virgola che presuppone una continuazione. Proprio come aveva intuito il tuo collega che aveva sbagliato (di poco) l'attribuzione del font.
incasso e mi scuso dell'errore, quanto alla critica è purtroppo l'esperienza personale a trasformarci in acidi commentatori.