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Quattro anni. Ha pagato caro, Robert Mang, il furto della Saliera di Benvenuto Cellini, quel gesto che più che il tentativo di ottenere un riscatto (la vendita era oggettivamente impensabile, per un oggetto così famoso), era fin da subito apparso quasi come una beffa, una sfida alle autorità e alla polizia. Il capolavoro dell’oreficeria di Cellini, creato fra il 1540 e il 1543 e valutato circa 50 milioni di euro, era scomparso nel 2003 dalla sua teca al Kunsthistorisches Museum di Vienna, ed in seguito era giunta una richiesta di riscatto per 10 milioni di euro. All’”Arsenio Lupin” austriaco, che aveva violato i sistemi di sicurezza e gli allarmi del museo con sconcertante facilità, la polizia era arrivata grazie a intercettazioni telefoniche, ed in seguito il prezioso manufatto era stato recuperato in una cassa di legno sepolta in un bosco a nord di Vienna. Ora il romantico ladro avrà quattro anni per riflettere sui suoi errori. Resta da capire quanto impiegherà ad aprire la serratura della sua cella…
[exibart]
é un’opera straordinaria, Cellini meriterebbe più attenzione da parte degli artisti contemporanei.