Nel corso di un’estate calda, in cui l’approvazione del disegno di legge Zan, insieme ad altre tematiche legate ai diritti LGBTQIA+, sta animando le discussioni e smuovendo le piazze di tutto il paese, all’arte urbana fiorentina spetta il compito di urlare a voce alta l’importanza di una sensibilizzazione sociale verso l’inclusione, l’emancipazione e l’uguaglianza che non può più essere rimandata. Si chiama “Altri Colori” ed è un progetto d’arte urbana nato a Firenze dalla collaborazione fra la Street Levels Gallery e l’Associazione Culturale A Testa Alta E.T.S. insieme a Arcigay Firenze e Altre Sponde APS, in occasione del Pride Month 2021.
Un progetto speciale, in cui l’arte contemporanea nel contesto urbano diventa mezzo per la celebrazione dell’altro e per la rivendicazione di diritti sociali e civili, volto alla sensibilizzazione e all’emancipazione della comunità LGBTQIA+.
Un primo intervento si è tradotto nella realizzazione di un murale arcobaleno sull’edifico del Palarotelle (Via dell’ Olmatello, 116), in prossimità della sede Arcigay, ed è stato ideato dalla visual Artist Luchadora (nome d’arte di Alessandra Marianelli), e realizzato grazie al contributo dell’Amministrazione Comunale in quanto partner della rete RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e all’accordo per la promozione e realizzazione di progetti artistici negli Spazi Liberi della Città di Firenze.
Inaugurato il 25 giugno, Altri Colori è un murale vivace e colorato, in cui le forme morbide e sinuose dei soggetti, abbinate al background personale dell’artista dove l’arte pittorica si fonde con l’illustrazione grafica, consentono di dare voce all’identità di genere e al tema dell’orientamento sessuale in maniera intima e delicata. Il secondo atto del progetto è un’estensione dell’intervento realizzato nel Quartiere 5: Giallo ed Altri Colori #2, una mostra personale di Luchadora, ospitata dal The Student Hotel fino al 4 settembre.
L’esposizione, come il murale, veicola un messaggio di inclusione, libertà espressiva e cultura dei diritti. Le 30 opere grafiche esposte rivelano la sensibilità dell’artista verso questioni di natura sociale, interpretate attraverso forme sinuose, colori vivaci e una forte tensione verso la dimensione fantastica. In questa retrospettiva viene esposto il percorso di una professionista che ha sempre scelto di abbracciare tematiche di attualità. Ecologia e ambientalismo, identità di genere, emancipazione della cittadinanza fragile e dignità umana sono le tematiche al centro della sua ricerca.
Il visitatore è invitato a immergersi nel percorso della mostra, seguendo un tracciato suggerito da grafiche-spot che, attraverso la gestualità di alcune mani, accompagnano il fruitore nelle sale lasciando spazio alla libera interpretazione.
Ancora una volta, il linguaggio universale dell’arte ha il compito di veicolare valori e messaggi al centro dei dibattiti sociali e di attualità, promuovendo un dialogo aperto all’interno della comunità, in cui uguaglianza e inclusività siano punti cardini che necessitano di un’attenzione urgente e non più delegabile ai posteri.
Un dialogo fertile, co-progettazione e co-operazione che sono il punto di partenza fra realtà eterogenee per promuovere ideologie comuni, e che sono alla base di un ripartenza dell’arte al servizio della società, dopo un lungo periodo di fermo.
Il suo nome d’arte è ispirato alle lottatrici del wrestling messicano, dalle quali l’artista ha mutuato la vivacità dei colori, la fantasia delle loro caratteristiche maschere e una grande energia positiva. Nata e cresciuta tra le colline toscane, Luchadora si trasferisce a Firenze quando ha vent’anni, intraprendendo non solo gli studi di design ma anche una carriera come freelance. I progetti ai quali collabora sono lo specchio di un grande slancio alla sperimentazione, all’innovazione, alla curiosità: l’editoria, la Poster Art, gli interventi urbani, le opere pittoriche e ancora tante altre discipline confluiscono all’interno dei suoi lavori, in una commistione del tutto personale di cui l’artista ha fatto la sua cifra stilistica. La sua riconoscibilissima identità e la sua versatilità l’hanno portata ad operare non solo sul territorio toscano (dove è profondamente radicata e largamente conosciuta), ma anche in ambienti di respiro nazionale e internazionale.
La Street Levels gallery è la prima galleria di Firenze interamente dedicata alla Street Art, arte urbana e graffiti writing. Nasce nel 2016 dall’incontro tra cinque artisti locali e due produttori culturali provenienti dal collettivo fiorentino Progeas Family. Fin dalla sua fondazione, l’obiettivo chiaro di Street Levels Gallery è stato quello di creare uno spazio articolato che si incaricasse di indagare, documentare e fare informazione sui vari livelli d’interazione dell’arte con la strada, il pubblico e lo spazio espositivo, oltre a rappresentare un punto d’incontro e di ritrovo per molti creativi fiorentini.
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