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Il programma di live talk della RUFA – Rome University of Fine Arts, prosegue con Tales behind the walls, incontro che si svolgerà il prossimo 2 luglio, a partire dalle 18.30, sull’account Instagram @rufa_university: da un lato il docente Claudio Spuri, dall’altro due tra i più noti esponenti della street art, Alice Pasquini, in arte Alicè, e UNO.
Da Saigon a Civitacampomarano: chi è Alice Pasquini
Alice Pasquini è una street artist, illustratrice e scenografa italiana. Ha conseguito il diploma in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, completando il percorso di studi in Spagna con un master in critica d’arte all’Università Complutense (2004) e un corso di animazione presso l’Ars Animation School di Madrid.
Artista poliedrica, ha sperimentato diverse tecniche, generi e medium espressivi. È tra le poche esponenti femminili affermate a livello internazionale tra i protagonisti del movimento street art. I suoi lavori spaziano dai piccoli interventi su arredi urbani, ai murales di grandi dimensioni, la sua ricerca varia dalla narrazione della vitalità femminile, lontana dallo stereotipo donna-oggetto, alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti.
Ha esposto alla Saatchi Gallery, all’Ambasciata Americana di Roma, al MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma, al Mutuo Centro de Arte Barcellona, all’Espace Pierre Cardin ed è inserita nell’enciclopedia Treccani. Sydney, Mosca, Singapore, Amsterdam, Londra, Berlino, Oslo, New York, Buenos Aires, Yogyakarta, Barcellona, Copenaghen, Marrakech, Saigon, Roma e Napoli, sono alcune delle città in cui sono visibili le sue opere, spesso realizzate da commissioni pubbliche. Fra i suoi progetti, Under Layers, il primo esperimento di street art in 3D realizzato a Ostia, nel 2015, in collaborazione con il Comune di Roma. Dal 2015, Alice è coinvolta nella riscoperta e valorizzazione del centro antico di Civitacampomarano, come direttrice artistica del CVTà Street Fest dal 2016.
UNO e il segno della pubblicità
UNO vive e lavora a Roma e si esprime nelle forme classiche della street art e del muralismo. Accogliendo e attualizzando la lezione di Andy Warhol, Guy Debord e Mimmo Rotella, UNO gioca con la tecnica pubblicitaria cambiandone il segno. Partendo dal volto simbolo della famosa pubblicità di cioccolata, lo rende un’icona della possibile rivoluzione del singolo nei confronti della società di massa. Un volto liberato dal ruolo assegnatogli dai suoi creatori, che diventa paradossalmente lo strumento ideale per una critica alla pratica pubblicitaria stessa.
A rafforzare il messaggio c’è la carta strappata dei decoupages e stencil-collages realizzati dall’artista, che rimandano alla lacerazione dell’individuo e alla sua unicità, continuamente manipolata fino a perdersi nella molteplicità della società di massa. L’artista conta interventi in varie città: Los Angeles, San Francisco, Chicago, San Paolo, Belo Horizonte, Londra, Mosca, Berlino, Amsterdam, Madrid, Lisbona, Roma, Milano, Torino, Siracusa, Catania, Bologna, Salerno, Venezia, Barcellona, Dortmund, Amburgo, Marsiglia, Strasburgo, Atene.
I documentari
Sia Alice Pasquini che UNO sono stati raccontati da due documentari realizzati dagli studenti RUFA. Al progetto Caring about Uno, hanno partecipato Gabriele Labianca, Andree Lucini, Carlo Quinto, Sophie Perez, Daniele Illuminati, Gianluca Leccese, Maria Iacobellis, Pier Giorgio Talone e Davide Piunti. Al film Alice Pasquini – Figlia del mondo, hanno preso parte Martina Bonfiglio, Nicola Giampà, Nicola Cera, Francesco Castellaneta, Gianlorenzo Grassi.