Categorie: Street Art

Geco scoperto: la polizia municipale di Roma rivela l’identità del writer misterioso

di - 9 Novembre 2020

Si chiama Lorenzo Perris, ha 28 anni ed è sospettato di aver imbrattato i muri di mezza Europa. La scritta “Geco” a caratteri cubitali e un’infinità di graffiti in ogni forma e colore sono disseminati indistintamente per le strade delle città, con una passione speciale per le vie di Roma e di Lisbona ma la caccia al writer sembra essersi conclusa. Nella notte tra sabato e domenica, gli agenti del NAD, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale, hanno perquisito l’appartamento romano del giovane indiziato, in zona San Lorenzo, sequestrando a Perris il cellulare, il telefono e ogni sorta di materiale che possa confermare l’identità dell’“imbrattatore seriale”.

Bomber, così si definiva il writer Geco in un’intervista anonima, rilasciata al sito portoghese Ocorvo.pt. L’obiettivo era quello di riempire, di bombardare – metaforicamente, s’intende – le strade delle città, per far risaltare ovunque il suo nome e impedire a chiunque di dimenticarlo. Un vero e proprio martellamento mediatico, insomma, come quelle pubblicità che ripetono senza sosta lo stesso slogan e ti ritrovi a canticchiarle a distanza di anni, ripetutamente, senza una ragione. Geco, Geco, Geco, così, all’infinito, su superfici di ogni tipo. E alla fine ti ci affezioni anche e diventano punti di riferimento.

“L’imprendibile Diabolik de noantri”, lo ha definito qualcuno. Eppure, dicevamo, non tutti sembrano aver apprezzato l’estro dell’artista: le querele, nel corso degli anni, non sono mancate e si sono accumulate a vista d’occhio. Prime fra tutte, quelle mosse dall’associazione per Villa Pamphilj e dalla città di Lisbona, i cui muri sono stati letteralmente ricoperti di graffiti e materiale riconducibile al writer misterioso, inclusi i cosiddetti heaven spot, i punti più difficili (e pericolosi) da raggiungere. Fino a oggi, però, risalire al volto del colpevole è stato pressoché impossibile.

«Dovrebbe chiamarsi Lorenzo e vivere nel quartiere Testaccio», scriveva già quattro anni fa l’associazione per Villa Pamphilj su Facebook,«un imbrattatore seriale, ripetiamo, e non è una buona cosa si sia fatto un giro all’interno di una villa storica già presa pesantemente di mira da vandali e writers in erba: cosa si aspetta a fermare lui ed i suoi degni compari? Da parte nostra, un esposto tutto per lui, oggi presso gli uffici del XII Gruppo Polizia Roma Capitale, nei prossimi giorni anche presso la stazione Carabinieri “Gianicolense”. Servirà? Non lo sappiamo, ed è per questo invitiamo tutti a tenere gli occhi aperti segnalando e denunciando questa razza di impuniti mascalzoni».

Il post di Virginia Raggi su Facebook

«Centinaia di bombolette spray», commenta oggi sul suo profilo Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, «migliaia di adesivi, funi, estintori, corde, lucchetti, sei telefoni cellulari, computer, pennelli, rulli e secchi di vernice. Si tratta del materiale che il Nucleo Ambiente e Decoro della nostra Polizia Locale ha sequestrato al writer romano noto come “Geco” che, insieme all’assessore Linda Meleo, avevamo già denunciato per aver deturpato diversi edifici della nostra città».

E ancora, insieme a una foto che ritrae tutto il materiale sequestrato: «Grazie al lavoro del Nad, e a un anno di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, i nostri agenti sono riusciti a identificare il writer. I magistrati hanno poi disposto perquisizioni domiciliari e nei mezzi a sua disposizione. Era considerato imprendibile, ma ora Geco è stato identificato e denunciato. Ha imbrattato centinaia di muri e palazzi a Roma e in altre città europee, che vanno ripuliti con i soldi dei cittadini. Una storia non più tollerabile». “Deturpato” e “imbrattato”, quindi, nient’altro.

E fa un po’ sorridere scoprire, poco dopo, che tra i follow dell’account Instagram di Raggi figuri il nome di un insospettabile Banksy.

Visualizza commenti

  • Ma dovete dire per forza il nome oppure se lo dite non lo potete mettere un po nascosto? Povero è lui pensate al covid non a geco

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Reality Fiction di Maurizio Taioli da Flashback Habitat

L’associazione culturale Flashback Habitat, a Torino, da qualche giorno ha arricchito la propria originale esposizione di opere d’arte a cielo…

23 Giugno 2025 0:02
  • Mostre

Hauser & Wirth, tutte le mostre tra Basilea e Zurigo

Non solo le opere in vendita nello stand di Art Basel. E così la super galleria svizzera propone selezioni dedicate…

22 Giugno 2025 19:52
  • Teatro

Tre membri della Commissione Prosa si dimettono: cosa sta succedendo nel mondo del teatro

Tra dimissioni e polemiche sullo schwa, si apre una ferita nella governance del teatro pubblico italiano. Il mondo dello spettacolo…

22 Giugno 2025 17:00
  • Arte contemporanea

Le mostre della GAMeC, le installazioni di Maurizio Cattelan in città: l’estate bergamasca all’insegna dell’arte e della provocazione

Oltre alle installazioni spiazzanti che hanno già creato scalpore in città, prosegue il quarto ciclo di Biennale delle Orobie –…

22 Giugno 2025 14:30
  • Arti performative

Intervista a Luca Pagan, l’artista che suona il proprio corpo attraverso la tecnologia

Tecnologia, corporeità e materia sonora sono gli elementi al centro della ricerca dell'artista emergente, che suona il proprio corpo attraverso…

22 Giugno 2025 12:55
  • Fotografia

Other Identity #164, altre forme di identità culturali e pubbliche: Connor Sewell

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

22 Giugno 2025 9:30