Categorie: Street Art

GemellArte 2023: presentati i due murales a Terni e Saint’Ouen

di - 28 Ottobre 2023

Continua a riempirsi di forme e colori il “ponte” tra Terni e Saint’Ouen, le due città gemellate e rese ancora più vicine da GemellArte, il Festival indipendente di arte contemporanea promosso da Gn Media che, dal 2019, ha contribuito a creare un vero e proprio museo a cielo aperto e dislocato tra Italia e Francia, favorendo lo scambio culturale. Con la direzione artistica di Chiara Ronchini e sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut Français Italia, la quinta edizione si è appena chiusa, con la presentazione dei murales realizzati da Dano Masala e Desiderio Sanzi, selezionati a seguito di una call.

Riflettendo sul tema della Joie, la gioia come sentimento, sensazione ma anche come ideale, i due artisti hanno trascorso un periodo di residenza per entrare in dialogo con le suggestioni del territorio, il francese Dano Masala a Terni, e Desiderio a Saint’Ouen. Le due opere, realizzate a seguito di questo percorso di confronto, sono state presentate nei giorni scorsi.

Il francese Masala ha creato un’opera pensata appositamente per l’ex casa del custode, appena ristrutturata, dell’ex Opificio Siri, attuale sede del Museo Caos, partner del festival GemellArte. Il murale, impreziosito dall’illuminazione ad hoc realizzata da Asm Terni, partner tecnico del festival, è stato inaugurato alla presenza di Michela Bordoni, assessora al Bilancio, turismo e cultura del Comune di Terni, Enrico Melasecche, assessore alle Infrastrutture, trasporti, opere pubbliche e politiche della casa della Regione Umbria, Mirko Menecali e Tiziana Buonfiglio, Presidente e Amministratrice delegata di Asm Terni, Chiara Ronchini, Alessio Crisantemi, Presidente di Gn Media, promotore del Festival, Dano Masala, Gabriele Galatioto, Console onorario di Francia in Umbria.

Dano Masala, photo credits GnMedia
Dano Masala, photo credits GnMedia
Dano Masala, photo credits GnMedia

«Dalla preistoria ad oggi, l’arte è un fattore importante nello sviluppo dell’essere umano», ha spiegato lo stesso artista, nato nel 1992, nella periferia parigina. «È stato uno strumento importante nell’evoluzione del pensiero a livello spirituale, psicologico e psichico. Attraverso questo lavoro vorrei riunire questi due aspetti per rendere omaggio all’arte nella sua forma globale e universale.Vorrei quindi illustrare la dualità che tutti sperimentiamo quando si tratta di uscire dalla nostra zona di comfort. A volte la nostra situazione è stabile e ci dà sicurezza. Ma siamo felici così? A volte uscire dalla propria zona di comfort e confrontarsi con cose nuove può portarci tanta ricchezza. Questo potrebbe essere un incontro con la paura o il dolore. Ma una volta che tutte queste emozioni sono state attraversate e trascese, sono le molteplici ricchezze dell’amore e della gioia ad aprirsi davanti a noi».

Desiderio, ph. GnMedia
Desiderio, ph. GnMedia
Desiderio, ph. GnMedia

Pochi giorni prima, nella città di Saint’Ouen si è tenuto il vernissage del murale realizzato dall’artista italiano Desiderio, sotto la guida di Tiziana Zumbo, storica dell’arte e curatrice di GemellArte in Francia. Intitolato Gaudium, si basa su una rivisitazione de La Danza dipinta da Henri Matisse nel 1910, in cui cinque figure si intrecciano con un girotondo di bambini “di oggi”, dando vita a un murale in cui l’arte moderna si fonde con il linguaggio contemporaneo. Desiderio ha realizzato la sua opera lungo la parete che si trova all’angolo tra Rue Ampère e Rue Croizat, nelle vicinanze del Comune di Saint’Ouen e del Collège Jaurès. Si tratta di uno spazio nel cuore della cittadina francese, accanto alle scuole e principali istituzioni, che l’amministrazione locale intende valorizzare proprio attraverso l’intervento artistico proposto da GemellArte.

Il festival si è quindi chiuso con GemellArte Off, rassegna gratuita di film francesi, proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano, organizzata in collaborazione con l’Institut Français Italia e sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia, curata dagli esperti Fabrizio Borelli e Sara Michelucci. Sullo schermo, Cléo de 5 à 7, film iconico del 1962, della grande Agnes Varda.

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