Sette artisti internazionali per valorizzare lo spazio urbano: accade a Cosenza, nel quartiere Case Minime, sito a monte di Viale della Repubblica, nel pieno del centro cittadino, per il progetto IAMU – Idee Artistiche Multidisciplinari Urbane, curato dall’associazione Rublanum. Grazie a una serie di interventi di street art ma anche di laboratori a vocazione sociale, il progetto ha contribuito a sviluppare il tessuto comunitario del luogo, attraverso l’unione di linguaggi artistici e strumenti inclusivi per il coinvolgimento della comunità .
«Tutte le opere realizzate, così come i laboratori svolti, da quelli di ascolto attivo fino a quelli di agricoltura urbana, sono i tasselli di un percorso in cui, tra ascolto e coinvolgimento attivo degli abitanti, si è contribuito a dare vita ad un nuovo modo di vivere le Case Minime, mostrando come un quartiere possa rinascere attraverso la cura, la bellezza e il rispetto dell’altro», spiegano dall’organizzazione.
Aches, muralista irlandese, ha ritratto la signora Anna, donna che vive nel quartiere da molti anni e ne incarna perfettamente la sua essenza, mentre il Dùo Amazonas, alias della coppia femminile di street-artist composta dall’argentina Nati Andreoli e dalla colombiana Lina Castellanos, hanno riportato su muro l’ultima scena tratta dal film Thelma & Louise, con l’intento di sottolineare l’importanza dell’amicizia tra donne, spesso caratterizzata da una complicità che gli uomini non sempre riescono a comprendere, e dalla necessità di libertà . Slim Safont e Taxis hanno unito i loro differenti stili visivi per realizzare un’opera che è una potente fotografia del territorio, Panda Is Forever. Tony Gallo ha invece realizzato l’opera dal titolo Anche i fiori vogliono parlare, una poesia visiva che mette in evidenza la mancanza di dialogo che a volte emerge tra persone vicine. Vesod ha attinto a piene mani dal suo linguaggio visivo, in cui il tempo, chiuso in forme solide immateriali, si cristallizza per rivisitare l’idea dell’eterno presente: nel suo lavoro la figura centrale, una donna, protegge un agnellino da un branco di lupi, animale simbolo della città di Cosenza.
A partecipare al progetto anche Martha Cooper, fotoreporter e fotografa di street-art, che ha vissuto in prima persona l’esperienza di IAMU, immortalando l’essenza del progetto con le sue immagini.
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