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JDL firma un murales di 40 metri sul Serpentone di Corviale, a Roma
Street Art
di redazione
Una grande immagine di speranza ma anche di invito all’azione, di dimensioni ambientali in ogni senso della parola. È infatti dedicata alla questione climatica la nuova opera murale realizzata da JDL, estesa sui 40 metri della parete nord-est del palazzone di Corviale, a Roma, il famoso “Serpentone”, uno dei muri più simbolici della Capitale. La street artist olandese, al secolo Judith de Leeuw, ha iniziato i lavori a metà dicembre, con l’aiuto di altri street artist, come Spike, Smok, Marqus, Boogie, Joys e con il supporto del tema di Street Art For Rights.
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Il murales rientra infatti nell’ambito dell’omonimo festival di street art, ideato e diretto da Giuseppe Casa, curato da Oriana Rizzuto per MArteGallery e prodotto dall’Associazione Culturale ARTmosfera, nato come progetto speciale della Biennale MArteLive nel 2014. In questi anni, Street Art For Rights ha dato impulso alla realizzazione di circa 30 opere, dislocate tra i quartieri periferici romani di Corviale e Settecamini, creando due musei a cielo aperto e nel Lazio tra Cassino, Fiumicino e Latina. Recentemente il festival è stato incluso dall’Unione Europea nel Programma Europa Creativa e nei prossimi tre anni sarà presentato un nuovo ciclo di opere, che supereranno i confini dell’Italia per raggiungere la Francia, grazie all’associazione Pick Up Production, e la Grecia, con l’associazione Anazitites Theatrou. L’opera di JDL è dunque quella che ha inaugurato questa nuova linea, che parte simbolicamente da Corviale, luogo in cui hanno avuto inizio le attività legate al progetto e che più volte ha ospitato iniziative e opere di Street Art For Rights.
Conosciuta a livello internazionale per il suo impegno nel diffondere messaggi sociali attraverso la street art, JDL lavora sui temi più urgenti della contemporaneità, come LGBTQIA+, razzismo e salute mentale, raccontandole sui muri del mondo con attenzione e lirismo. «Anche per Street Art for Rights Forum Festival ha scelto di sensibilizzare le persone sull’attuale tema dell’ambiente, approfondendo con il suo lavoro la tendenza autodistruttiva della società moderna che supera i confini della natura», spiegano dall’organizzazione.
Per il nuovo muro, uno dei punti più alti della città, l’artista ha richiamato il mito di Icaro, colui che, incurante dei propri limiti, osò volare troppo vicino al Sole usando le sue ali di cera e andando incontro a una tragica fine. Il mito greco rappresenta allora la «Metafora di una società accecata dal profitto che si sta dirigendo verso l’autodistruzione, che punta ad avere il massimo oggi non curante del futuro».
Nell’opera JDL raffigura due donne: una, ricoperta di olio, precipita nel vuoto, l’altra, invece, lotta, riuscendo a divincolarsi e a ritrovare la libertà volando. La donna sulla sinistra diviene simbolo dei tantissimi uccelli che si ritrovano invischiati nel petrolio in mare per colpa dell’uomo; quella sulla sinistra invece rappresenta chi ce la fa, con forza e tenacia. «Un’opera che diventa un auspicio per il futuro e un simbolo di speranza per il quartiere di Corviale e per tutti. L’artista inoltre, nella realizzazione della sua opera, ha scelto di non cancellare alcune scritte create dai ragazzi del quartiere, poste alla base del grande palazzo. Un chiaro segnale di mantenere vivo il legame con il territorio, senza voler “snaturare” l’anima popolare di Corviale».
Nonostante la grandezza, l’opera di JDL sarà effimera, come del resto si addice alle opere di Street Art. Il Palazzone infatti sarà interessato da lavori di ristrutturazione nell’ambito del PNRR e il murales andrà distrutto ma non perso. L’opera sarà trasformata in NFT, in modo da continuare a essere visibile e vivere in rete nel mondo digitale della blockchain. I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza a varie associazioni benefiche che operano nello stesso quartiere.