Sempre sul pezzo, anonimo e anche ubiquo: Banksy ha confermato di aver realizzato sette murales in varie località dell’Ucraina, tra cui la capitale Kiev, il sobborgo di Irpin e la città Borodyanka, entrambi nell’oblast di Kiev e tra i luoghi più colpiti dai bombardamenti. Già la scorsa settimana erano state avvistate tre opere che, dallo stile inconfondibile, lasciavano indovinare la presenza dello street artist in Ucraina.
Come da tradizione, gli stencil sono stati realizzati in angoli particolarmente adatti e con citazioni e riferimenti più o meno nascosti. Una giovane danzatrice in equilibrio su un cumulo di macerie – come fosse un cavalletto – di un palazzo sventrato dalle bombe, oppure un ragazzino che rovescia a terra un uomo dalle sembianze vagamente simili a quelle di Vladimir Putin, durante un match di Judo (il Presidente Russo pratica regolarmente l’arte marziale giapponese ed è stato anche sospeso dalla Federazione mondiale di categoria, come conseguenza della guerra in Ucraina).
Tra gli altri soggetti rappresentati tramite gli iconici stencil in bianco e nero, anche un uomo barbuto che fa il bagno, una donna in vestaglia, con bigodini, maschera antigas ed estintore, una base mobile per il lancio dei missili sovrascitta al graffito – probabilmente già esistente – di un pene, due bambini a cavalcioni di un “cavallo di frisia”, un ostacolo difensivo usato per impedire il transito dei veicoli, e una ginnasta con nastro, in bilico sulla crepa di un muro.
Come avrà fatto Banksy a realizzarle in sette zone diverse dell’Ucraina (anche se non troppo distanti tra loro), in piena guerra? Miracolo della street art e anche della peculiarità tecnica degli stencil, che possono essere realizzati comodamente in studio e poi applicati rapidamente e in maniera piuttosto semplice sulla superficie desiderata. Non è poi la prima volta che Banksy realizza un “attacco” su vasta scala. Già nell’ottobre 2013, per esempio, aveva presentato la sua originale “caccia al tesoro”, con un’opera al giorno per tutto il mese, da scoprire in tutta New York.
Si tratta comunque delle prime opere outdoor realizzate da Banksy da più di un anno. L’ultima, nel dicembre 2020, nella sua città natale, Bristol: una signora anziana starnutisce fragorosamente, spaventando gli abitanti della ripidissima Vale Street, Aachoo!!. A marzo aveva lanciato un’asta online, sulla piattaforma myartbroker.com, per la vendita in beneficenza della stampa di CND Soldiers, una delle sue opere più conosciute, in cui si vedono due soldati realizzare un murales con il simbolo della pace. Il ricavato, di circa 106mila dollari, è stato interamente devoluto per finanziare l’ospedale pediatrico Ohmatdyt di Kiev.
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Banksy nel proprio profilo instagram ha rivendicato solo uno dei sette muralas realizzati. Per quanto riguarda gli altri sei non ha ancora dato alcuna conferma, anche se è abbastanza evendente!