Il 5 e 6 settembre 2020, a Civitacampomarano, provincia di Campobasso, si terrà la quinta edizione del CVTà Street Fest, ridotta e ripensata nel rispetto delle misure anti Codiv-19, con la direzione artistica di Alice Pasquini, vero spirito propulsore del festival dal respiro internazionale. Il Cvtà Street Fest, stimolando la partecipazione collettiva, porta nel borgo colori, suoni e voci del mondo contemporaneo, integrandosi nel contesto e generando una nuova identità culturale, in un ideale abbraccio tra passato e presente. Attraverso street art, arti visive, musica, cinema e gastronomia si promuovono il territorio e le risorse artigianali.
Se la street art sembra stridere con la valorizzazione delle tradizioni locali, in realtà recupera la tecnica artistica più importante, la pittura, con modalità e forme contemporanee, offrendo l’occasione per riscoprire i contenuti identitari del luogo, come, in questo caso, il Castello Angioino, o le figure di due personaggi del Risorgimento italiano di origini civitesi, quali Vincenzo Cuoco e Gabriele Pepe, rendendo la storia parte attiva degli eventi presentati. L’obiettivo è salvare Civita da spopolamento e abbandono, contrastando la mancanza di prospettive in uno dei molti borghi che muoiono in Italia.
Quest’anno viene presentato un percorso installativo articolato alla scoperta di opere allestite con il coinvolgimento dell’intera comunità locale, oltre a quelle già realizzate negli anni precedenti. Il risultato è una proposta corale nata dalla cooperazione tra la comunità e gli artisti, nel tentativo di ridisegnare il destino di un luogo partendo dall’arte, ispirandosi a Maria Lai, in Legarsi alla montagna (1981).
I progetti di CVTà Street Fest 2020 non riguardano solo la street art ma anche iniziative di arte relazionale e contestuale dove è centrale il processo della creazione, la scoperta dell’altro e del patrimonio culturale, l’incontro generazionale, lo scambio tra tradizione e contemporaneità.
Gli artisti invitati, avendo già esperito lo spazio e il contesto nelle passate edizioni, sono riusciti a intervenire a distanza. Biancoshock, nel primo Cvtà Street Fest (2016), ha esplorato il ruolo dei social network legandolo alla realtà di Civita, con la panchina-Twitter, la cabina telefonica-Whatsapp, l’anziana signora-Wikipedia. Quest’anno ha allestito una fermata ideale dell’autobus, un punto d’accoglienza collettivo.
Nespoon, presente all’edizione 2017, dalla Polonia ha spiegato come realizzare una ragnatela emozionale di merletti tirati fuori dai cassetti e dai bauli delle case del paese e allestiti dalla popolazione in un intricato dedalo aereo, delicato e spettacolare, per riflettere sulla precarietà dei valori senza una rete del tempo in grado di inserirli in contesti attuali.
Alberonero, ospite nel 2018, giocando sulle gradazioni di colori, propone lo sgomento dei panni stesi dalle case abbandonate del borgo vecchio. Un’installazione di colori in cui il linguaggio dell’artista irrompe nella quiete delle rovine.
Il franco-tedesco Jan Vorman, nella scorsa edizione, ha utilizzato i LEGO® per evidenziare i danni provocati in paese dal terremoto restaurando con tamponature multicolori i muri sbrecciati. Per il festival a distanza ha pensato a un muro, espressione del flusso di coscienza dei civitesi, sul quale riversare sogni, desideri, scherzi e frustrazioni.
5 SETTEMBRE 2020
ore 09.30 PASSEGGIATA ECOLOGICA. (Trekking nei dintorni civitesi su prenotazione).
alle 10.30 e alle 17:00 TOUR MURI (Visita guidata di circa 90 minuti alla scoperta del patrimonio culturale e artistico).
ore 18.00 STREET FOOD
ore 20.30 CINEMA ALL’APERTO in collaborazione con Molise Cinema nel fossato del castello
6 SETTEMBRE
ore 09.30 PASSEGGIATA ECOLOGICA.
alle 10.30 e alle 17:00 TOUR MURI
ore 11.00 WORKSHOP CAVATELLI (previa prenotazione).
ore 18.00 WORKSHOP CIELLI (su prenotazione).
ore 19.00 PASSATELLA (su prenotazione).
ore 20.30 CINEMA ALL’APERTO in collaborazione con Molise Cinema nel fossato del castello.
Info e prenotazioni: www.cvtastreetfest.it oppure via mail, a cvtastreetfest@gmail.com.
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