Sta per concludersi la seconda edizione del progetto T.R.U.St., che ha contribuito, nell’ultimo mese, a fare di Taranto la capitale europea della street art. Kraser celebre muralista spagnolo, ha da appena completato l’ultima delle 16 opere previste per il 2021. Si tratta di una monumentale parete alta circa 40 metri che si affaccia direttamente sul golfo della città, l’opera con affaccio sul mare più alta al mondo. L’opera si presenta come il tassello finale di ben più ampio progetto, con una line up di livello internazionale, che ha regalato alla comunità uno dei musei open air più interessanti d’Europa.
In questa edizione diT.R.U.St.sono stati coinvolti artisti di fama internazionale come Belin, Slim Safont, Jorit, Helen Bur, 3ttman, Marta Lapeña, Elisa Capdevila, Lidia Cao, Tony Gallo, Attorrep, Mr. Blob, Stereal, Psiko, Nico Skolp, Carlitops e Kraser. Gli artisti hanno lavorato in diversi quartieri e zone della città: Salinella, Tramontone, Paolo VI, Taranto Centro, Sottopassaggio Via Ancona e Isola Madre, con opere site specific che entrano in connessione con l’ambente, declinando e valorizzando lo spirito del luogo e della comunità. La luce e i colori della città riverberano nelle opere, orientano i diversi linguaggi che gli artisti scelgono di adottare.
L’opera di Belin è ispirata ad una de Le Bagnanti di Picasso, reinterpretata secondo i dettami del post-neocubismo di cui lo stesso artista si fa portavoce. 3ttman rende invece omaggio al fauvismo di Matisse. Se i pugliesi Carlitops e Nico Skolp hanno lavorato con pattern astratti Marta Lapeña ed Elisa Capdevila hanno incentrato la loro ricerca sulle cosiddette “nature vive”. Il tratto impressionista caratterizza il pensoso pescatore di Slim Safont, intento a navigare in solitaria le diverse sfumature di blu del Golfo di Taranto.
Altre opere approfondiscono narrazioni sociali contemporanee, come No Vacation di Lidia Cao, che pone l’accento sui demoni che tormentano i ragazzi coinvolti in situazioni domestiche difficili, o come nel Giorgio realizzato da Jorit, omaggio a Giorgio Di Ponzio, vittima di un tumore a soli 15 anni, la cui storia è tragicamente legata allo stabilimento siderurgico ex Ilva. A completare il quadro, il delicato realismo che emerge dalle due opere di Helen Bur e Stereal, le visioni oniriche che caratterizzano quelle di Tony Gallo e Mr. Blob e gli orizzonti distopici di Psiko. T.R.U.St. contribuisce ad offrire nuovi spunti di riflessione, ad aprire la finestra verso immaginari altri, come nell’opera di Attorrep.
Fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Taranto, presieduta dal sindaco Rinaldo Melucci, e promosso dall’Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Marketing Territoriale Fabrizio Manzulli, grazie al contributo della Regione Puglia, il progetto T.R.U.St. si avvale della direzione artistica di Giacomo Marinaro del collettivo Rublanum, già organizzatore della rassegna itinerante Gulìa Urbana (abbiamo approfondito la rassegna in questo articolo), in collaborazione con l’Associazione Mangrovie capitanata da Mario Pagnottella. L’amministrazione Melucci, nella persona dell’assessore Manzulli, ha rinnovato la fiducia alle associazioni Rublanum e Mangrovie per l’organizzazione di futuri eventi a cui speriamo di assistere presto.
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