Un nuovo strumento, a disposizione dell’amministrazione comunale di Torino, per valorizzare, gestire e tutelare l’enorme patrimonio en plein air della città: quello della street art. Con le “Linee guida per l’Arte Urbana – Muralismo – Street Art”, il Comune avrà a disposizione un chiaro protocollo metodologico, per raggiungere l’obettivo di creare una galleria a cielo aperto di urban e street art, pienamente fruibile dalla cittadinanza e dai turisti. Il provvedimento, approvato dalla Giunta comunale su proposta di Marco Alessandro Giusta, assessore alle politiche giovanili e alla creatività, andrà a definire le linee programmatiche seguite dall’Amministrazione sull’arte urbana, per gli anni a venire.
La delibera e il percorso intrapreso rendono conto delle azioni di creatività urbana che, in questi ultimi anni, hanno reso Torino una delle città più significative, a livello europeo, nel panorama della street art, attraverso la realizzazione di buone pratiche e interventi istituzionali che a tutti gli effetti distinguono il “modello Torino”. In particolare queste azioni si armonizzeranno con il progetto sull’Arte Urbana, di durata biennale, che la Fondazione Contrada Torino Onlus ha presentato alla Compagnia di San Paolo e che da questa è stato finanziato.
«Torino è stata la prima città in Italia, con il progetto Murarte, ad aprire le porte alla street art, che negli anni si è trasformata, evoluta, arricchita di senso e significato», ha dichiarato Marco Giusta. «Queste Linee Guida e le novità che portano con loro, sono il compimento di un lavoro che va avanti da anni anni, e la prospettiva di visione futura a garanzia di un “modello Torino” che rispecchia una sinergia di crescita condivisa con gli e le street artists e le loro associazioni, la città, gli enti partecipati e gli enti istituzionali del territorio».
Nel dettaglio, sarà istituita una cabina di regia con le funzioni di coordinamento tra i diversi soggetti in campo. Faranno parte della cabina l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità, la Fondazione Contrada Torino onlus, il GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, un esperto scientifico con comprovate competenze in materia, identificato nella persona di Roberto Mastroianni, e la comunità artistica rappresentata dai collettivi e dai singoli creativi che hanno generato e che sostengono l’Urban Art.
Si procederà quindi al censimento e alla documentazione delle opere già presenti sul territorio, includendo anche quelle storiche e non più visibili, con lo scopo di creare un database digitale e, in seguito, una mappa per il turismo dell’arte urbana. L’Ufficio Sistemi Informativi Urbanistici realizzerà sul Geoportale della Città di Torino le pagine e la successiva mappatura relativa alla documentazione sull’arte urbana in città in collaborazione con l’Ufficio Torino Creativa dell’Area Giovani e Pari Opportunità e Fondazione Contrada Torino.
All’ordine del giorno anche un programma per incrementare il patrimonio pubblico di opere d’arte urbana, oltre alla possibilità di tutelare le opere già realizzate e affidare a writer di fama internazionale la riedizione di opere scomparse, come la murata di Nape a Parco Dora. Proseguirà inoltre il progetto ventennale Murarte, nell’ambito di una serie di interventi strategici di design urbano con il focus sulla promozione della libera espressione in ambito artistico. Proprio a partire dallo storico Murarte, sono seguiti altri progetti simili, come Pareti ad Arte, Street Attitudes, PicTurin, B.Art, ToWard 2030, fino ad arrivare alla temporary gallery di Spazio Portici – Percorsi Creativi, mostra allestita sotto i portici di via Po, il 10 ottobre 2020, e destinata a diventare itinerante lungo i 12 chilometri di arcate di Torino, proponendo sempre nuovi artisti e performance.
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