Dopo un’estate in cui è sembrato di assistere a una brutta copia di una telenovela sudamericana, il Piccolo Teatro di Milano ha finalmente un direttore: Claudio Longhi, regista teatrale, docente universitario, a lungo assistente di Luca Ronconi.
Tutto ha inizio con una lettera, scritta il 6 giugno dai lavoratori del Piccolo che lamentano la mancanza di una direzione degna del teatro di prosa più importante d’Italia, in vista della scadenza dell’ormai ex direttore Sergio Escobar, in carica dal 1998 seppur in pensione dal 2016, e quindi per legge senza stipendio (e senza alcune deleghe, affidate allo staff del Piccolo).
Escobar, dopo aver annunciato di voler affiancare il successore fino al 30 novembre, anticipa le dimissioni al 31 luglio. Il Consiglio di Amministrazione, presieduto dall’ex assessore (con una giunta di centrodestra ma gradito al centrosinistra) Salvatore Carrubba, ha poco più di un mese per trovare un sostituto.
Si iniziano a ipotizzare nomi e modalità di selezione: curriculum o progetto? In realtà è molto più banale: un semplicissimo gioco di poltrone, con il CdA che individua 5 candidati. Longhi (che dirige dal 2017 Emilia Romagna Teatro) si tira subito indietro. Si arriva allo scontro: da un lato il Comune (giunta di sinistra) e Ministero sostengono Rosanna Purchia (che prima di approdare al Teatro San Carlo di Napoli aveva iniziato la carriera proprio al Piccolo) in tandem con Umberto Angelini (destinato a rimanere al Teatro della Triennale), mentre la Regione (targata Lega) sostiene Antonio Calbi (già direttore del Teatro di Roma e sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico). A fine luglio si dovrebbe votare, ma i due rappresentanti della Regione non si presentano: la votazione è impossibile perché da regolamento servono almeno 5 presenze su 6 consiglieri di amministrazione. Interviene il Sindaco Giuseppe Sala, che chiede di aspettare per avere più tempo per valutare altri nomi.
Passa agosto e il Piccolo è sempre senza direttore. Purchia, nominata commissario al Teatro Regio di Torino, esce dalla tenzone.
A settembre, ci si riprova. Claudio Longhi, anche su pressione del Ministro Franceschini (così si dice), accetta la candidatura. Nuova votazione, ma siamo a pochi giorni dalle elezioni che Salvini pensa di vincere. I due consiglieri della Regione continuano a non presentarsi. Il teatro più importante d’Italia è ostaggio di una bega politica.
A quel punto si escogita la soluzione: basta allargare il CdA cooptando Mimma Guastoni (ex anima di Casa Ricordi) e l’ex ministro Lorenzo Ornaghi. E così il 6 ottobre 2020 Claudio Longhi è finalmente nominato direttore del Piccolo Teatro.
A questo punto, augurando un buon lavoro al nuovo direttore, si spera di non assistere a un’altra telenovela per la direzione di ERT, ma che si guardi alla progettualità e si ascolti la cittadinanza.
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