Categorie: Teatro

L’estate dei festival: il teatro a partecipazione trasversale di CrashTest

di - 7 Settembre 2023

Le ultime settimane d’estate a settembre sono ricche di festival. Su exibart vi portiamo alla scoperta di alcune delle manifestazioni dedicate allo spettacolo dal vivo più curiose e interessanti sulla scena nazionale, parlandone con direttrici e direttori. Oggi abbiamo intervistato Alessandro Sanmartin ideatore e direttore di CrashTest, il festival che invade la cittadina di Valdagno. Quest’anno dal 7 al 10 settembre.

Che cos’è CrashTest?

«CrashTest è un festival di teatro nato nel 2012 con la volontà di essere non solo un’occasione di scambio e scoperta culturale per il territorio, ma anche una ricerca di reciprocità tra le persone e le arti. Fin dall’inizio ci siamo proposti di esplorare il tempo presente attraverso il teatro e di offrire uno spazio a giovani compagnie e a progetti artistici di qualità. Direi soprattutto che CrashTest è un evento libero, di incontro, di teatro nel senso più profondo del termine in quanto luogo di partecipazione trasversale. I cittadini prendono parte a laboratori con gli artisti e altre realtà del territorio, attività di formazione, incontri, discussioni con scrittori, musicisti e filosofi, performance per la città e altre attività aggiuntive alla visione degli spettacoli in concorso. Tutto questo viene organizzato nella convinzione che l’arte e la cultura siano strumenti fondamentali per riflettere sulla nostra identità e sulla ricerca di senso, interrogandoci sui valori che animano la nostra comunità».

Qual è il rapporto del festival con la città?  

«Portare il teatro contemporaneo a Valdagno è stata fin da subito una grande scommessa, in parte perché è un comune periferico, e in parte perché qui non esistevano eventi culturali di questo tipo. Negli anni ci siamo spesi per trovare lo spazio più adatto alla realizzazione del festival, cercando di intercettare i cittadini e coinvolgendoli già a partire dai luoghi che abitualmente frequentavano. Abbiamo portato il pubblico in parchi e palazzetti dello sport, ma lo sforzo organizzativo e di allestimento era notevole. Nel 2020, sicuri di un numeroso seguito di spettatori appassionati, abbiamo gettato il cuore oltre l’ostacolo e abbiamo spostato il festival nell’unico teatro di Valdagno, il Super, e da lì è cambiato tutto. La città ormai aspetta i giorni di CrashTest con grande fermento, è diventata una festa collettiva, un momento di comunità».

Qual è il tema dell’edizione 2023?

«Il tema è BLACKOUT. Il buio, con noi da sempre, è ora più che mai definizione del nostro presente. Smarriti in un mondo dove la complessità detta legge, angosciati dal futuro, o dalla sua mancanza, soli, prototipi fallimentari della società della perfezione e del successo. Ci sentiamo immersi in questo buio, possiamo toccarlo, assaporarlo, viverlo. È parte di noi.

Ora è giunto il momento di guardarlo negli occhi. Di sbatterci la faccia contro. Di non considerarlo solamente generatore di mostri e paure, ma luogo dove nascono i sogni, dove la fantasia si esalta. E il teatro si nutre proprio di questa ambiguità. Ecco perché prima di uno spettacolo si spengono sempre le luci: per lasciarci riempire dal buio, nella ricerca di emozioni non illuminate, vere. L’assenza di luce diventa spazio di scoperta, di magia, di mistero e di meraviglia. Senza vedere più nulla, possiamo immaginare tutto. In fondo è proprio tra due bui che accade lo spettacolo, un buio che ci accoglie e uno che ci lascia andare trasformati».

Quali sono gli appuntamenti da non perdere?

«È difficile rispondere a questa domanda, soprattutto quest’anno in cui abbiamo ampliato la proposta. Oltre ai classici spettacoli e laboratori di teatro e danza, quest’anno CrashTest si fa multidisciplinare con più di 30 eventi extra-teatrali, tra cui musica live, cinema, incontri, mostre d’arte e laboratori».

Colonna sonora del Festival?

«Tunnel Vision di Kae Tempest rappresenta al meglio il mood che ci attende a CrashTest 2023».

Dopo gli studi al Politecnico di Milano e all'Accademia di Belle Arti di Brera, collabora con diverse testate di teatro e arte. Studiosa di arti visive, design e spettacolo dal vivo, è particolarmente interessata alla ricezione e alla simbologia delle opere d'arte nella società contemporanea. Attualmente impegnata nello sviluppo del portale trovafestival.com, la cultura in movimento.

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02