Categorie: Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 10 al 16 luglio

di - 10 Luglio 2023

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 10 al 16 luglio.

Danza e teatro

FESTIVAL BOLZANO DANZA
Da 39 edizioni il festival, promosso dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la direzione artistica di Emanuele Masi, col titolo, quest’anno, Microcosmo (dal 14 al 28 luglio), si conferma tappa imprescindibile per la grande danza. 27 gli spettacoli con compagnie provenienti da Australia, Spagna, Francia, Germania, Stati Uniti, Croazia, Benin, Austria e Italia. Tra le presenze nuovi per il Festival l’australiana Shaun Parker & Company con King, un potente lavoro pensato dal coreografo Shaun Parker con il cantante queer bulgaro Ivo Dimchev, e il Rijeka Ballet con ventidue danzatori impegnati nel recentissimo Tchaikovsky dello spagnolo Cayetano Soto, incentrato sulla vita del grande compositore russo.

Nel programma Maud Le Pladec, con Silent Legacy; Metamorphosis Dance con Prisma, un pezzo di luce e speranza a partire dal dolore delle vittime di terrorismo; il francese Groupe Grenade di Josette Baïz, composto da bambini e adolescenti, per raccontare la rivolta e la non rassegnazione giovanile di fronte alla situazione attuale del mondo in Demain, c’est loin!; la pirotecnica Gauthier Dance di Stoccarda, con un programma di brani cult e novità a firma Bigonzetti, Gauthier, Cerrudo, Naharin, Goecke, Shechter, Jocić, Galili.  E ancora, il danzatore e coreografo beninese Koffi Kôkô nella performance The Third Body realizzata con il compositore e percussionista tedesco Manos Tsangaris e lo scrittore Johannes Odenthal; un focus dedicato alla compagnia italiana Dewey Dell a partire dall’ultima creazione Sacre du printemps; il Balletto del Sud di Fredy Franzutti con Effetto Lazarus e Wassily b3; le star dell’Hamburg Ballet Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko nel nuovissimo lavoro della coreografa polacca Kristina Paulin, Reflection of the mind con la compagnia Cantiere Danza Montepulciano e i Solisti della Haydn; Moritz Ostruschnjak; Annamaria Ajmone e Laura Agnusdei; la statunitense Moriah Evans; Annie Hanauer; il Teatro La Ribalta – Accademia della diversità. Il programma completo sul sito bolzanodanza.it.

BOLZANO DANZA La Horde

BIENNALE DANZA A VENEZIA
L’inaugurazione del 17mo Festival Internazionale di Danza Contemporanea dal titolo Altered States (dal 13 al 29 luglio), terzo capitolo della direzione di Wayne McGregor, è affidata a due giovani artiste: Oona Doherty, solo due anni fa Leone d’argento e oggi al centro dell’interesse di tanti teatri e istituzioni d’Europa coproduttori con la Biennale di Navy Blue; e Andrea Peña, colombiana di stanza a Montréal, vincitrice del bando internazionale per una nuova coreografia, Bogota, insieme alla compagnia multidisciplinare Andrea Peña & Artists. Affianco a loro, Luna Cenere, classe 1987, che ha sviluppato un’idea del corpo come paesaggio, con il progetto Vanishing Place.

16 giovani danzatori e 2 coreografi di Biennale College Danza 2023 saranno in residenza per tre mesi intensivi di studio ed esperienza sul campo che si concluderanno sul palcoscenico del Festival con un programma articolato fra repertorio (tra cui Duo di William Forsythe) e nuove creazioni. Al coreografo, filmmaker, danzatore Pontus Lidberg, è commissionata la prima assoluta di On the nature of Rabbits. Il Festival presenta tanti volti della coreografia mondiale, alcuni notissimi, altri in esclusiva per la Biennale, altri ancora da scoprire sulle scene europee. Per la prima volta in Italia la compagnia cubana di Carlos Acosta, con Ajiaco, coreografie di Sidi-Larbi Cherkaoui, Javier De Frutos, Michaela Taylor, Alexis Fernandez; Botis Seva e la sua giovanissima compagnia Far from the Norm, che affonda le radici nella cultura hip hop; la coreografa australiana Lucy Guerin; il franco-algerino Rachid Ouramdane; il pluripremiato regista e coreografo irlandese, Michael Keegan-Dolan; la compagnia di Pechino destinataria del Leone d’argento, Tao Dance Theater di Tao Ye e Duan Ni, dalla forza ipnotica e minimalista.

All’artista Simone Forti, Leone d’oro alla carriera del Festival, del movimento italo-americana sarà dedicata la mostra retrospettiva che a partire dagli anni ‘60 abbraccia tutta la sua arte – disegni, ologrammi, video, fotografie, quaderni, poesie, performance. A Day of Films featuring our Artists, una giornata di proiezioni video-cinematografiche non stop che continua sullo schermo il racconto degli artisti invitati, e incontri e laboratori con gli artisti presenti al Festival completano il programma: labiennale.org.

BIENNALE DANZA Oona Doherty, Navy Blue © Dajana Lothert

KILOWATT FESTIVAL
Festival multidisciplinare di teatro, danza, circo, musica che negli anni è diventato un luogo stabile di confronto e di sperimentazione a livello internazionale, promosso dall’associazione CapoTrave/Kilowatt diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, si terrà dall’ 11 al 15 luglio a Sansepolcro e dal 19 al 23 luglio a Cortona (Ar). In programma 64 spettacoli, 15 prime e anteprime nazionali, oltre 200 artisti fra cui Virgilio Sieni, Mario Perrotta, Licia Lanera, Julian Hetzel & Ntando Cele, Roger Bernat, I Sacchi di Sabbia, Marco Augusto Chenevier, Gioia Salvatori, Matilde Vigna, Adriano Bolognino, Nicola Galli, Sosta Palmizi con Qui e Ora, Claudia Castellucci, Psicopompo Teatro, Gruppo Nanou, Teatrino Giullare. Nel titolo dell’edizione 2023, “Paradiso Adesso”, la visione poetica del festival, omaggio alla performance “Paradise Now”, realizzata tra il 1968 e il 1970 dal Living Theatre.

«In questo modo, facciamo riferimento a una generazione che ha creduto nel futuro, lottando nel proprio presente. Immaginiamo, o forse speriamo, che possa riguardarci, adesso. Percepiamo un forte bisogno di cambiamenti, il desiderio di un nuovo modo di vivere. Non dobbiamo perdere il paradiso già conquistato – mai darlo per scontato – e, allo stesso tempo, vogliamo crearne uno nuovo che sia davvero per tutti, soprattutto per chi ora ne resta fuori», dichiarano Lucia Franchi e Luca Ricci.  Nucleo centrale della programmazione biturgense saranno L’omaggio ad Antonio Latella, padrino del festival, e la selezione dei VISIONARI, 45 cittadini della Valtiberina non addetti ai lavori che hanno scelto nove spettacoli da inserire in cartellone: kilowattfestival.it.

Studio Julian Hetzel, SPAfrica

CIVITANOVA DANZA
Compie 30 anni il festival marchigiano (dall’8 luglio al 6 agosto) vetrina dell’arte coreutica. Dopo l’inaugurazione con la prima italiana di Utopia del coreografo Emanuel Gat, per la compagnia ŻfinMalta, si entra nel vivo il 15 luglio con la maratona di danza “Festival nel festival”, che parte da Piazza XX settembre con Speeed, un progetto coreografico e musicale ideato da Parini Secondo – progetto che nasce dalla collaborazione tra Sissj Bassani e Martina Piazzi – e Alberto Ricca/Bienoise, ispirato al fenomeno della Para Para, stile di danza caratterizzato da un’estetica coloratissima e gesti iper-dinamici, e dell’Eurobeat, si prosegue con Opus al Teatro Annibal Caro è uno spettacolo ipnotico e raffinato del coreografo greco Christos Papadopoulos, per concludersi nel Giardino della Pinacoteca Civica M. Moretti con If you were a man, coreografia di Mauro Astolfi per Spellbound Contemporary Ballet.

Per la Notte della Stella il 16 luglio a Fermo la star internazionale del balletto Jacopo Tissi, con altre star quali Polina Semionova, Alina Cojocaru, Ksenia Ovsyanick, David Motta Soares, sul palcoscenico di Villa Vitali daranno vita a Past forward. Tra passato e futuro, un viaggio tra le coreografie di Marius Petipa, Roland Petit, Christian, Spuck, Yury Possokov, Johan Kobborg, Alberto Alonso (lo spettacolo debutta in prima assoluta a Vicenza il 13 luglio nel Gala di Danza al Teatro Comunale di Vicenza).

Il 22 luglio la danza italiana per Danzare Civitanova, con Michele Di Stefano, coreografo, e Lorenzo Bianchi Hoesch, autore delle musiche, in Atmosferologia. Veduta > Civitanova, un progetto dedicato alla città e alla sua visione prospettica nel quale il pubblico fruisce la performance in cuffia; e Nel volgersi infinito delle sue onde. Tempo infranto di Simona Bucci e Roberto Lori interpretata da cinque danzatori, accompagnata dalla musica dal vivo di Daniele di Bonaventura. Inoltre il 4 agosto all’Arena Sferisterio di Macerata per “Danza all’Opera”, Carmen della Compañía Antonio Gades, balletto ispirato all’opera di Prosper Mérimée.

CIVITANOVA DANZA, Jacopo Tissi

CULTUS DI ROBERTO ZAPPALA’ ALL’ALBA
La nuova creazione di Roberto Zappalà con la Compagnia Zappalà Danza, inizia il suo tour con un’anteprima site-specific all’alba nell’incantevole Parco Archeologico di Scolacium in Calabria per Armoniedarte Festival (15 luglio) che dedica un’intera notte – La Notte della danza – alle arti coreutiche. Con Cultus Zappalà ritorna prepotentemente alla sua danza ricca di contraddizioni creative, dai sapori carnali e delicati, musicali ma anche atonali, esplosivi ma anche poetici e intimi. A ispirare musicalmente questa nuova creazione sono le atmosfere delle musiche di David Lang, le voci dell’opera The Little Match Girl Passion composta nel 2007, che danno vita ad un lavoro di grande impatto sonoro con atmosfere sacre originariamente ispirate alla fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen, e che certamente hanno un riferimento nella Passione secondo Matteo di Bach. La fiaba è solo parte dell’ispirazione musicale perché è la danza astratta, pura, ad essere protagonista assoluta. L’ispirazione arriva al coreografo catanese indirettamente anche da Bach e dalla sua Passione secondo Matteo, e dalla passione come sofferenza estrema che Cristo e l’uomo, ogni uomo, ogni donna, (ogni piccola fiammiferaia) porta con sé. Il programma completo del festival al sito armoniedarte.com.

CULTUS, Compagnia Zappala Danza, Serena Nicoletti

OMAGGIO A MARIA CALLAS
A 100 anni esatti dalla sua nascita, COB Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello, omaggia la divina Maria Callas riunendo per la prima volta tre tra i più interessanti nomi della coreografia d’autore italiana, Adriano Bolognino, Carlo Massari e Roberto Tedesco, in una lettura contemporanea e innovativa di uno dei personaggi più iconici del Novecento.

In Callas Callas Callas ogni coreografo porterà in scena un diverso aspetto della vita e dell’opera di Maria Callas in un vero e proprio “trittico coreografico”, un affresco in cui elementi biografici, ispirazioni musicali e iconografia si fondono con la danza contemporanea nella creazione di un linguaggio inedito. La serata vedrà i danzatori di COB esprimere le idee e lo stile peculiare di ogni coreografo: cinque danzatrici in nero aprono lo spettacolo nell’appassionata coreografia Divina di Adriano Bolognino, che omaggia la Callas sulle note della struggente aria Casta diva.

Roberto Tedesco mette in scena otto danzatori in Standpoints, una coreografia estremamente contemporanea costruita sulle musiche originali di Giuseppe Villarosa. Chiude lo spettacolo Toujours la mort di Carlo Massari, creazione originale sulle note di Carmen che omaggia la grande cantante con uno sguardo ironico e inedito. Lo spettacolo apre, il 12 luglio, l’edizione 2023 del Festival La Versiliana a Marina di Pietrasanta.

Callas, Callas, Callas. Un momento delle prove

FOCUS ON CREATION A ORSOLINA
Per gli appuntamenti di Orsolina28 – Centro internazionale per la danza a Moncalvo (At) -, con gli spettacoli di Focus On Creation, il programma estivo di Orsolina28 Art Foundation dedicato ai talenti emergenti della danza contemporanea, il 22 luglio salgono sull’Open Air Stage i coreografi Julian Nicosia e Diego Tortelli che, con i loro danzatori, presentano due brani creati durante le loro residenze a Orsolina28.

Julian Nicosia porta sul palco And if This is It, un pezzo dedicato allo spirito spensierato dell’infanzia, uno dei beni più preziosi dell’essere umano; uno stato interiore dell’essere in cui i pensieri non sono in alcun modo disturbati e ci permettono di essere trasportati di momento in momento dal flusso della vita così come ci si presenta. Partendo dall’assunto che Internet collega più della metà della popolazione mondiale attraverso una rete invisibile di server, computer e altri dispositivi, così come le piante, individui apparentemente isolati e solitari, sono in comunicazione tra di loro grazie a speciali relazioni con i miceli, Diego Tortelli, in Terranova | body maps, esplora l’interazione organica che collega tutti i diversi tipi di vita e che ha il potere di cambiare il nostro ambiente e finanche il nostro sistema corporeo interno.

ORSOLINA28, And If This Is It, ph. Tom McKenzie

OPERAESTATE FESTIVAL VENETO
La 43ma edizione del festival di Bassano del Grappa (dal 5 luglio al 26 settembre), prevede 100 spettacoli nei teatri e nei paesaggi, in parchi, giardini e luoghi d’arte della Pedemontana Veneta. Un programma tutto ispirato alle Relazioni, focus del festival per tutto il triennio 22/24 e in stretta connessione con i temi del patrimonio culturale e ambientale e del benessere generato dalle azioni e dai processi culturali. Tra i prossimi appuntamenti la nuova creazione dell’artista italo-giapponese Masako Matsushita per i Dance Well dancers di Castelfranco Veneto, la comunità nata attorno alla pratica di danza per persone con Parkinson, che festeggia quest’anno i suoi primi 10 anni (15/7).

I paesaggi collinari ospiteranno le passeggiate coreografiche di Base9, giovane associazione di artisti locali dalle carriere internazionali (Dancing Strides) e la #sunflowerexperience di Lucrezia Gabrieli e Giacomo Calli, che invita ad esplorare l’equilibrio, la vicinanza, la lontananza immaginando lo spazio come un campo da gioco (in collaborazione con CombinAzioni Festival, 10/9). La parola, con la musica, è protagonista di In Vino Veritas con un apprezzato volto di teatro, tv e cinema, Vinicio Marchioni, che alterna racconti, poesie, storie ispirate al vino, accompagnato da musiche originali (13/7).

Un omaggio agli scrittori veneti, è Note sui Sillabari (18/7 a Isola Vicentina) dedicato a Goffredo Parise con il testo che Vitaliano Trevisan scrisse e interpretò nel 2006, riproposto con l’interpretazione di Patricia Zanco e un trio jazz diretto da Marcello Tonolo. Per la sezione Circo, lo spettacolo Nuova Barberia Carloni di Teatro Necessario, che ricrea l’atmosfera dell’antica barberia tra musica, umorismo, clownerie e vero teatro (14 e 16/9); e La 8eme balle di Cie Zec, uno spettacolo in equilibrio sulle relazioni umane (16 e 17/9).

BASSANO DEL GRAPPA In vino veritas con Vinicio Marchioni, ph. Carlotta Colaleo

TEATRO DA GARAGEM
Debutta in prima nazionale, il 13 luglio a Pomarance (Pisa), al festival delle Colline Geotermche organizzato da Officine Papage, Segundo acto, scritto e diretto da Carlos J. Pessoa, direttore artistico del prestigioso Teatro da Garagem di Lisbona, interpretato da Ana Palma e Miguel Damião, scenografia e costumi di Herlandson Duarte e musiche, sound design e video di Daniel Cervantes. Una riflessione sulla realtà contemporanea che rivela senza negarle le contraddizioni del nostro tempo, e le racconta in un’esplosione di immagini e suoni. «La nostra tendenza è sempre quella di guardare al passato e cercare in esso le risposte per il domani», dice Pessoa. «Ma quello che dobbiamo fare, in questa nuova fase, è avere il coraggio di confrontarsi con l’ignoto, per trovare insieme un nuovo modo per affrontarlo».

Sgundo acto vuole guardare al presente, e raccontare le ‘seconde possibilità nella vita delle persone: tutti, giovani o anziani, si confrontano prima o poi con scelte, con momenti significativi della vita, che derivano dalla valutazione di ciò che hanno fatto o non fatto. Lo spettacolo è dedicato a questo momento di transizione, tra un passato che non esiste più o che non può più continuare ad esistere per come lo conosciamo, e un presente ancora sconosciuto. Un presente che dipende da noi.

Segundo Acto

SANPAPIE’ SULLA VIA CLODIA
Teatro nel Bicchiere Festival per la XII edizione ritorna itinerante, in una “transHUMANza, partitura per corpi e visioni sulla via Clodia” che parte sabato 15 luglio dall’area Archeologica di Roselle (Grosseto), A[1]Bit è un’opera coreografica sulla sinfonia di Tristan Perich, compositore newyorkese  ispirato alla semplicità estetica del codice. Sanpapié Dance and Physical Theatre, compagnia diretta da Lara Guidetti, esplora la relazione del corpo e della comunità con lo spazio. Tre repliche nell’arco della giornata per portare la gente che sogna negli spazi della storia. Indossate le cuffie, a dare il benvenuto una narrazione introduttiva degli attraversamenti etrusco romani, dei passi percorsi sul tracciato prima di noi, la 1-Bit Symphony di Perich è in grado di restituire un universo sonoro complesso e ricco di citazioni. La 1-Bit Symphony, nel 2009, è stato il primo album mai rilasciato sotto forma di microchip, in grado di riprodurre l’intera composizione come farebbe un ensemble di musicisti. Un piccolo circuito che si traduce in vera e propria sinfonia, con temi, variazioni e assoli che emergono per poi scomparire, in un continuum di 5 movimenti dalle influenze musicali più disparate: da Steve Reich a Philip Glass, dall’ultimo Beethoven a Richard Strauss, fino al mondo sonoro dei primi videogame.

Sanpapié, A[1]Bit
L’ODISSEA DI PEPARINI A POMPEI
Al Pompeii Theatrum Mundi, il festival estivo del Teatro Nazionale di Napoli, nell’ammaliante spazio del Teatro Grande di Pompei, arriva Ulisse, l’ultima Odissea, di Giuliano Peparini, (da Omero, librettoFrancesco Morosi e Giuliano Peparini).In un aeroporto come tanti nel mondo, molti passeggeri sono bloccati a causa di una tempesta. Ci sono disturbi meteorologici in tutto il paese. La sala di attesa si affolla di tanti passeggeri che non sono riusciti a tornare a casa, aspettando ore ed ore fino all’annuncio del ritardo massiccio dei voli prenotati o delle cancellazioni. Tra di loro, c’è chi è costretto a dormire sul pavimento o sul sedile, per i disagi causati dai ritardi aerei. Ma, mentre l’aeroporto è costretto a chiudere le piste a causa di queste forti precipitazioni, inizia improvvisamente un altro viaggio. Tra questa folla impaziente, un militare non immagina che il suo incontro con un uomo senza età lo condurrà in una ricerca vertiginosa attraverso l’Odissea e il mito di Ulisse.

Nella filiazione e nell’eredità di Jean Cocteau che nella sua epoca si sforzò di “risuonare la pelle dei miti” per renderli accessibili a tutti i pubblici, in particolare modernizzando il mito di Orfeo al cinema, il coreografo e regista Giuliano Peparini traspone l’universalità del personaggio di Ulisse nei panni di un uomo contemporaneo che si trova di fronte alle stesse sfide del leggendario eroe dell’Odissea e che quindi vi assomiglia nelle sue discipline umanistiche.

Sul palco la musica del gruppo di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico originale di Omero, indossato dagli attori della Compagnia dell’Inda di Siracusa.

Ulisse, l’ultima Odissea. Ph Michele Pantano

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