13 giugno 2022

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 13 al 19 giugno

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Una selezione degli appuntamenti più interessanti della settimana dal 13 al 19 giugno, in scena nei teatri di tutta Italia, tra danza archeologica e drammaturgie estreme al femminile

Relative calm di Bob Wilson e Lucinda Childs ©Luca Guadagnini

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal dal 13 al 19 giugno 2022.

DANZA

Relative Calm

«L’intero spettacolo, nelle sue tre parti simmetriche sarà come un orologio che misura il tempo, come il susseguirsi delle ore del giorno una costruzione di spazio e tempo». Con queste parole Robert Wilson firma con la leggendaria coreografa Lucinda Childs un trittico in prima mondiale, Relative Calm, che comprende la rivisitazione di due coreografie di Lucinda su musiche rispettivamente di John Adams e di John Gibson e una nuova creazione in prima assoluta sulle musiche del Pulcinella composte da Igor Stravinsky per i Ballets Russes di Diaghilev e di cui ricorre nel prossimo anno il centenario della prima esecuzione nella versione strumentale basata esclusivamente sugli spartiti di Pergolesi.

Impegnati nel progetto sono i danzatori della MP3\dance company diretta da Michele Pogliani e la Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista. È da più di mezzo secolo che Wilson non smette di stupirci con la sua straripante creatività che – unita al suo personale rigore stilistico – ancora oggi continua a sorprendere, attraversando e contaminando tutti i linguaggi della contemporaneità.

Relative calm di Bob Wilson e Lucinda Childs ©Luca Guadagnini

A Roma, Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi, dal 17 al 19 giugno. Produzione Fondazione Musica per Roma insieme a Teatro Comunale di Bologna, Théatre Garonne\scène européenne di Toulouse; progetto e ideazione Change Performing Arts di Franco Laera.

A Pompei la Gloria di Montalvo

«La gioia di danzare permette di arrivare alla saggezza, di abbracciare più serenamente l’esistenza, di trovare un’intesa più piacevole tra la realtà e noi stessi. Ripetere che la gioia è più profonda della tristezza…». Con queste parole il coreografo José Montalvo porta per “Pompeii Theatrum Mundi” il suo recente Gloria. 16 artisti di tutti i continenti attraversano il mondo con musiche vorticose e romantiche. Un ingegnoso e superbo montaggio di video mostra come gli animali stanno perdendo a poco a poco il loro territorio. È un appello alla difesa della natura. Gli artisti raccontano uno alla volta, brevemente il loro percorso e inscenano le loro danze. Si passa dalla musica africana con sottofondo la musica classica all’inverso, cioè dalla danza sulle punte al tam tam! Un’opera che celebra con ottimismo la danza e la vita.

GLORIA, Choregraphie Jose Montalvo, ph. Patrick Berger)

Gloria, coreografia, scenografia, video design José Montalvo, costumi Agnès D’at, Anne Lorenzo, scene e luci Didier Brun, suono Pipo Gomes, Clément Vallon, regista video e collaboratore artistico Franck Lacourt. Un progetto di Teatro di Napoli – Teatro Nazionale con Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Fondazione Campania Dei Festival – Campania Teatro Festival. A Pompei, teatro grende, il 17 e 18 giugno.

Exister a Milano

Gli spettacoli di Exister, il festival di danza contemporanea diretto da Annamaria Onetti e promosso da DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza, si chiude con tre giornate di performance dedicate a sette compagnie della scena contemporanea italiana. Il 13 giugno il festival milanese si incontra con gli artisti del territorio lombardo in occasione della vetrina Purosangue: “Questo è il mio corpo (un’altra Ofelia)” di Giada Vailati e Francesco Sacco con la produzione di Cult of Magic, “Incontro con un rana” di Sofia Casprini per la Compagnia San Papiè, e “Duediuno” di Roberto Altamura, Compagnia Déjà Donné; il 15, Igor x Moreno, il duo sardo con Igor Urzelai e Moreno Solinas in scena con “Idiot-Syncrasy”, una performance che usa il salto, sia letteralmente che metaforicamente, per esplorare la capacità di perseverare, curare e sperare; il 16 lo short dance video “Origo” di Matteo Bittante; “Perdutamente” della coreografa toscana Paola Vezzosi, in un’alternanza scoordinata tra vita e morte dove l’amore è la causa propulsiva a cui il corpo risponde obbediente; “Simposio” di Giovanni Leonarduzzi e Claudia Latini per la Compagnia Bellanda in una performance che parte dal racconto di Platone per arrivare ai giorni nostri, ad una continua tensione alla ricerca del corpo totale, unico, completo.

EXISTER Igor&Moreno, Idiot Syncrasy, photo Alicia Clarke

Il Paradiso di Gruppo Nanou

Un progetto collettivo della compagnia di danza di ricerca contemporanea gruppo nanou, dell’artista Alfredo Pirri e del musicista Bruno Dorella, dove lo spazio è inteso come luogo attivo in cui immergersi, creando una comunità estemporanea che accede alla performance come accade in una mostra museale, muovendosi attraverso lo spazio performativo. “Paradiso” è l’inizio di un cammino comune a partire dalla Terza Cantica della Commedia di Dante Alighieri; come il Paradiso, è uno spazio altro, abitato da figure leggere ed evanescenti; un campo lungo cinematografico in cui immergersi grazie alla musica, per una coreografia in sinergia con l’arte visiva che troverà la sua versione definitiva nel 2022. Lo spazio scenico è costituito da tappeti specchianti ottenuti accostandone diversi strati argentati e dorati in cui riverberano spazi e territori intrecciati e coreografati. L’illuminazione indiretta permette al tappeto di riflettere lo spazio circostante, accogliendolo visivamente all’interno e creando una percezione fluttuante, rendendo il pavimento uno stagno dove i corpi si sfaldano tra contorni evanescenti.

PARADISO, gruppo nanou, ph. Daniele Casadio

“Paradiso”, coreografie Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, con Carolina Amoretti, Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Agnese Gabrielli, Marco Maretti, Emanuel Santos, Michele Scappa; spazio scenico Alfredo Pirri, musiche Bruno Dorella, luci Marco Valerio Amico, costumi Rhuena Bracci. Produzione Nanou Associazione Culturale, Ravenna Festival. A Ravenna, Artificerie Almagià, dal 17 giugno al 2 luglio, dalle 18.00 alle 20.00 e dalle 21.00 alle 22.30, tutti i giorni esclusi i lunedì.

Buffalo a Roma

Fino al 17 giugno, il Teatro di Roma “sconfina” negli ambienti museali per la terza edizione di BUFFALO – affidata per il terzo anno alla cura di Michele Di Stefano -, una kermesse sulla danza contemporanea che si muove tra gli spazi del museo Macro e, per la prima volta, all’interno delle Terme di Diocleziano. La programmazione artistica agisce nello “spazio sconfinato” tra performance e arti visive, mettendo in dialogo giovani talenti e artisti affermati della danza contemporanea per aprire il loro lavoro a diverse visioni, formati, linguaggi e ambienti.

Nel complesso monumentale unico al mondo per le dimensioni e per l’eccezionale stato di conservazione, costruite tra il 298 e il 306 d.C, venerdì 17 giugno Industria Indipendente con “Talking bodies II_conosci te stessa” (dalle ore 19, Aula X) si relaziona alle vestigia dell’antichità per farne trasudare luoghi inediti e immersivi, affioranti dalla pelle del marmo. Corpo mitologico e corpo umano è la cifra bifronte di Dewey Dell con un progetto sull’estasi “I’ll Do, I’ll Do, I’ll Do” (ore 19.30). Ulisse Schiavo, chitarrista e cantante emerso dall’universo indie, con “Precious Silver Grace” (ore 20) scioglie le prossimità tra le arti performative nel canto. I due assoli di Cindy Van Acker, “Shadowpieces VI e VIII” (ore 20.30 Aula VIII), che sottendono l’idea che il movimento pre-esista e trasformi l’individualità di ogni corpo, verranno presentati a Buffalo in condivisione con Short Theatre, dove a settembre saranno proposti invece i soli n. 5 e n. 9. Nuova creazione anche per Muta Imago che, con Le moi est une illusion”(ore 21), scelgono di abitare la natatio e l’Aula VIII per una performance sul tempo.

Buffalo, Eszter Salamon and Gyarmati Erzse, übet in Monument 0.7. M OTHERS di Eszter Salamon, credit Alain Roux

Loose Dogs

Saldamente aggrappato all’immaginario delle graphic novel, è la seconda tappa di una ricerca sul rapporto tra corpo e testo, iniziata nel 2016 con “Just Before the Forest” e condotta da Emanuela Serra, performer parte di Balletto Civile, da anni attenta esploratrice dei linguaggi della danza, della slam poetry e delle loro interazioni. Pensato per spazi teatrali e non, “Loose Dogs” è un atto poetico dedicato a chi dissente, una performance che unisce la poesia a una ricerca sull’azione danzata e la scomposizione fisica. «In un luogo non definito – racconta Serra – bettola di periferia o chiesa immensa, angolo di strada o stanza d’albergo, un corpo e l’urgenza di dire. Il suono è materia. Una sfida. Perché la storia si ripete e l’uomo resta un abisso se ci guardi dentro».

Loose dogs, Emanuela Serra, ph. Donato Aquaro

“Loose Dogs”, scritto e interpretato da Emanuela Serra, disegno sonoro Guido Affini, installazione scenica Alessandro Pallecchi Emanuela Serra/Balletto Civile. A Bologna, Teatro Arena del Sole, Chiostro, il 15 e 16 giugno.

TEATRO

Catharina von Siena

Già allestito dall’ensemble in tre differenti versioni, è un dramma incompiuto che rimane significativo nel percorso artistico degli autori Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Nella versione attuale la protagonista rimane sempre Sandra Soncini, “interprete estrema” dell’opera. Nel teatro mistico lenziano il riferimento alla Santa è puramente immaginario: da iniziale tragedia di una pittrice, Catharina von Siena diventa la lotta di una Santa che combatte le tentazioni con la penitenza e le ingiustizie del mondo con la preghiera. La nuova versione traduce artisticamente l’intensità della prassi mistica di Santa Caterina, trasformandola in riverbero mistico della liberazione e affermazione del corpo contemporaneo, indisciplinato e marginale. Nell’invenzione drammaturgica, Caterina affonda in un paesaggio biografico distorto, dove insieme ad alcune figure assunte dall’agiografia della santa ne compaiono altre inattese, quali quella del Correggio, vissuto secoli dopo, in una mescolanza esaltante di imprecisioni letterarie e fraintendimenti storici tipici del Romanticismo tedesco e della scrittura immaginifica di Lenz.

Catharina von Siena, Lenz Fondazione

Catharina von Siena” Re-edition 2022, di Jakob Michael Reinhold Lenz, riscrittura, imagoturgia Francesco Pititto, composizione, installazione Maria Federica Maestri, musica Andrea Azzali e Adriano Engelbrecht, interprete Sandra Soncini, performer Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella. Produzione Lenz Fondazione. A Parma, dal 15 al 17 giugno e dal 22 al 24.

Stupida Show!

Una cinquantenne sola e in guerra con la vita, alle prese con un corpo in declino, un’affettività traballante e sogni irrealizzabili ma in grado di trasformare le sue ferite e i fallimenti in una comicità travolgente spinta verso l’inconfessabile, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l’amore. Stupida perché racconta il viaggio di una donna da sempre irrisolta, buffa nelle sue grottesche contraddizioni, apparentemente condannata a inciampare negli stessi errori e nelle stesse trappole della vita. Beatrice Schiros non incarna il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, ma è una sorta di ‘antieroe’ per eccellenza che ci svela i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita ha sempre inciampato malamente, di chi è stufa di sopportare e ora ha voglia di dircene quattro.

Stupida Show con Beatrice Schiros ®Laila Pozzo

“Stupida Show! (Capitolo 1 – Cattivi pensieri)”, di Gabriele Di Luca, con Beatrice Schiros, regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti. Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo coprodotto da Carrozzeria Orfeo, La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival. A Napoli, Capodimonte – Cortile della Reggia nell’ambito del Campania Teatro Festival, il 17 e 18 giugno.

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