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In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 24 al 30 giugno.
Danza e teatro
Al via il festival dei Due Mondi di Spoleto
A inaugurare la sessantasettesima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, il 28 giugno, il nuovo allestimento dell’opera Ariadne auf Naxos di Richard Strauss, diretto da Iván Fischer e affidato alla sua Budapest Festival Orchestra. Fischer scava nelle origini dell’opera di Strauss per restituirci una messinscena che unisce la suite dal Bourgeois gentilhomme, presentata con una azione coreografica, all’opera su libretto di von Hofmannsthal, di cui cura anche la regia con l’esperta di Commedia dell’Arte Chiara D’Anna. La regista francese Jeanne Candel ci riporta nel suo mondo onirico con una nuova creazione ispirata al mito di Baùbo, la vecchia sacerdotessa del mito greco e “dea dell’oscenità” che restituì il sorriso a Demetra, generando il ciclo delle stagioni: una performance musicale di sfrenata immaginazione, secondo quella magica combinazione tra musica e teatro.
E ancora, per il primo weekend, Mehdi Kerkouche che apre la sezione Danza; Isabelle Adjani per la prima volta a Spoleto, che darà voce ai testi di giganti della letteratura francese; Davide Enia col debutto per il teatro di Autoritratto, un progetto che parte dalla “sua” Palermo e dalla storia del piccolo Giuseppe di Matteo – figlio di un collaboratore di giustizia rapito e ucciso da Cosa Nostra –, una storia in cui la mafia è specchio della realtà familiare. Il regista italiano Antonio Latella torna a lavorare con gli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico per quattro spettacoli: il primo weekend al Teatrino delle 6 Luca Ronconi è in scena lo spettacolo Risveglio di primavera con la regia di Giovanni Ortoleva.
Il programma completo sul sito festivaldispoleto.com.
De rerum natura a Pompei
Il regista Davide Iodice e il giovane drammaturgo Fabio Pisano tornano a collaborare dopo il successo di Hospes- Itis nella scorsa Stagione, con uno spettacolo liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro dal titolo De rerum natura [There is no planet B] (produzione Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, in prima assoluta il 27, 28 e 29 giugno, Teatro Grande di Pompei, nell’ambito della settima edizione di Pompeii Theatrum Mundi).
«De Rerum Natura – There is no planet B racconta in sei episodi il rapporto tra uomo e natura nel nostro contemporaneo – scrive nelle note al testo Fabio Pisano –; il titolo è ispirato all’opera didascalica in versi del poeta latino Lucrezio; opera ch’ha rappresentato il punto di partenza intorno cui sviluppare la drammaturgia; sei “libri”, un prologo, un interludio e un epilogo, in cui prevale la forma dialogica, perché è proprio attraverso il dialogo, attraverso la forza rivelatrice del dialogo che ho provato a restituire il Teatro in tutta la sua potenza, in tutta la sua affascinante capacità di turbamento. A raccordare tra loro gli episodi, c’è la voce della Natura, che, mediante l’uso dei versi originali dell’opera di Lucrezio, si rivela quale forza primordiale e motrice di tutte le cose. La drammaturgia è stata poi adattata dal regista, Davide Iodice, che ha composto una partitura per la messa in scena, rielaborando alcune parti del testo e eliminandone altre».
A Castiglioncello Inequilibrio Festival
Il performer greco Evangelos Biskas, le artiste premio Ubu Silvia Rampelli e Stefania Tansini, Fabrizio Favale con Le Supplici, i coreografi di riferimento per il contemporaneo Jacopo Jenna e Cristina Kristal Rizzo, Sara Sguotti e Arianna Ulian, la compagnia premio Danza&Danza Dewey Dell, la danzatrice e psicologa Marta Bellu e il performer giapponese Kenji Shinohe. E ancora, da segnalare le anteprime: Silvia Gribaudi e Marta Dalla Via su Eleonora Duse e Isadora Duncan, la nuova performance di Collettivo Parini Secondo, l’esordio di Annalisa Limardi sulle relazioni d’abuso. E in prima assoluta Ariella Vidach tra performance live e nuove tecnologie, Martina Gambardella dalla vetrina per la danza d’autore Anticorpi XL e la rivelazione under 30 Claudio Larena.
Sono solo alcuni dei nomi nel cartellone della 27/ma edizione di Inequilibrio Festival, la manifestazione dedicata alle arti performative – a cura di Fondazione Armunia –, che si svolge dal 27 giugno al 6 luglio tra il Castello Pasquini di Castiglioncello, il borgo medievale di Rosignano Marittimo e una costellazione di spazi lungo la Costa degli Etruschi. «Quest’anno Inequilibrio proporrà spettacoli che esplorano il desiderio di raccontare storie, volti, nature e memorie – spiega la direttrice artistica Angela Fumarola – alla ricerca di un mondo che prova a farsi breccia nella sfera dell’anima e della sensibilità. Le arti sceniche saranno materia propulsiva per raggiungere utopie, in un tempo sospeso che si farà luogo, cittadella che accoglie la comunità apolide del festival. Dieci giorni dedicati alle idee, alle vocazioni e ai desideri per emanciparsi dalla disumanità del presente attraverso la pratica dell’impossibile».
Il programma sul sito armunia.eu.
La danza al DAP Festival di Pietrasanta
L’ottava edizione del DAP Festival (Danza in Arte a Pietrasanta, prodotta dall’associazione culturale New Dance Drama), con la direzione artistica di Adria Ferrali, presenta un programma di respiro internazionale facendo incontrare danza contemporanea musica e arti visive. Il cartellone, dal 23 giugno al 6 luglio, prevede 32 appuntamenti dedicati alla danza di cui 13 nel Chiostro di Sant’Agostino, lo spettacolo di chiusura nel Gran Teatro della Versiliana mentre sono 18 le cosiddette invasioni di danza in vari spazi della città.
Dopo l’apertura con Opening Night Gala e la performance Apres midi d’un faune della Compagnia Zappalà Danza con il danzatore Filippo Domini, il programma prevede, fra il resto, un omaggio al Centenario di Puccini con Puccini 100, con al centro la star internazionale Pei Ju Chien-Pott (Taiwan) in collaborazione con ZSauce Music New York City, il tenore Davide Ciarrocchi e la pianista Violetta Zambetti; la prima nazionale I have thought about it by Maria Kochetkova, un omaggio alla ballerina russa Maria Kochetkova, con le coreografie di Mar Aguilò (Spagna), Drew Jacoby (Usa) e Liliana Barros (Portogallo).
Il 30 giugno, il Contemporary Dance Gala, con i danzatori scaligeri Linda Giubelli e Domenico di Cristo con le coreografie di Emanuela Tagliavia; Jacopo Giarda e Eugenia Brezzi dell’Opera di Roma, con i coreografi Philippe Kratz e Adriano Bolognino, le star Sebastian Kloborge Maria Kochetkova, e Sasha Riva e Simone Repele. Il 2 luglio, il progetto XZ AI Generation vedrà le coreografie dell’egiziano Mandough Hassanche, dell’israeliano Yoram Karmi, e di Matteo Mascolo.
Inoltre l’importante concorso Youth America Grand Prix (YAGP). Il Festival chiuderà il 6 luglio a Marina di Pietrasanta nel grande palcoscenico della Versiliana con il Gran Galà impreziosito dalla presenza di stelle internazionali, come il russo Daniil Simkin e la compagnia di danza danese Kammerballetten DK.
Il programma dettagliato sul sito dapfestival.com.
Danza e circo contemporaneo, omaggio a Puccini
Uno spettacolo onirico e avvolgente, dove la musica di Puccini incontra l’elettronica, e dove il teatro e la danza si sposano con il circo contemporaneo. Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti è la nuova creazione della Compagnia blucinQue, ideata dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi, direttrice della compagnia, in occasione del centenario della morte di Puccini. Lo spettacolo debutta al Caracalla Festival il 24 e 25 giugno, nello spazio del Teatro del Portico. Cinque le performer in scena che, accompagnate da un trio d’archi e da una musicista, eseguono coreografie aeree e terrene ispirandosi alle protagoniste delle opere pucciniane. Il progetto nasce da una co-produzione tra blucinQue, Entroterre Festival e Orchestra della Toscana ed è sostenuto dal Centro nazionale di produzione blucinQue Nice.
Gli allestimenti scenografici di Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti richiamano un vecchio teatro o una sala concerto di una reggia in decadenza, come un luogo sospeso nel tempo. In questo spazio, cinque donne si sostengono, cadono e si rialzano, viaggiando tra passato, presente e futuro. Un coro di corpi che si sposta come un’onda, lasciando di volta in volta affiorare caratteristiche, segni, luoghi e personalità di Manon Lescaut, Madama Butterfly, Mimì, Tosca e Turandot.
I vent’anni di sperimentazione del Festival Opera Prima
Dal 26 al 30 giugno torna il Festival Opera Prima a Rovigo. La manifestazione, ideata dal Teatro del Lemming nel 1994, giunge alla ventesima edizione e festeggia i trent’anni dalla sua fondazione. In occasione di questa doppia ricorrenza, il Festival propone una summa della sperimentazione teatrale di questi ultimi trent’anni: da Roberto Latini con Jago, ad Anagoor, dal Teatro delle Ariette ai Masque, da spettacoli storici a nuove produzioni di gruppi che hanno segnato la ricerca teatrale contemporanea.
Afferma Massimo Munaro, coordinatore artistico di Opera Prima: «L’edizione di quest’anno vuole offrire agli spettatori l’occasione di incontrare alcuni maestri della scena contemporanea nazionale, che hanno segnato attraverso le loro poetiche la sperimentazione dei linguaggi teatrali dagli anni ’90 ad oggi. Alcuni di loro presenteranno al Festival lavori storici, altri nuove produzioni. Accanto a loro, come sempre accade ad Opera Prima, saranno presenti artisti più giovani, italiani ed internazionali, che il festival ha sostenuto in questi ultimi anni».
Tra questi Giselda Ranieri, Sara Vilardo, l’italo-danese Fabio Liberti, lo statunitense Joshua Monten, Collettivo Rosario, Psycodrummers e il gruppo rodigino Momec. Il concerto di chiusura sarà con il pianista siriano-palestinese Aeham Ahmad, noto anche per le sue esibizioni pubbliche nel campo profughi di Yarmouk in Siria.
Il programma completo sul sito festivaloperaprima.it.
Sul palcoscenico dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma
Una maratona che coinvolge tutti i corsi dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Dal 25 giugno al 12 luglio il suggestivo Teatro Grande con vista sul Palatino romano apre le sue porte per ben 12 serate con 4 programmi differenti in cui le diverse “scuole” dell’AND porteranno in scena lavori del repertorio e ben 10 prime assolute con oltre 350 allievi coinvolti.
Una sfida raccolta e realizzata dalla neodirettrice Anna Maria Galeotti che con nuovo impulso guiderà per i prossimi tre anni l’Accademia: «Questo luogo merita di essere valorizzato – afferma Galeotti – e l’obiettivo è quello di crescere e far crescere i nostri allievi nel segno di una versatilità e di una qualità artistica irrinunciabili per la formazione e la creazione di un danzatore».
Le Monere, il regno della trasformazione è il fil rouge degli spettacoli finali di quest’anno: il tema prende spunto da questi insostituibili microrganismi che condizionano tutte le funzioni vitali presenti in natura e rendono possibile il processo della mutazione. Una definizione che ben si presta alla descrizione dei linguaggi artistici della contemporaneità.
Martha Graham, Merce Cunningham, Bella Lewitzky, John Neumeier, Jean Claude Gallotta, Luisa Maria Arias, Simona Bertozzi, Davide Bombana, Jarek Cemerek, Denis Ganio, Fabrizio Favale, Nyco Piscopo, Ivan Truol e Giselda Ranieri: questi i nomi dei coreografi per le creazioni in programma. Il programma si apre il 25, 26 e 27 giugno con un dittico danzato dai Corsi Propedeutici, firmato da Nyco Piscopo, co-fondatore della compagnia Cornelia, con Carosello, e da Denis Ganio con Omaggio a Charles Trenet – Le fou chantant, dedicato al celebre cantautore francese del dopo guerra soprannominato il “Folle che canta”.
Balletto di Sardegna e Compagnia Atacama a Paesaggi del Corpo
Continua la V edizione di Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea ai Castelli Romani con spettacoli site specific. Il dialogo tra beni museali e danza riprende il 30 giugno alle 18 ai Cisternoni di Albano, dove, dopo la visita del sito archeologico, andrà in scena Oscure luminescenze di Asmed Balletto di Sardegna. Tesi alla continua sperimentazione ed evoluzione dei molteplici linguaggi della danza contemporanea, Lucas Delfino Monteiro e Flavia Dule illustrano come la vita moderna spesso si inscriva in cerchi concentrici, ordinati e sicuri, tuttavia isolati, i quali non danno accesso, se non sotto forma di inquietudine (gli oscuri bagliori del titolo), a quelle caotiche interferenze esterne che possono invece generare nuove occasioni e possibilità.
Seguirà un evento dal tratto multidisciplinare che da sempre caratterizza la rassegna, ben rappresentato dall’incontro della danza con le altre arti (poesia, letteratura e arti visive), nell’anteprima del nuovo allestimento della Compagnia Atacama, Lost Solos, coprodotto dal Festival. I coreografi e registi Patrizia Cavola e Iván Truol, si ispirano all’anomala rotta migratoria di alcuni uccelli solitari lontano dal proprio stormo, per meditare sulla solitudine e sulla diversità che accomuna il destino di molti esseri umani.
Oona Doherty al Florence Dance Festival
Nel programma del Florence Dance Festival diretto da Keith Ferrone e Marga Nativo, in corso nel suggestivo Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze, debutta, il 26 giugno, Navy Blue di Oona Doherty: 12 ballerini in uniforme blu si riversano nello spazio, dalla morte della forma e dell’ordine alla rinascita.
Il lavoro, si svolge in due parti distinte. La prima parte: “l’oppressione”, la macchina, dancing dancing dancing, come un algoritmo in loop, senza senso, l’onda infinita capitalista, per fornire produzione dopo produzione dopo produzione. Andare avanti, qualunque cosa accada. Il lavoro. Questo è un posto brutto, dove scende un profondo blu marino notturno.
Seconda parte: “Sottomissione all’amore” La speranza fuori dalle ferite della violenza e delle macchine capitaliste. Torniamo nel nero galattico dello spazio profondo. La prima luce, il primo suono. Le prime persone sulla terra. Si tratta di un ripristino? È questo il futuro? È ora? Cosa abbiamo fatto? Svanire nell’oscurità tornando ad atomi ed energia, come la partenza sparata che eravamo una volta e che diventeremo di nuovo.
Il 27 sarà interamente dedicato alle nuove generazioni di danzatori e coreografi con la Florence Dance Platform, manifestazione a carattere concorsuale in collaborazione con D. A. C. e Kinesis CDC, grazie alla quale compagnie emergenti provenienti dal territorio nazionale hanno avuto la possibilità di esibirsi nella cornice del Chiostro di Santa Maria Novella.