In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 28 agosto al 3 settembre.
SHORT THEATRE A ROMA
Giunto alla sua XVIII edizione, torna dal 3 al 17 settembreShort Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing arts con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo, che attraversa il territorio della città di Roma, proseguendo la disseminazione urbana intrapresa a partire dalla scorsa edizione, dal centro alla periferia e ad alcune zone residenziali, decentralizzando i linguaggi dell’arte contemporanea e connettendo le diverse forme della vita urbana. A partire dalle sedi principali del festival come la Pelanda del Mattatoio di Roma, il Teatro Argentina e il Teatro India, quest’anno sono infatti ben 15 le location, con due novità: l’inaugurazione di una nuova preziosa venue per il festival, il Teatro Nazionale, gioiello nel cuore di Roma che riapre al pubblico grazie alla collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma. La programmazione prevede 50 progetti, con 35 compagnie provenienti dall’Italia, Francia, Belgio, Brasile, Svizzera, Algeria, Guatemala, Stati Uniti, Germania, Costa d’Avorio, Sud Africa e da molti altri Paesi.
Fred Moten, poeta e docente alla New York University, tra le voci più importanti nel panorama dei Black Studies, che firma l’anteprima del festival il 3 settembre al Teatro Argentina con il recital poetico Sounding the Open Secret, seguito dal talk tra Moten, Mackda Ghebremariam Tesfaú e Justin Randolph Thompson sul concetto di “fuggitivo”, sulla tradizione politica ed estetica radicale Nera e la relazione che queste intrattengono con l’Italia contemporanea. Il programma completo su shorttheatre.org.
MIRABILIA FESTIVAL
“Water of Love” è il titolo della XVIIma edizione di Mirabilia International Circus & Performing Arts Festival (a Cuneo, dal 30 agosto al 3 settembre), ideato e organizzato dall’ Associazione IdeAgorà con la direzione artistica di Fabrizio Gavosto. Acqua e Amore, beni necessari, indispensabili per la vita umana. Beni da proteggere, accudire, preservare. Beni che possono e devono essere accessibili a tutti, che vanno difesi, tutelati ma anche festeggiati, condivisi, celebrati. Con oltre 50 Compagnie da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Cile, l’edizione 2023 presenta un cartellone ricco di percorsi di scoperta delle aree più innovative delle performing arts, spettacoli partecipativi, itineranti, intimi, site specific, di ricerca e molto altro, in un mosaico dove i linguaggi si mescolano, generi e stili si destrutturano, dove teatro fisico e teatro di ricerca, danza contemporanea e giovani produzioni di circo emergente, teatro di parola e circo di tradizione si conoscono e confrontano in una transdisciplinarietà di generi sempre da esplorare.
L’apertura è con il portoghese Leonardo Ferreira, gli spagnoli della Compagnia Pau Palaus, cui seguiranno l’esilarante, irriverente, sorprendente mimo cileno Karcocha, la Compagnia francese Lonely Circus, il Circo di Le Vamp, e molti altri. Per la danza: APT Contemporary Dance Project, Twain physical dance theatre, Abbondanza / Bertoni, Anonima Teatri, Margherita Landi, Agnese Lanza, Tecnologia Filosofica, Cie. Estrella Smith (NL), EgriBiancoDanza, Poetic Punkers, DNA Dance Company, Linda de Angelis / Giulia Sajeva, Greta Poggi, Coorpi. Programma completo su festivalmirabilia.it.
HANGARTFEST
Compie 20 anni Hangartfest, la manifestazione pesarese dedicata alla danza contemporanea (dal 25 agosto al 16 settembre). Con un fitto calendario di 22 eventi, 18 performance, 5 coproduzioni, 4 debutti e vari eventi collaterali, tra incontri, laboratori e installazioni multimediali, il festival in dialogo tra danza e musica, e la dislocazione degli eventi in alcuni dei principali luoghi di rilevanza storico-artistica della città, anticipa lo spirito della natura mobile della cultura, concept promosso da Pesaro, Capitale Italiana della Cultura 2024.
In programma Marta Bevilacqua e Roberto Cocconi, Elisabetta Consonni, Zerogrammi, Marie-Caroline Hominal, Masako Matsushita, il focus sulla nuova danza israeliana. La musica dal vivo sarà presente nel progetto speciale studenti che vede in scena gli allievi del Liceo Coreutico Marconi di Pesaro alle prese con la coreografia In C di Sasha Waltz, rimontata da Michal Mualem, danzatrice e performer della Sasha Waltz & Guests, sulla partitura di Terry Riley eseguita dagli allievi del Conservatorio G. Rossini (31 agosto e 1° settembre). Elegia delle cose perdute di Stefano Mazzotta, una riscrittura in danza dal romanzo I Poveri dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao, è lo spettacolo di teatro danza della Compagnia Zerogrammi, in scena il 2 settembre, al Cortile della Biblioteca Oliveriana. Programma su hangartfest.it.
QUARTIERI DELL’ARTE A VITERBO
La XXVII edizione di Quartieri dell’Arte (a Viterbo dal 30 agosto al 20 ottobre) con la direzione artistica di Gian Maria Cervo, mette in connessione la cultura magica del Rinascimento con il misto di carnalità e spiritualità delle culture asiatiche, passate e contemporanee. Tra i drammaturghi italiani presenti nel programma – che comprende 70 spettacoli – Fabio Marson, Riccardo Tabilio e Gianluca Iumiento. Tra i gruppi sperimentali che affrontano progetti legati a un teatro text-based La Fura dels Baus e Muta Imago.
Highlight del festival è lo spettacolo immersivo in forma di rito A Conversation (On an Interpretation of Sculpture), realizzato da Gian Maria Cervo in dialogo con il maestro del cinema asiatico Apichatpong Weerasethakul (Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 2010 con il film “Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti”). Lo spettacolo – in scena a Viterbo dall’8 al 10 settembre, tra la Piazza Sallupara, le scuderie del Bramante e il Museo Nazionale Archeologico Etrusco – si avvale del contributo delle opere visive del maestro, e il testo – che cita anche il lavoro di Paul Castagno (guru americano della scrittura polifonica) – nasce dall’incontro in Tahailandia tra Cervo e Weerasethakul. Il programma completo su quartieridellarte.it.
LA FANTASCIENZA CONTEMPORANEA DI IF_DARK AGES
Dopo nove anni di lavoro stratificato nella città di Roma, torna al Teatro India (dal 28 agosto al 3 settembre) IF/INVASIONI (dal) FUTURO_DARK AGES progetto multidisciplinare che lacasadargilla dedica alle scritture e ai temi sempre più contemporanei della fantascienza. In questa nuova edizione, IF_DARK AGES opera un cambiamento di rotta spostandosi dall’orizzonte della fantascienza classica verso narrazioni miste e atipiche, di matrice antropologica, scientifica o storica, mondi alieni e alterati con qualcosa di inquietantemente prossimo al reale. Questioni a lungo rimosse nel discorso pubblico e che, nel XXI secolo, escono dagli argini della letteratura di genere per fare alleanza con la filosofia politica di ultima generazione: gli elementi generativi e degenerativi nell’incontro con l’Altro, le rivoluzioni e le invasioni ‘culturali’, le mutazioni genetiche e ambientali.
Per una settimana un ricco programma, che alterna nei diversi orari della giornata: spettacoli multimediali e melologhi sci-fi, workshop, laboratori, un’istallazione/performance musicale, una video istallazione multimediale, una conferenza di filosofia, una biblioteca condivisa e un palinsesto radiofonico quotidiano. Il festival apre le porte il 28 agosto con la messa in onda della prima puntata di Radio IF_DARK AGES (sulla piattaforma Spreaker), a cura di Silvio Impegnoso con la collaborazione di Francesco Bianchi e dell’ensemble di IF_DARK AGES, e l’inaugurazione di BIBLIOTECA_451 dove ogni giorno al calar della sera sono consultabili libri irreperibili di e sulla fantascienza.
Il programma prosegue con l’apertura di tre laboratori di alta formazione per partecipanti selezionati tramite call: dal 29 agosto al 2 settembre Piccola Bottega 2324, guidata da Roberto Scarpetti, per autori teatrali e drammaturghi; dal 29 agosto al 1 settembre Echoes, laboratorio di sound design teatrale condotto Pasquale Citera; dal 30 agosto al 3 settembre, Vietato Entrare a cura di Fabio Condemi, per attori, performer, musicisti e artisti visivi, ispirato alla scrittura di Shirley Jackson.
SCENARIO FESTIVAL
Nell’area della Manifattura delle Arti, tra DAMSLab e Giardino del Cavaticcio, ai quali si aggiunge quest’anno per la prima volta DAS Dispositivo Arti Sperimentali, la sesta edizione di “Scenario Festival” (a Bologna dall’1 al 4 settembre), un progetto dell’Associazione Scenario ETS, direzione artistica di Cristina Valenti, realizzato con DAMSLab/La Soffitta – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. La Finale del Premio Scenario 2023, con 12 corti teatrali in gara, 4 spettacoli, 1 talk, 3 laboratori, 1 mostra fotografica che racconta per immagini ventun anni di una storia lunga trentacinque. Il ricco programma si presenta come un cantiere diffuso di spettacoli, laboratori e accompagnamento alla visione.
Nucleo centrale del festival sarà il 2 e 3 settembre, presso DAMSLab/Teatro e in streaming presso DAMSLab/Auditorium, la Finale del Premio Scenario e del Premio Scenario Periferie dedicato ai nuovi linguaggi per la ricerca e per l’inclusione sociale. I progetti finalisti del Premio Scenario saranno presentati accanto agli spettacoli di artisti emersi da oltre trentacinque anni di storia del Premio, in un dialogo ideale sul quale Scenario fonda il suo progetto: Sotterraneo, compagnia segnalata del Premio 2005, Davide Enia, finalista 2001, Usine Baug, Premio Scenario Periferie 2021, e Caterina Marino, segnalazione speciale 2021.
Ad aprire il Festival, l’1 settembre, sarà Sotterraneo con L’Angelo della Storia, spettacolo vincitore del premio Ubu 2022, ideazione e regia Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa, scrittura Daniele Villa, ispirato a quelle che il filosofo Walter Benjamin chiamava “costellazioni svelate”, L’Angelo della Storia assembla aneddoti storici di secoli e geografie differenti, che raccontano le contraddizioni di intere epoche. Episodi raccontati in risonanza col presente.
LA COLONIA DI MARIVAUX
Arriva al Teatro Romano di Torino il3 e 4 settembreLa Colonia, testo utopistico scritto da Marivaux nel 1750, ripreso e tradotto per la prima volta in italiano dal regista Beppe Navello. Un’opera di straordinaria attualità sulla condizione femminile che narra di una rivolta di donne, dopo un naufragio su un’isola deserta, contro i mariti che vogliono legiferare senza coinvolgerle, per costruire un nuovo mondo in quella colonia sperduta in mezzo all’oceano. Le tematiche espresse, che risuonano straordinariamente contemporanee alle nostre orecchie, erano uno dei più controversi argomenti nel dibattito filosofico e sociale dell’Illuminismo francese.
Con le scene e costumi di Luigi Perego, le musiche di Germano Mazzocchetti e le luci di Orso Casprini, la commedia è pensata per numerosi personaggi – più della metà donne – ai quali Marivaux offre la possibilità di misurarsi con molteplici registri interpretativi. La compagine di interpreti, che fa parte de la “Compagnia di Sala Prove”, nata una decina di anni fa proprio grazie a Navello – è composta da Daria Pascal Attolini, Marcella Favilla, Luigi Tabita, Luchino Giordana, Maria Alberta Navello, Fabrizio Martorelli, Giuseppe Nitti, Cecilia Casini, Giulia Lanzilotto, Claudia Ludovica Marino, Erica Trinchera e Alessandro Panatteri. Una produzione Associazione Teatro Europeoin collaborazione con Teatro della Toscana.
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