30 dicembre 2024

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 30 dicembre al 5 gennaio

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Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 30 dicembre al 5 gennaio, in scena nei teatri di tutta Italia

Il pipistrello, Rebecca Bianchi e Michele Satriano © Yasuko Kageyama

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 30 dicembre al 5 gennaio.

Danza e teatro

Il Pipistrello all’Opera di Roma

Per capodanno arriva al teatro dell’Opera di Roma Il pipistrello, il balletto umoristico creato nel 1979 da Roland Petit e tratto dall’operetta di Johann Strauss figlio, ambientato nella frizzante atmosfera della Belle Époque. Con gli spettacoli, in scena dal 31 dicembre al 5 gennaio 2025 grazie alla ripresa di Luigi Bonino, si celebra Petit nel centenario della sua nascita. Nel ruolo della seducente Bella, giovane donna della buona società, danzano l’étoile Rebecca Bianchi e la prima ballerina Marianna Suriano; al loro fianco nelle vesti del marito Johann i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano (Johann). L’étoile Alessio Rezza è l’amico Ulrich che, sfruttando l’occasione di un ballo mascherato, riesce a tessere le fila di un meraviglioso piano per ristabilire l’ordine nella coppia. In scena anche i Solisti e il Corpo di Ballo. Alessandro Cadario dirige l’Orchestra della Fondazione capitolina e il tenore è Nicola Straniero, talento diplomato alla quarta edizione di Fabbrica, lo Young Artist Program dell’Opera di Roma.

L’allestimento del Wiener Staatsballet, con le scene di Jean-Michel Wilmotte, i costumi di Luisa Spinatelli e le luci di Jean-Michel Désiré debutta la vigilia di capodanno, nella speciale serata San Silvestro all’Opera (31 dicembre, ore 19), e rimane in scena fino al 5 gennaio. Con la partecipazione deli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma.

Il pipistrello © Yasuko Kageyama, Teatro dell’Opera di Roma

West Side Story al Teatro Sistina

Frutto della straordinaria collaborazione di quattro talenti di teatro quali Leonard Bernstein, Jerome Robbins, Arthur Laurents e Stephen SondheimWest Side Story apparve per la prima volta sulla scena di Broadway nel 1957 e fu accolto con immenso successo di critica e di pubblico per i suoi elementi di novità ed audacia, segnalandosi per la ribellione ai canoni tradizionali del teatro di Broadway di allora. Nessun altro musical ha mescolato così bene la vicenda drammatica, la musica, la poesia e la danza. West Side Story è e rimane una grande storia d’amore, un musical ispirato ad una delle storie d’amore più classiche di tutti i tempi, Romeo e Giulietta, e rappresenta il destino delle bande di strada e quello di un giovane amore nella New York degli anni Cinquanta, uno spaccato di vita metropolitana americana.

L’atmosfera è elettrica, l’azione drammatica è piena di colpi di scena. I giovani si trovano a vivere in un tempo e in un luogo nei quali la cruda realtà della vita cancella ogni innocenza. La storia si snoda tra momenti di poesia, di umorismo e di vero e proprio dramma ed è punteggiata da indimenticabili melodie e brillanti sequenze di danza.

La nuova versione adattata per il pubblico italiano è firmata da Massimo Romeo Piparo, con la grandiosa colonna sonora suonata dall’Orchestra dal vivo di 18 elementi diretta dal Maestro Emanuele Friello, ed oltre 30 artisti sul palco coreografati da Billy Mitchell, stella emergente del West End londinese. I protagonisti sono, nel ruolo di Tony, Luca Gaudiano (vincitore di Sanremo Giovani nel 2021 e della 13ma edizione del varietà di Rai1 Tale e Quale Show) e in quello di Maria, Natalia Scarpolini, già nel cast di Cats di Piparo. Lo spettacolo è in scena al Teatro Sistina di Roma, fino al 12 gennaio 2025.

West Side Story, Ph. Gianluca Sarago

Il Tenente Colombo a teatro

Dopo cinque anni di sold-out in Inghilterra, America e Francia, arriva per la prima volta a teatro in Italia, lo spettacolo con protagonista il Tenente più amato di sempre, un giallo emozionante, scritto dagli autori originali della serie TV: Richard Levison & William Link. Pochi, infatti, sanno che la commedia teatrale nasce prima della famosa serie televisiva e precisamente nel 1966 con uno spettacolo che ha tenuto banco a Broadway per diversi anni.

La particolarità della commedia era che per la prima volta il pubblico assisteva al delitto guardando negli occhi l’assassino che preparava l’omicidio perfetto, una vera e propria “rivoluzione” nell’ambito del giallo dove solitamente l’identità dell’assassino si scopriva solo nell’ultima scena. Questo nuovo modo di raccontare un “giallo” diede inizio alla serie che nel 1968 portò in televisione con una puntata pilota la stessa commedia dal titolo Prescrizione: assassinio, riadattata per il piccolo schermo con protagonista Peter Falk nel ruolo del Tenente e Gene Barry in quelli dello psichiatra.

Il successo fu immediato e diede inizio alla popolare serie televisiva. In Prescription: Murder si trovano già tutti i temi e lo stile del personaggio di Colombo che i due autori americani avevano creato ispirandosi al detective Porfiry Petrovitch di Delitto e Castigo di Dostoevskij: un uomo trasandato e maldestro, che apparentemente ama compiacere gli altri e che tende a sminuire le sue doti d’investigatore e di uomo ma che in realtà è sagace e ironico, un fine conoscitore della natura umana, capace di apparire e scomparire nei luoghi e nei momenti più impensati con infallibile tempismo.

Analisi di un omicidio, Prescription Murder

“Il Tenente Colombo. Analisi di un omicidio (Prescription: Murder)”, di Richard Levinson & William Link, traduzione e adattamento di David Conati e Marcello Cotugno, regia Marcello Cotugno, con Gianluca Ramazzotti, Pietro Bontempo, Samuela Sardo, Sara Ricci e Nini Salerno, luci Giuseppe Filipponio, scene Alessandro Chiti, costumi Adele Bargilli. Produzione Oliver & Friends e Jl Rodomonte Production. A Milano, Teatro Franco Parenti, dal 3 al 9 gennaio.

Baro d’evel tra acrobatica, musica e parola

Con Falaise la compagnia franco-catalana Baro d’evel ribalta, con poesia e umorismo, i codici del circo tradizionale, dando vita a una nuova complicità tra esseri umani e animali. Attraverso i loro spettacoli, onirici e pieni di poesia, che intrecciano e sovrappongono movimento, acrobatica, musica e parola, Camille Decourtye e Blaï Mateu Trias raccontano un mondo sull’orlo dell’abisso, che abita in cima alla scogliera, la “falesia” che dà il titolo allo spettacolo.

In un continuo gioco tra equilibrio e disequilibrio, l’alternanza del bianco e del nero simboleggia la ricerca della purezza ma anche il contagio reciproco dei due colori: tutto è legato, tutto è collegato, tutto si muove tutto si trasforma. Uno spettacolo visivamente sorprendente che mette in discussione il presente del mondo e dell’umanità.

Falaise Ph François Passerini

“Falaise, spettacolo in bianco e nero per otto umani, un cavallo e dei piccioni”, di Camille Decourtye e Blaï Mateu Trias, con Lucia Bocanegra, Noëmie Bouissou, Camille Decourtye, Blaï Mateu Trias, Oriol Pla, Julian Sicard, Marti Soler, Guillermo Weickert, un cavallo e dei piccioni, collaborazione alla messa in scena Maria Muñoz – Pep Ramis / Mal Pelo, collaborazione drammaturgia Barbara Métais-Chastanier, scenografia Lluc Castells, assistente Mercè Lucchetti, luci Adèle Grépinet, costumi Céline Sathal, suono Fred Bühl e Chloé Levoy. A Milano, Piccolo Teatro, Teatro Strehler, fino al 4 gennaio 2025. 

Aggiungi un posto a tavola

È una delle più belle Commedie Musicali italiane dal successo inossidabile. Nel 2024 si sono festeggiati i 50 anni dal mitico debutto di uno degli spettacoli più longevi e amati dagli italiani.  Dopo quattro stagioni di grande successo, la nuova edizione di Aggiungi un posto a tavola di Pietro Garinei Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le musiche composte da Armando Trovajoli – prodotta da Alessandro Longobardi per Viola produzioni – Centro di Produzione Teatrale -, continua la sua programmazione al Teatro Brancaccio di Roma dove è in scena da novembre e ancora fino al 19 gennaio 2025.

Con un nuovo prestigioso cast, nel ruolo di Don Silvestro è Giovanni Scifoni, attore stimato ed amato dal pubblico televisivo e teatrale, con, ospite speciale Lorella Cuccarini nel ruolo di Consolazione, un ruolo iconico che è stato interpretato dalle stelle della commedia musicale come Bice Valori e Alida Chelli. “La voce di lassù”, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, è mantenuta in suo onore. Nel ruolo del Sindaco c’è Marco Simeoli, in quello di Clementina debutta Sofia Panizzi, Toto è interpretato da Francesco Zaccaro, e Ortensia da Francesca Nunzi. Completano il cast artistico 16 performer.

Aggiungi un posto a tavola, con Cuccarini e Scifoni

Le Cirque Top Performers a Firenze

Nove anni di tour, 390mila spettatori, un cast stellare composto da oltre 25 artisti applauditi e premiati sui palcoscenici più importanti del mondo, e un nuovo spettacolo: ALIS The New World, evoluzione del pluriacclamato spettacolo di nouveau cirque Alis, uno show che ha imposto Le Cirque Top Performers e Gianpiero Garelli, creator & guide della compagnia, a livello europeo. Nuove coreografie, scenografie e luci, nuovi numeri e nuove colonne sonore (dal 4 al 6 gennaio al Mandela Forum di Firenze), con acrobati, giocolieri, aerialisti, comici, equilibristi e non solo, capaci di meravigliare con esibizioni che tendono ai limiti delle possibilità umane, tenendo il pubblico con il fiato sospeso e divertendo. ALIS attinge dalla letteratura fantastica dell’‘800 e dal capolavoro di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie. Non è una storia con un inizio e una fine, ma un’esperienza che porta alla scoperta di ciò che non ci si aspetta.

Alis Ph Cristiano Colombi

Slava’s Snowshow

Da 14 anni ammalia gli spettatori di tutto il mondo. Slava’s Snowshow, il capolavoro di Slava Polunin, considerato il miglior clown al mondo, risulta quasi una visione onirica che nulla condurrebbe a un senso univoco se non la ridondanza del tema: la neve. Figlia del teatro intimista, l’opera porta al centro della sua visione il pubblico arrovellandone sentimenti ed emozioni per contrasto, fino a catturarne il corpo, dove lo spettatore diventa attore. Lo stesso Slava ha rivelato: «La neve è per me un’immagine bellissima, come un abito da sposa, come un foglio bianco quando un pittore comincia a disegnare. Ma mi riempie anche di paura e di orrore, di freddo e di morte».

Slava’s Snowshow ha debuttato a Mosca nel 1993: da quella datai in poi 4 milioni di spettatori ne hanno condiviso la visione fiabesca. Lo spettacolo è in scena al Teatro Duse di Bologna, dal 31 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025.

Slava Snowshow Ph Aya Rufin

Due anziani irresistibili

Si ritrovano insieme sul palcoscenico per ridare vita alla commedia The Sunshine Boys di Neil Simon, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Čechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie.

Umberto Orsini e Franco Branciaroli, i due protagonisti, sono due anziani attori di varietà che hanno sempre lavorato in coppia dando vita a un duo diventato famoso come I ragazzi irresistibili e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, 11 anni dopo, in occasione di una trasmissione tv che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena i due vecchi attori cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per anni nel tentativo di ridare vita a un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia.

I ragazzi irresistibili

“I ragazzi irresistibili”, traduzione Masolino D’Amico, regia Massimo Popolizio, con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi, scene Maurizio Balò, costumi Gianluca Sbicca, luci Carlo Pediani, suono Alessandro Saviozzi. Produzione Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini, Teatro Biondo Palermo. A Perugia, Teatro Morlacchi, il 30 e 31 dicembre.

Quei parenti terribili

Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean CocteauI parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale, costruito secondo regole collaudate e codificate care al teatro borghese. Scrivendola, Cocteau ha voluto sfidare quel pubblico di élite per il quale aveva sempre lavorato, e stabilire un contatto con le grandi platee mediante un linguaggio meno esoterico.

Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili hanno costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne. Quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna, che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla.

Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County, due esempi mirabili, definendo una cifra stilistica che pone al centro il lavoro dell’attore e reinterpreta in modo inedito l’idea di un nuovo capocomicato.

Parenti Terribili

“I parenti terribili”, di Jean Cocteau, traduzione Monica Capuani, regia Filippo Dini, con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli, scene Maria Spazzi, costumi Katarina Vukcevic, luci Pasquale Mari, musiche Massimo Cordovani. Produzione TSV – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano. Ad Ancona, Teatro delle Muse, dal 2 al 5 gennaio 2025.

La festa della Familie Flöz

In una maestosa villa sul mare, tutto è pronto per la celebrazione di un matrimonio e della conseguente festa. Dietro la villa, si nasconde un cortile, sporco e caotico, dove il personale lavora senza sosta per cucinare, preparare, sorvegliare, pulire, ordinare. In un poetico equilibrio fra tragedia e comicità, gli adorabili personaggi di FESTE della celebre compagnia berlinese Familie Flöz, fanno del loro meglio per assicurare l’approvvigionamento e il perfetto funzionamento della magnifica casa sul mare. Condannati però a rimanere fra i deboli e i vinti, lottano per la loro dignità e il rispetto da parte dei ricchi padroni. Ma improvvisamente il mare scompare, lasciando solo un deserto di sabbia e pietra. Per un momento, tutto si ferma. La musica, tuttavia, suona ancora e ancora più forte, perché la celebrazione dell’amore deve continuare con tutti i mezzi.

FESTE è una favola per adulti senza parole. Una storia tragicomica sul perseguimento della felicità individuale, dietro la quale c’è di più. Come negli angeli di Klee, le maschere testimoniano con la loro silenziosa immobilità l’impetuosa follia del progresso. Lo spettacolo prodotto da Familie Flöz, è in scena alla Sala Umberto di Roma, dal 4 al 6 gennaio 2025.

FESTE, Familie Flöz © Simon Wachter

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