Categorie: Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 4 al 10 settembre

di - 4 Settembre 2023

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 4 al 10 settembre.

Danza e Teatro

ORIENTE OCCIDENTE
Il 43mo Festival di Rovereto (dal 2 al 10 settembre) affronta il secondo capitolo di “Mediterranei” chiamando all’azione: il tempo di muoversi è adesso, le arti performative lo affermano con forza. L’edizione 2023 porta il titolo It’s time, it’s time, it’s time, che riprende il discorso della giovanissima attivista ugandese Vanessa Nakate all’apertura della conferenza Youth4Climate a Milano nel settembre 2021. Oriente Occidente conferma la sua vocazione internazionale anche in questa 43esima edizione, che seguendo il filo rosso ispirato da Nakate, sposta l’attenzione geograficamente verso coreografi e in particolare coreografe, di origine africana che dimostrano attraverso loro creazioni coinvolgimento e riflessione sulle emergenze climatiche e sociali che caratterizzano la contemporaneità.

Tra gli artisti in programma Marcos Morau, Sharon Fridman, Kat Válastur, Nadia Beugré, Michèle Noiret, Dorothée Munyaneza, Hervé Koubi. Ad aprire il festival il coreografo catalano Marcos Morau, con la prima nazionale di Firmamento, nuovo lavoro rivolto a un pubblico di adolescenti e a tutti quelli che non hanno perso la curiosità dell’adolescenza. Debutto assoluto anche per Sharon Fridman, col duetto Go figure, che vedrà in scena un performer con disabilità e uno senza. Sol Invictus, del franco-algerino Hervé Koubi, sarà una festa a ritmo sfrenato con ben 17 performer. Un rituale arcaico dei camminatori del fuoco in chiave femminista contemporaneo trasforma il sacrificio in un atto di ribellione e autodeterminazione secondo Kat Válastur.  Donne e post-colonialismo sono al centro dell’intenso assolo di Dorothée Munyaneza, artista franco-ruandese. Temi affini a quelli del lavoro di Nadia Beugré, coreografa belga afrodiscendente, con L’Homme rare, mentre si concentrerà più sull’emergenza climatica, il lavoro di Michèle Noiret, con Le chant des ruines.

Il Festival invade anche la città e porta la danza nelle periferie, per le strade, nei musei, nelle piazze e nei parchi, con Teatro Dei Venti, Ingri Fiksdal, Poetic Punkers, Francesca Bertolini, Yoko Omori, François Chaignaud e Théo Mercier, Enzo Cosimi. Programma completo su orienteoccidente.it.

Hervé KOUBI, Sol Invictus, ph. Chochon Véronique

SIDI LARBI CHERKAOUI A ROMAEUROPA
L’opening della trentottesima edizione del Romaeuropa Festival, il 6 e 7 settembre, è un invito a esplorare la bellezza creata dall’essere umano, la sua capacità di reagire alle continue mutazioni e fratture del presente. Per dare vita a questa meditazione, il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui in Ukiyo-E si è rivolto al Giappone e in particolare all’Ukiyo-e (letteralmente: immagini del mondo fluttuante) movimento culturale volto a ritrarre la vita quotidiana e i paesaggi urbani dell’era Edo (1603-1868). Impetuosa risulta la coreografia firmata per il Ballet du Grand Théâtre de Genève (di cui Larbi è attualmente direttore artistico): 18 interpreti in scena per dare vita a un’opera contemporanea in cui le composizioni di Szymon Brzóska e Alexandre Dai Castaing si fondono ai suoni della tradizione, interpretati dal maestro dei Taiko, compositore e cantante Shogo Yoshii.

«Vivere momento per momento, volgersi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio e alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, bere sakè, consolarsi dimenticando la realtà (…) questo io chiamo Ukiyo» affermava nel 1661 lo scrittore Asai Ryoi. Così Larbi mescola culture ed estetiche, danza contemporanea ed elementi visivi della tradizione nipponica e trascina il pubblico nel suo “mondo fluttuante” per raccontare l’impermanenza della vita, la sua fugacità, la capacità dell’essere umano di celebrare la bellezza anche nei momenti di crisi.

Ukiyo-e, Ph. GregoryBatardon

FABBRICA EUROPA
Progetti, spettacoli, concerti, performance, creazioni site specific, incontri, workshop abiteranno spazi carichi di suggestioni e teatri del territorio pensati e immaginati per ogni proposta artistica, in una geografia diffusa che unisce centro e periferie di Firenze.

A inaugurare, l’8 settembre, la XXX edizione del festival fiorentino, è Romeo Castellucci con domani, un’azione performativa concettuale, un intervento minimale che si rivela al pubblico come un’azione reiterata, un moto instancabile ed essenziale in cui la componente umana, rappresentata dalla performer in scena, viene affiancata e completata da un secondo significante: la musica. Un rapporto paritario che trasforma in una figura a sé stante l’opera sonora del visionario sound artist e compositore statunitense Scott Gibbons, a conferma della collaborazione pluridecennale con Castellucci.

Seguirà, il 9, Isadora Duncan, lavoro ideato per Elisabeth Schwartz da Jérôme Bel che così prosegue il suo progetto pluriennale di ritratti di danzatori e danzatrici celebri, concentrandosi sulla figura di Isadora Duncan, di cui la stessa Schwartz è studiosa ed esperta. Programma completo al sito fabbricaeuropa.net.

Romeo Castellucci, Domani, Courtesy La Biennale di Venezia – ph. Andrea Avezzù

LA DANZA URBANA DI AMMUTINAMENTI
Dall’8 al 16 settembre 2023 Ravenna e i suoi luoghi simbolo ospitano la XXV edizione di Ammutinamenti Festival di danza urbana e d’autore, organizzato e promosso dall’Associazione Cantieri Danza con la direzione artistica di Francesca Serena Casadio, Christel Grillo e Giulia Melandri. Accanto ad artiste e artisti noti nel panorama della danza contemporanea italiana e internazionale, il Festival ospita spettacoli e performance di giovani autori e autrici a cui viene data la possibilità di far conoscere la propria ricerca. Il Festival è più che mai un laboratorio in cui osservare con curiosità la produzione artistica contemporanea quale filtro per interpretare il mondo e nel quale sviluppare pratiche artistiche condivise con la cittadinanza.

Il festival si apre al Mar – Museo d’Arte, con Arsura di gruppo nanou, progetto, coreografie e scene di Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci, e con il gruppoY in Congegno emotivo, restituzione del laboratorio DEVICE con giovani e adolescenti condotto da Monica Francia, mentre in Piazza San Francesco lo spettacolo dell’artista vietnamita Tu Hoang e del suo pluripremiato duetto Trial. In programma CollettivO CineticO con URUTAU extinction party; Silvia Gribaudi con A corpo libero, lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo; il coreografo e danzatore Bassam Abou Diab in urbano con il suo lavoro Eternal, performance che solleva interrogativi sul ruolo del corpo nell’affrontare i dispotici regimi politici nei paesi arabi; L’incontro di Lia Claudia Latini e Giovanni Leonarduzzi della Compagnia Bellanda, spettacolo che indaga le dinamiche relazionali, vincitore del bando Danza Urbana XL 2023 del Network Anticorpi XL; Nicola Galli con la performance site-specific Sull’orizzonte; e NeverStopScrollingBaby di VITAMINA, creazione vincitrice del bando Danza Urbana XL 2022, un flusso continuo di informazioni, un gioco di accelerazione e impulsi ormonali.

L’incontro, Compagnia Bellanda, ph. Gerardo Sanz e CICBUNY

ULISSE CONTEMPORANEO
Diretto e interpretato da Luigi Moretti, scritto da Fiammetta Carena e prodotto dalla Compagnia del Sole, lo spettacolo Ulisse, Macerata racconta del celebre eroe omerico, un comune uomo di provincia, molto ignorante e con la grande convinzione di essere furbo, incattivito dalla vita, dalle proprie sconfitte e dalla consapevolezza di essere disperatamente solo che pensa, dice e fa cose orribili. Quando la sua squadra di calcio perde la coppa di campionato contro il Troia, la rabbia per la sconfitta è tale che decide di andare a riprendersela. Inizia un viaggio tra il delirante e l’onirico in cui, questo Ulisse contemporaneo, volgare, ottuso e affatto astuto, incontra i personaggi e gli ostacoli del poema omerico. Macerata è forse un patronimico, una sensazione, un rimando sentimentale alle Marche? Sicuramente un luogo dove l’espressione dialettale raggiunge un’immediatezza estrema e a tratti grottesca. In scena il 2 settembre ad Andria, per la XXVII edizione del Festival Castel dei Mondi.

ULISSE, MACERATA, ph Rodolfo Marziali

NUOVO CIRCO CONTEMPORANEO
Anomalie,Il festival internazionale di Nuovo Circo Contemporaneo di Roma (dal 31 agosto al 15 settembre a Roma, nel Parco delle Canapiglie e con incursioni nel Teatro TorBellaMonaca), torna a illuminare la periferia orientalein un’edizione, la 17ma, rinnovata, irruenta e onirica, dedicata alla clownerie e alla street art, con la direzione artistica di Chiara Crupi e Nicola Danesi de Luca. Al Clown, Anomalie 2023 riserva un’attenzione speciale, presentando 3 appuntamenti: il ritorno di Leo Bassi (il 7 settembre) maestro dell’irriverenza e dello sberleffo al potere; la prima volta a Roma dell’argentino Niño Costrini (1° settembre) che con la sua energia travolgente incanta da anni i migliori festival europei; la irresistibile e devastante comicità e fisicità di Antonio Rezza/RezzaMastrella (il 15), clown contemporaneo e gran maestro dell’insensato.  29 gli spettacoli di artisti provenienti da tutto il mondo, che si esibiranno nel paesaggio urbano definito dalle suggestioni visive del collettivo di giovanissimi creativi – street artists, writers, photo visual and grafic makers ideatori e realizzatori delle scenografie effimere ed immersive.

Un festival completamente dedicato a clownerie, acrobatica, giocoleria con ospiti di fama internazionale: gli argentini Duo Andaban, i Giullari di Periferia – Warner Circus e Elia the Juggler, Costantino Pucci e Fabrizio Velocci, Donatella Morabito e Federica Fattori che portano nel festival l’entusiasmo e la leggerezza del femminile, il CamionTeatro di 12 metri della compagnia Dromosofista in collaborazione con Girovago e Rondella family Theatre, che parcheggierà nel Parco per offrire al pubblico romano lo spettacolo Antipodi. In programma anche due prime opere: Theseus della compagnia MeltingPot e la coproduzione con Teatro Necessario dal titolo N.I.Q.

Rezza Mastrellla, Pitecus

SIRENE A BISCEGLIE
Torna a Bisceglie, dal 4 al 10 settembre, la terza edizione SIRENE – Performing Arts Festival, ideato da Sonenalé con la direzione artistica di Agostino Riola. Sette giornate con performance site-specific, creazioni partecipate, azioni urbane, workshop gratuiti e altro ancora per coinvolgere tutta la comunità in un rito collettivo a ritmo di danza, in luoghi suggestivi e spazi non convenzionali della città: percorsi costieri, antichi casali e chiese romaniche. Cuore pulsante anche di questa edizione saranno infatti le azioni di coinvolgimento della comunità e del territorio, una delle caratteristiche peculiari della manifestazione sin dalla sua nascita, attraverso progetti ideati appositamente per il festival.

Si parte il 6 settembre con l’azione urbana Everyday life, realizzata dagli allievi del Liceo Coreutico ‘Da Vinci di Bisceglie, guidati dal coreografo Riccardo Fusiello, che prenderà vita allo scoccare del mezzogiorno, quando suona la tradizionale sirena dalla Torre Maestra di Bisceglie. Il calendario degli spettacoli prevede il coreografo e performer Carlo Massari della C&C Company, artista transdisciplinare tra i più attivi nella scena contemporanea italiana ed internazionale, sui principi di metamorfosi e trasformazione con A peso morto; Nicola Galli con la performance Il mondo altrove: una storia notturna; la danzatrice Rosellina Goffredo, con l’intimo solo Parte Seconda, in cui si interroga sulla possibilità per un corpo non più giovane di generare bellezza; la performance Your body is a battleground, commissionata dalla Biennale Danza 2020, vede in scena la danzatrice Rosaria Di Maro in una coreografia ideata da Adriano Bolognino, che indaga nella coscienza di ciascuno e nella consapevolezza sociale il ruolo della donna oggi. Ad aprire la serata la versione integrale della performance Everyday life creata dal coreografo Riccardo Fusiello con gli allievi del Liceo Coreutico Da Vinci di Bisceglie.

Il festival si concluderà con la compagnia Sonenalé, nella performance Stormi, ideata da Agostino Riola, che esplora in che modo i principi che regolano il movimento dei volatili possono essere acquisiti dagli esseri umani. A chiusura del festival, il coreografo Fabrizio Favale, presenterà la performance The Halley solo.

Il mondo altrove, Nicola Galli, credit Sara Meliti

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