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In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dall’1 al 7 agosto.
DANZA e TEATRO
Alessandra Ferri danza Béjart
La 29a edizione del festival Civitanova Danza chiude il 4 agosto con Alessandra Ferri, icona della danza mondiale che celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie – la ballerina âgée immaginata nel 1998 da Maurice Béjart – in “L’heure exquise”, basato su “Oh, les beaux jours” (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett. Accanto a lei sul palcoscenico del Teatro Rossini, sommersa qui non dalla famosa collina di sabbia bensì da una montagna di vecchie scarpette da punta, il talentuoso danzatore del Royal Ballet Thomas Whitehead.
“Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo. Per me un altro personaggio femminile – dichiara Alessandra Ferri -, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita. Nel 2021 sono 40 anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico. Per celebrare e festeggiare con il pubblico questo traguardo cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Béjart basato sul testo di Samuel Beckett, “Giorni Felici”.
Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni”. Non si tratta di un adattamento danzato ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore e tuttavia nel contesto di una creatività puramente astratta e coreografica. La musica è un montaggio su temi di Webern in primo luogo, ma anche di Mahler e di Mozart. I pochi testi sono delle parole pronunciate da una ballerina nel momento della danza o del riposo. Infine il silenzio: l’elemento principe di questa liturgia”.
Shakespeare in Danza
Iniziata nel segno di Shakespeare con Eleonora Abbagnato che è stata protagonista di “Giulietta”, una reinterpretazione del mito dell’eterna innamorata, con la coreografia di Sasha Riva e Simone Repele; e dopo un “Othello tango” di Luciano Padovani per la Compagnia Naturalis Labor che ha legato il mito della gelosia alla passionalità della danza popolare argentina, l’ultimo titolo shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese al Teatro Romano, sarà il 4 agosto con una versione del “Re Lear” coreografata da Michela Lucenti per il Balletto Civile, dal titolo “Nothing/Lear”, un viaggio nella tragedia familiare che mescola generi e stili con un’idea di danza meticcia fortemente contemporanea.
Il nuovo spettacolo nelle mani del collettivo si trasforma in una drammaturgia coreografica ficcante, spigolosa, capace di inserirsi come un cuneo nelle pieghe della realtà, un duello fisico fra corpo e parola, movimento e spazio scenico. Il titolo evoca il “Niente” pronunciato da Cordelia, la parola che da inizio alla distruzione del conosciuto e che apre le porte al nuovo, al sovversivo, a un ordine che non era prestabilito. “Nothing” è una riflessione profonda sulla possibilità di ricominciare rinnegando il potere dei padri e l’eredità che ne resta in modo da demolire l’idea di un classico che ci sovrasta, (le leggi dei Padri) e trovare un nuovo dialogo in maniera spudorata e veramente definitiva, per lasciare che il presente diventi il nuovo classico.
Le Invasioni de lacasadargilla
Dopo otto anni di lavoro stratificato per la città di Roma torna la cittadella stellare IF/INVASIONI (dal) FUTURO_NEW ERA*2022, progetto multidisciplinare che lacasadargilla dedica alle scritture e ai temi sempre più contemporanei della fantascienza. Per questa nona edizione IF abita il Teatro India dall’1 al 7 agosto sperimentando un dispositivo misto, ‘digitale’ e ‘dal vivo’, che alterna nei diversi orari della giornata: spettacoli musicali in forma di melologhi sci-fi, laboratori eworkshop pomeridiani, un’istallazione site specific e multimediale, una conferenza filosofico-letteraria, un palinsesto radiofonico quotidiano.
S’inizia giorno 1 con la messa in onda della prima puntata di RADIO IF_NEW ERA*2022 (sulla piattaforma spreaker) e il workshop per attori, performer, musicisti e artisti visivi ispirato dal romanzo di Grady Hendrix, “HORRORSTÖR”, condotto da Fabio Condemi per tutta la durata della manifestazione; mentre dal 2 al 6, il laboratorio di scrittura teatrale Piccola Bottega guidato da Roberto Scarpetti per autori teatrali e drammaturghi. Il 3 e 4 agosto, prima nazionale dello spettacolo multimediale GLI UCCELLI, tratto dal racconto di Daphne Du Maurier fonte d’ispirazione del celebre film di Hitchcock. Una natura animale fuori controllo, una forza perturbante e ostile dalle motivazioni oscure che attacca l’uomo con la precisione delle macchine.
Dal 5 al 7 si continua a riflettere sul tema della natura alla fine del mondo con il romanzo a puntate “TRILOGIA DELL’AREA X” di Jeff VanderMeer, un grande affresco sul tema della Selva proposto nella forma inedita della serialità teatrale: tre episodi corrispondenti ai tre romanzi della raccolta. Gli spettacoli sono realizzati in forma di melologo concertato per parole musica e immagini.
Segesta Teatro Festival
Nella terra del Mito, l’Antico incontra il Contemporaneo. Nel mondo delle tecnocrazie, lo sguardo rivolto al Sacro. Nell’epoca dell’istantaneo, l’esperienza del tempo dilatato, sospeso, circolare. È il Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, il programma di arti performative dal 2 agosto al 4 settembre in uno dei parchi più affascinanti della Sicilia: il Parco Archeologico di Segesta, (Tp), fra il Teatro Antico, il Tempio Afrodite Urania e i comuni limitrofi circondati da vigneti e colline: Calatafimi Segesta, Contessa Entellina, Poggioreale, Salemi e Custonaci.
Ben 26 spettacoli di cui sette prime nazionali, una programmazione multidisciplinare fra teatro, danza, musica, poesia, installazioni, spettacoli all’alba, progetti speciali, eventi diffusi e incontri. Da Virgilio Sieni a Salvatore Sciarrino, da Roberto Latini a Mimmo Cuticchio, da Compagnia Zappalà Danza a Mamadou Dioume, da Anna Bonaiuto a Giorgina Pi, passando per i Dervisci Rotanti di Damasco e i Cuncordu e Tenore di Orosei, Massimo Cacciari e Umberto Galimberti. E molto altro.
Si apre il 2 agosto al Belvedere di Calatafimi Segesta, con “Omu a mari. Il cunto delle sirene” del “cuntista” di nuova generazione Gaspare Balsamo. Fra sirene vere e immaginarie, un “racconto” di passaggio all’età adulta nella comunità di pescatori e uomini di mare dello Stretto di Messina, che abita un universo di significati, simboli e miti. Il 4 agosto sarà invece la volta di “PPP 3%” di Teatri Uniti/Casa del Contemporaneo, primo di tre progetti dedicati a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita. “PPP 3%” è un trittico di installazioni performative che inizia dalla poesia civile di “Le ceneri di Pasolini” con la voce recitante dell’attore Peppino Mazzotta, prosegue con l’avventura picaresca di “Porno-Teo Kolossal” in una lettura di Anna Bonaiuto e termina con il match fra il poeta friulano e Andy Wharol di “1975”. La grande tragedia classica è riletta in chiave contemporanea nelle “Supplici” di Euripide, 5 e 6 agosto al Teatro Antico, dalla regista milanese Serena Sinigaglia che, attraverso lo scontro fra la democrazia ateniese e la tirannide tebana, sembra parlarci dell’attuale scontro fra i modelli di democrazia liberale e i regimi autoritari.
Terreni Creativi Festival
Promosso dalla compagnia Kronoteatro, la tredicesima edizione del Festival vincitore del Premio Hystrio Altre Muse, presenta, dal 1 al 7 agosto, nelle aziende agricole dell’entroterra ingauno, ad Albenga, un programma di spettacoli di teatro, danza, musica, laboratori e presentazione di libri con personali dedicate ad alcuni dei più interessanti artisti della scena contemporanea. Quattro gli artisti scelti a cui è dedicata una personale: Francesca Foscarini, Teatro dei Borgia, Giuseppe Cutino, Bartolini Baronio. S’inaugura il 2 agosto con “Soda caustica o del punto di vista”, un One Woman Show, scritto da Sabrina Petyx e interpretato da Stefania Blandeburgo nei panni di una donna comune, con le sue crisi, con un’età in cui non si riconosce, ma con la quale deve fare i conti. Un finale non scontato, una denuncia sociale travestita da confessione privata.
Il 3 prenderà il via, con “Medea per strada”, primo spettacolo della personale dedicata al Teatro dei Borgia. Nato come spettacolo itinerante per sette spettatori a bordo di uno furgone, propone una riscrittura della vicenda di Medea che rivela allo spettatore d’oggi la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco.
Nella stessa serata; “Vocazione all’asimmetria”, la prima delle performances che compongono la personale di Francesca Foscarini, duo che alterna assoli e momenti insieme; “L’ammazzatore” di Giuseppe Cutino, scritto e interpretato da Rosario Palazzolo con Salvatore Nocera; e al termine, “La fabbrica degli stronzi”, spettacolo frutto dell’incontro tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, ci porta in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di vittime. Tre figli preparano la salma della madre per il funerale, ripercorrendo piccoli episodi significativi della vita famigliare, eventi neutri ma sempre vissuti come terribili abusi, alibi perfetti per continuare una vita senza responsabilità.
Da segnalare, il 5 agosto, “Attenti alla ragazza che corre” della coppia Bartolini / Baronio, una wunderkammer che accoglie un archivio umano e sonoro di interviste, canzoni, fatti di cronaca, eventi storici. Un atto installativo d’immersione che accosta alcuni fatti di cronaca alla figura di Josefine – cantante protagonista del racconto di Kafka – e al suo canto traboccante d’incanto e potenza.