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In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione per questi ultimi giorni di agosto.
Stelle italiane e internazionali della danza a L’Aquila
In piazza Duomo, il 24 agosto, il Gala Internazionale di Danza L’Aquila programmato nell’ambito della 728° edizione della Perdonanza Celestiniana, vedrà grandi nomi del balletto, a partire da Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra national de Paris, e direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Accanto a lei, ballerini con brillanti carriere in Italia e all’estero, come Jacopo Bellussi, dell’Hamburg Ballett, oggi principal dancer; Alice Mariani, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano; Michele Satriano, primo ballerino al Teatro dell’Opera di Roma; Luigi Crispino, da sette anni all’American Ballet Theatre di New York; e Michele Esposito, già ballerino del Dutch National Ballet, noto al pubblico anche per la vittoria, nella sezione danza, al talent “Amici di Maria De Filippi”. E ancora, interpreti di punta di prestigiose compagnie: il francese Stéphane Bullion, la danese Ida Praetorius, l’ucraina Yelizaveta Barkalova, Mattia Semperboni, solista del Teatro alla Scala di Milano, e Simone Agrò del Teatro dell’Opera di Roma.
Il programma, che declina le sfumature dell’amore, alterna estratti dai capolavori del repertorio classico – da “Le Corsaire”, “La Bayadère”, “La bella Addormentata”, “Don Chisciotte” e “Fiamme di Parigi” – alcune perle coreografiche di celebri autori contemporanei, come il passo a due del bacio da “Le Parc” di Angelin Preljocaj con Abbagnato e Bullion; il duetto al maschile “Proust ou Les Intermittences du Coeur” di Roland Petit, qui con Satriano e Agrò; il passo a due da “La Terza Sinfonia di Mahler” di John Neumeier, interpretato da Praetorius e Bellussi; un duetto da “The Four Seasons”, coreografia creata da David Dawson, nel 2018, su Alice Mariani, che danzerà accanto a Mattia Semperboni.
In prima nazionale, Luigi Crispino con l’assolo da “Thread of Memories”, suo prima coreografia commissionatogli nel 2020 dall’American Ballet Theatre Incubator. Il Gala ha la direzione artistica di Ornella Cerroni e la consulenza di Francesca Bernabini.
Liquid Loft all’Orto Botanico di Padova
Nell’ambito di OperaEstate Festival Veneto, il 24 agosto all’Orto Botanico dell’Università di Padova, “Stand Alones (polyphony)”, la creazione di Liquid Loft, guidata da Chris Haring. La performance si compone di sinfonie di movimenti solistici eseguiti simultaneamente fino a fondersi tra loro e trovare l’unisono, ispirate dallo speciale contesto in cui si ambienta: l’Orto Botanico di Padova.
Ogni performance da solista è una composizione coreografica che utilizza una musica, un linguaggio o un suono molto specifico, a partire da una drammaturgia originale ispirata dallo spazio che abita e dagli input dello spettatore: come sceglie di guardare alla performance, i possibili immaginari che possono sorgere dall’osservazione della danza, contribuiscono a una creazione che suscita meraviglia e sorpresa, proprio come ciascuna delle piante coltivate nel primo orto botanico universitario del mondo. Gli interpreti costruiscono così una polifonia di segni ed emozioni, inseguendo un perfetto unisono e a volte sfuggendolo. Sviluppato originariamente per spazi museali, in particolare per la collezione Schiele del Leopold Museum di Vienna, Stand Alones si è poi spostato e sviluppato in spazi urbani e alternativi, in cui la coreografia si mescola all’architettura e ai dintorni.
Rifiutando la rappresentazione dei corpi in colori sobri e chiare indicazioni di significato, la compagnia Liquid Loft crea un’atmosfera quasi utopica in cui il focus è sul corpo e tutto ciò che è ornamentale viene tralasciato. Un processo che porta l’individuo a trovare il proprio rifugio nella forza espressiva del corpo.
“Stand Alones (polyphony)”, coreografia e interpretazione Luke Baio, Stephanie Cumming, Dong Uk Kim, Katharina Meves, Dante Murillo, Arttu Palmio, Hannah Timbrell, Anna Maria Nowak, direzione artistica e coreografia Chris Haring, suono Andreas Berger, luci e scenografia Thomas Jelinek, ricerca teorica Stefan Grissemann. Co-produzione Liquid Loft, ImPulsTanz Vienna International Dance Festival.
Orizzonti Verticali a San Gimignano
Un progetto culturale nato in un bellissimo borgo del senese per veicolare la sperimentazione e la ricerca dello spettacolo dal vivo. Teatro, danza, installazioni, incontri, laboratori figurano nel programma di “Orizzonti Verticali” – Arti sceniche in cantiere/Horti conclusi – Visioni prospettiche, la manifestazione di San Gimignano (Siena) dal 25 al 27 agosto che quest’anno giunge alla X edizione, con la direzione artistica di Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari e a cura della Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee.
Il programma proporrà percorsi artistici votati alla multidisciplinarietà, con la partecipazione di numerosi artisti e compagnie di spicco: Michele Santeramo/Fondazione Fabbrica Europa, Instabili Vaganti, Compagnia Atacama, Compagnia IVONA, Compagnia Giardino Chiuso, Teatro dell’Argine, Compagnia Tiziana Arnaboldi, Marco Baliani /Casa degli Alfieri, in dialogo con i luoghi della città in assonanza con la nostra contemporaneità e il nostro periodo storico.
Sette gli spettacoli in cartellone di cui due prime italiane, una prima nazionale ed una prima regionale, due incontri, un laboratorio con Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola e Anuradha Venkataraman, e una installazione dell’artista visivo Sebastiano Pelli costituita da 10 sculture in ferro, 10 piccoli megafoni immaginati riferendosi a ciascun anno del festival per sottolineare il sodalizio che lega la visione di Pelli a quella dei direttori di Orizzonti Verticali. Il primo megafono, realizzato per l’occasione, sarà installato nel cortile del Palazzo Comunale per tutta la durata della rassegna a disposizione di chiunque voglia diffondere le proprie idee in forma amplificata per una performance partecipativa.
Segesta Teatro Festival
Gli ultimi spettacoli vedranno in scena “Elena”, un monologo musicato, una drammaturgia sonora su testi del poeta greco del Novecento Ghiannis Ritsos e le musiche di Monteverdi e Händel, oltre alle composizioni originali di Ubi Ensemble – organico che fa della multimedialità la propria cifra stilistica – che parte dalla figlia di Zeus per costruire un dialogo compositivo tra antico e contemporaneo (26 agosto).
Ancora due Prime Nazionali: “Il canto dei giganti. Primo movimento: il figlio cambiato”, uno spettacolo fra teatro e musica diretto a quattro mani da Manuela Mandracchia e Fabio Cocifoglia, dai testi di Luigi Pirandello e con le musiche degli Agricantus, band pioniera della contaminazione fra world music ed elettronica (27 agosto); e “Vincent van Gogh. La discesa infinita”, performance teatrale scritta e diretta da Paola Veneto, ispirata dalla biografia del pittore olandese scritta da Giordano Bruni Guerri. Fra ricordi, suggestioni e lettere originali, la performance vede alternarsi sul palco i personaggi di Van Gogh, Sartre e Artaud in una sorta di danza fra la “fotografia” della vita del grande genio e la riflessione sulla follia dell’Artista (29 e 30 agosto).
Il Festival apre le porte il 1° settembre al Festival della Bellezza ospitando due fra i maggiori filosofi italiani contemporanei, Umberto Galimberti, che discuterà di “Sapienza greca”, e Massimo Cacciari, che terrà una lectio su “Mito e tragedia greca”.
Novelli Ulisse nell’Osservatorio Astrofisico
Dal 22 al 24 agosto è possibile partecipare a uno speciale random ballot, una particolare lotteria, per aggiudicarsi la possibilità di fare un viaggio ispirato liberamente all’Odissea narrata da Omero grazie allo spettacolo immersivo e audience specific “The Spectators’ Odyssey – Chapter Coming Back”, creato appositamente per la città di Firenze dal regista Daniele Bartolini di DopoLavoro Teatrale (DLT) con il supporto del Canada National Creation Fund del National Arts Centre (Teatro Nazionale del Canada), TO Live e Culter.
Un viaggio che diventa anche un volo-tuffo, come rappresentato nell’immagine guida, nell’ignoto, senza paura e remore, ma solo con l’inesauribile desiderio di scoprire. Dopo il debutto nella prestigiosa cornice di TO Live di Toronto, sarà in prima nazionale il 30 agosto e in replica giovedì 1 settembre all’interno dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Firenze), per cinque spettatori alla volta che come novelli Ulisse sono ignari del viaggio che li attende.
Il loro peregrinare li porterà a scoprire luoghi inesplorati dell’Osservatorio accompagnati da attori di varie nazionalità ed etnie, ma non sarà facile capire chi sono gli spettatori e chi gli attori. Gli spettatori-viaggiatori potrebbero trovarsi in viaggio all’interno di una macchina, interloquire con artiste dell’artico canadese, farsi condurre e poi abbandonare da una moderna Beatrice, o forse ancora potrebbero scoprire un particolare pianoforte che si trova all’interno dell’Osservatorio, partecipare ad un racconto fatto di stelle e di navigazione, assistere ad un concerto aumentato nel Teatro del Cielo dell’Osservatorio.
Vapore d’estate a Milano
Tra gli appuntamenti milanesi di fine agosto della terza edizione di “Vapore d’estate”, da segnalare il 22 e 23 agosto “ELLE_Vive di Ariella Vidach – AiEP, performance in cui un’interprete femminile interagisce con il proprio avatar grazie all’uso di una telecamera interattiva, e “Clouds” di Maura Di Vietri / Fattoria Vittadini, un viaggio attraverso diversi linguaggi artistici: la performance, il video e l’arte visiva, la fotografia, la pittura del corpo, la composizione sonora originale per la scena.
Anche le Arti Visive riprendono il 23 agosto con “Am I a Spy?” a cura di Careof, workshop collaborativo che intende riflettere sull’estensione del sé digitale. Coinvolge il prof. Warren Taylor e gli studenti del Monash Art Design and Architecture di Melbourne (AUS). Proprio in Cattedrale è visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 22 con ingresso libero la mostra “You will find me if you want me in the garden”, progetto collettivo di Studio Azzurro, Careof, Ariella Vidach-Aiep, Fattoria Vittadini e mdi ensemble. Una grande installazione multipla che si articola negli spazi di Cattedrale, producendo uno scenario mobile e partecipato. I tre grandi paracadute rovesciati de “Il soffio sull’angelo” di Studio Azzurro galleggiano, popolati di corpi proiettati che reagiscono al soffio dei visitatori; sotto di essi il trittico video proposto da Careof, i corpi di creta dell’installazione sonora di mdi ensemble Omaggio ad Alvin Lucier, grande protagonista della scena musicale sperimentale recentemente scomparso, e l’installazione di performing photography FeMale di Fragile Artists proposta da Fattoria Vittadini.
RADURE Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud
Giunge alla sua quarta edizione il festival “Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud” a cura dei Comuni di Priverno (capofila), Norma, Segni, Cori, Sermoneta e Maenza, accendendo i riflettori sul femminile.
Nel Chiostro di Sant’Oliva a Cori, il 27 agosto Iaia Forte è interprete di “Odissea Penelope”, drammaturgia di Giuseppe Argirò. Penelope, in una sorta di sogno, ripercorre l’incontro di Ulisse con Circe, il Ciclope, la discesa nell’Ade, la fascinazione verso le Sirene, l’incontro con Nausicaa, il suo ritorno ad Itaca. Parallelamente Penelope, in questa narrazione che diventa mimetica, compie un viaggio interiore e metamorfico che la porterà, al ritorno di Ulisse, a riflettere sul loro incontro, rivendicando la sua nuova identità, determinata dalla solitudine e dalla lunga lontananza tra loro.
Il 28 agosto la Chiesa di S. Oliva ospita lo spettacolo di Compagnia Le Colonne in “Come nasce un capolavoro. C’era una volta in America”, di e con Giancarlo Loffarelli e con Marina Eianti, musiche dal vivo di Paolo Giusti. Noodles, in “C’era una volta in America”, è il più grande perdente di sempre ma è anche colui che riesce a guardarsi indietro. Nei racconti della tradizione mitologica ebraica e greca, non bisogna guardarsi indietro, altrimenti si fa la fine della moglie di Lot, come dice la Genesi, che divenne una statua di sale o di Orfeo che perde la sua amata Euridice, come narra Ovidio. E Leone, che è ossessionato dal passato, sfida il mito in tutti i suoi film.
Il corpo della donna come campo di battaglia
Marianella Bargilli e Annalisa Canfora in uno spettacolo sull’orrore e lo strazio della guerra, sulla nevrosi dell’uomo occidentale, sulle donne ancora troppo spesso segnate da un destino tragico di sopraffazione del maschio. Scritto da Matëi Vişniec, lo spettacolo con la regia di Alessio Pizzech debutta in prima nazionale il 27 agosto al Teatro Comunale di Todi, in apertura della XXXVI edizione del Todi Festival.
Sullo sfondo della guerra in Bosnia protagoniste sono due donne, una psicologa americana e una donna bosniaca vittima di uno stupro di guerra. Il testo di Matëi Vişniec, uno dei maggiori drammaturghi europei, racconta con intelligenza, poesia e acume gli effetti devastanti della guerra, di ogni guerra. La regia punta a mettere a fuoco l’essenzialità della relazione fra le due donne, dando forza al racconto, alla parola che testimonia il tempo presente e ne mette in luce le contraddizioni.
Gli angeli ribelli di Trilussa e Belli
Il 25 agosto per la rassegna romana “Sotto l’Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo” (Cortile Alessandro VI – Castel Sant’Angelo) con lo spettacolo “L’angeli ribbelli”, Massimo Verdastro dà corpo e voce alle parole taglienti, dissacratorie e umanissime di Giuseppe Gioachino Belli e Carlo Alberto Salustri in arte Trilussa, che in tempi storici diversi hanno entrambi elevato la lingua dialettale romana, o meglio il “parlar romanesco” verso vette poetiche mai più raggiunte.
Due poeti a confronto quindi, il realismo icastico di Belli dove la lingua sembra bruciare e trasformarsi poi in un magma verbale carico di pathos e l’acutissima satira sociale e politica di Trilussa. Immerso nel paesaggio sonoro creato in scena dalle percussioni di Giovanni Canale, Verdastro interpreta gli episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento concepiti dalla penna del Belli e descritti con la modalità e il sentimento dei popolani. Partendo dalla Creazione del Mondo si arriva al Giudizio Universale e poi alla Guerra, odierna concreta rappresentazione di una possibile fine del modo, con due poesie sorprendentemente attuali di Trilussa.
direzioniAltre Festival a Tuscania
Cinque giorni, dal 24 al 28 agosto, all’insegna delle arti performative, per la sesta edizione di direzioniAltre Festival, organizzato da Twain Centro di Produzione Danza, con la direzione artistica di Loredana Parrella. Danza, teatro e performance invaderanno il borgo medievale di Tuscania (VT) per un festival multidisciplinare finalizzato alla sperimentazione di nuove modalità di ricerca scenica e di incontro tra artisti e spettatori.
Ospiti all’interno del programma compagnie del panorama nazionale come Marco Augusto Chenevier, Balletto Civile, Francesca Foscarini, Compagnia Naturalis Labor, Spellbound Contemporary Ballet, Zerogrammi, Margine Operativo, Teatro Potlach, Compagnia Petrillo Danza, Twain physical dance theatre e le compagnie internazionali Cie Art Mouv’ e Cie Monad. Parte della programmazione è inoltre dedicata alla giovane autorialità con autori come Jessica De Masi, Anonima Teatri, Lorenzo Di Rocco e Jennifer Rosati (Vincitori Premio Twain_direzioniAltre 2021), Nicola Simone Cisternino.
Infine, anche per quest’anno, l’ultima sera prevede la finale della VI edizione del Premio Twain_direzioniAltre, con sostegno alla produzione, residenza artistica e circuitazione per Artisti/e Under35.