-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Luca De Fusco è il nuovo direttore del Teatro di Roma. Ma il Comune accusa: “la nomina non è valida”
Teatro
Il nome è stato scelto da una commissione composta da Mariano Grimaldi, Isabella Maria Stoppani e Berta Zezza, che ha vagliato 32 curricula pervenuti in seguito alla pubblicazione del bando per la posizione. La short list, qualche settimana, fa vedeva in lizza oltre a Luca De Fusco, già alla guida dello stabile di Catania, e che in passato ha diretto il Napoli Teatro Festival, lo Stabile del Veneto e quello di Napoli, anche Marco Giorgetti (1960), attore, regista, attualmente direttore della Pergola di Firenze, e Onofrio Cutaia (1959), direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, già direttore dello Stabile di Napoli e direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano. A fare l’annuncio il vicepresidente della Fondazione Teatro di Roma, l’avvocato Danilo Del Gaizo, al termine di un consiglio a cui hanno partecipato anche i membri del CdA della Fondazione Daniela Traldi, presidente di ConfLirica (nominati entrambi dalla Regione) e in collegamento telematico l’attore e regista Marco Prosperini (nominato dal ministro Sangiuliano). Assenti invece sia il presidente della Fondazione Francesco Siciliano (eletto lo scorso novembre e in carica per il triennio 23-26) sia Natalia Di Iorio, consigliera del Comune di Roma.
La nomina di Luca De Fusco e le polemiche dal Comune di Roma
Ma è già polemica, secondo il presidente Siciliano è una nomina invalida: «Hanno eletto il direttore generale del teatro di Roma senza il Comune di Roma. E la considero una grave forzatura» infatti prosegue «La riunione del CdA prevista alle 11 era stata da me formalmente sconvocata, ma vedo che i consiglieri espressi dalla Regione e dal Ministero si sono riuniti ugualmente procedendo a una nomina del nuovo direttore senza la presenza del presidente e di Natalia Di Iorio. Ritengo che questa riunione sia invalida come recita lo statuto della Fondazione». Secondo invece il vicepresidente De Gaizo, al consiglio erano presente anche il collegio dei revisori, cosa che garantirebbe la legittimità della seduta.
Nomina De Fusco, le parole dell’assessore Gotor
Anche il Comune di Roma prende posizione contro la nomina di De Fusco. Queste le parole di Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale. «Questa mattina è avvenuto un fatto molto grave che riguarda il Teatro di Roma. I consiglieri di amministrazione nominati dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio hanno deciso di svolgere una riunione che ha come oggetto la nomina del nuovo direttore generale della Fondazione Teatro di Roma e hanno proceduto alla sua nomina senza che fossero presenti il presidente del CdA della Fondazione Francesco Siciliano e la consigliera designata dal Comune Natalia Di Iorio. Questo incontro è, nei fatti, abusivo perché non rispetta le prerogative del Presidente Siciliano che ieri sera aveva disposto di aggiornare la riunione del CdA già da lui convocato, come previsto dallo statuto. È evidente quindi che è in corso un tentativo di occupazione da parte della destra di una fondamentale realtà del sistema culturale romano e italiano che denunciamo e a cui ci opporremo con tutte le nostre forze. La libertà e l’autonomia della cultura sono valori non negoziabili. Spero che nelle prossime ore prevalgano la ragionevolezza e il buon senso» Dopo tre anni di stallo in cui il Teatro di Roma è andato avanti senza una direzione, si sperava di poter finalmente vedere conclusa una vicenda che imbarazza l’intero sistema teatrale italiano. Ma sembra proprio che non sia ancora finita qui.